home annunci stats classifica toputenti links credits registrati
9.59 21/05/2006
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Il Giro d'Italia 2006

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2006 04:12
02/05/2006 14:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ivan Basso

Mancano soltanto cinque giorni al via del Giro d’Italia 2006, che partirà sabato con un breve cronoprologo a Seraing, in Belgio, e resterà in Vallonia per altre tre tappe prima del rientro sulle nostre strade.

Il percorso.

«Se non mi vogliono, vorrà dire che me ne resterò a casa». Così aveva tuonato Alessandro Petacchi, il Velocista Gentiluomo, subito dopo la presentazione del Giro lo scorso novembre a Milano. Poi il più forte sprinter del mondo ci ha ripensato e sarà al via della Corsa Rosa malgrado il tracciato molto impegnativo davvero non gli si addica. E’ un Giro durissimo, con un'ultima settimana terribile che fa gola invece agli scalatori, tanto che ha convinto al sì Basso, malgrado il varesino fosse orientato in un primo tempo soltanto sul Tour de France. Le prime 4 tappe in Belgio intendono commemorare i 50 anni dalla tragedia nella miniera di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori fra cui 136 italiani (il quartier tappa della 2ª frazione con arrivo a Charleroi sarà proprio nel museo che ricorda quel giorno), e onorare i 280 mila nostri connazionali emigrati in quel Paese.


Damiano Cunego

Il 10 maggio, primo giorno di riposo, è in programma il trasferimento dal Belgio all'Italia dove ci sarà la novità di una cronometro a squadre, da Piacenza a Cremona (38 km). Si scenderà quindi lungo l'Adriatico con il primo arrivo in salita, nell'8ª tappa, sulla Maielletta. Stuzzicante anche il traguardo della 10ª a Peschici, in leggera salita e adatto a gente come Di Luca e Bettini. Secondo riposo mercoledì 17 e ancora un lungo trasferimento verso Pontedera, dove il giorno dopo ci sarà una crono individuale di 50 km, per specialisti. Risalendo verso Nord, arriveranno le salite vere: il San Carlo nella 13ª tappa, il Gran San Bernardo (mt 1865) e il Sempione (2005) il giorno dopo, quindi l'ultima frazione pianeggiante, da Mergozzo a Brescia. Poi sei giorni spaventosi: passo Maniva e arrivo sul Monte Bondone martedì 23; passo Pinei, passo delle Erbe e traguardo ai 2273 metri di Plan de Corones il mercoledì, con 50 km di salita complessiva, gli ultimi 12 molto impegnativi, 6 dei quali su sterrato, con pendenza fino al 33%; Gailberg, passo Monte Croce Carnico e Cuel di Forchia il giovedì; Forcella Staulanza, passo Fedaia Marmolada (2057), passo Pordoi (2239) e traguardo in quota sul Monte San Pellegrino (1918) il terz’ultimo giorno; Tonale (1883), Gavia (2618, cima Coppi), Mortirolo (1854) e ancora arrivo in salita all'Aprica il sabato. Infine l'epilogo di domenica 28 dal Ghisallo verso Milano.

I favoriti.

Senza dubbio Ivan Basso e Damiano Cunego. Il ventottenne varesino, dopo un 3º e un 2º posto al Tour, è finalmente maturo per la grande impresa. Con un’applicazione quasi maniacale ha raggiunto grande continuità. L’anno scorso al Giro fu tagliato fuori solo da una gastroenterite, quando sembrava poter dominare. Non teme le salite anche durissime ed è cresciuto molto a cronometro. Inoltre la sua Csc può far danni nella crono a squadre. Ma dovrà battere Cunego, lui pure ko nel 2005 (per una forma di mononucleosi) ma tornato al top quest’anno: già 6 successi, compresi Trentino e Larciano come nel 2004 quando dominò poi il Giro a soli 22 anni e 8 mesi. Il Piccolo Principe ha ritrovato condizione fisica e morale dopo aver risolto problemi di squadra (l’ex capitano e rivale Simoni se n’è andato) e privati (la paternità arrivata quasi a sorpresa). Patisce ancora le prove a cronometro, ma rispetto a Basso ha lo scatto bruciante in salita che spesso può risolvere e mietere secondi negli abbuoni.

Gli outsider.

Sono parecchi, ma con qualche incognita. Savoldelli potrebbe patire le salite più dure e si è appena ritirato dal Giro di Romandia per una gastroenterite. Simoni non è più giovanissimo (35 anni ad agosto) e rischia batoste a cronometro. Di Luca si è preparato per il Giro, ma deve ancora dimostrarsi adatto alle grandi corse a tappe. Il venezuelano Rujano nel 2005 stupì tutti, però quest’anno è stato a lungo un desaparecido per alcuni attriti con il suo team Colombia Selle Italia. Infine il tedesco Ullrich sarebbe naturalmente l’uomo da battere, se non venisse al Giro solo in funzione del Tour.

I cacciatori di taglie.

Punteranno ai successi di tappa gli sprinter, Petacchi su tutti (5 vittorie su 5 al Giro di Sassonia), poi McEwen, Grillo, Forster, Guidi, ma anche finisseur come Rebellin, Bettini, Sella, Mazzanti, Bertagnolli, Scarponi, Moreni, McGee, Merckx, Gontchar. Una curiosità: fra i 198 iscritti figurano appena 48 italiani, minimo storico causato dal Pro Tour che impone alle prime 20 squadre del mondo di partecipare alla principali corse. Ma Basso, Cunego, Simoni, Di Luca, Savoldelli e Petacchi possono rendere molto italiano il Giro 2006.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:35. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com