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Il Giro d'Italia 2006

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2006 04:12
02/01/2006 09:25
 
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Simoni si prepara alla sfida
''Il Giro? Ci vorranno le gambe''


Il 34enne trentino, passato agli spagnoli della Saunier Duval, 'provoca' i giovani Basso e Cunego: ''Finora la carretta spesso l'ho tirata io, stavolta è giusto che anche loro si prendano le rispettive responsabilità''. E per il Tour prevede un esito a sorpresa: ''Vinokourov può incidere in maniera determinante''
di Luigi Panella
ROMA - Un ragazzo di quasi 35 anni è pronto ancora a dare battaglia sulla strade d'Italia e d'Europa. Gilberto Simoni ricomincia dalla Spagna, dalla Saunier Duval, la sua nuova squadra al cui timone ritroverà quel Pietro Algeri con il quale ha condiviso grandi soddisfazioni in carriera.

Simoni, un 2005 di buon livello, ma poteva anche andare meglio…
''Diciamo che chiudo con un bilancio in pareggio, anche perché penso di aver sempre dato tutto facendo fino in fondo il mio dovere. Certo, se avessi vinto il Giro avrei chiuso in notevole attivo''.

Magari se nella giornata del Colle delle Finestre qualcuno avesse collaborato di più?
''Ma io sono sempre uno che si è costruito le sue vittorie secondo dopo secondo, pedalata dopo pedalata, non ho mai avuto la fortuna di vincere il Giro in un giorno, ma l'ho sempre dovuto sudare''.

A proposito di Giro, quello del 2006 è durissimo…
''Negli ultimi anni si è sempre fatto un gran parlare di tappe durissime, di imprese impossibili, ma alla fine, un po' perché le salite erano troppo lontano dall'arrivo, un po' perché nessuno prendeva l'iniziativa, grandi distacchi non ce ne sono stati. Nel 2006 però sarà diverso, le tappe impegnative non mancano, ci sarà poco spazio per la tattica e tanto per le gambe''.

Intanto lei è già stato sul Bondone
''E’ stata una sfida al freddo insieme ad amici trentini, non sono andato per studiare la tappa. Comunque, a parte il freddo, la salita è bella, non durissima, anche se non va dimenticato che sono sempre 20 km…''

Basso ci sarà, nonostante avesse deciso di puntare sul Tour
''Basso ci sarà anche perché, guardando il percorso del Tour de France, si è reso conto che vincerlo sarà molto difficile vista la modesta durezza del percorso. Inoltre hanno tolto la crono a squadre, fino ad Alpi e Pirenei si battaglierà anche per il decimo, undicesimo posto, non c'è Armstrong che controlla, tutto è più problematico per tutti, anche per gente come Ullrich''

Un giudizio sul giovane rivale Cunego. Nel 2005, problemi fisici a parte, ha subito una certa pressione
''Non certo la mia, tengo a precisarlo. Damiano è giovane, Martino (il ds della Lampre Martinelli, ndr) pendeva dalla sua parte, ma certi ruoli all'inizio di carriera possono essere duri da sopportare. Ad ogni modo è giusto che i giovani si prendano le proprie responsabilità: al Giro non devo essere io a tirare per forza la carretta, posso anche aspettare e gli altri, se vogliono evitare che arrivi il Rujano di turno a prendere la maglia rosa dovranno muoversi''.

Pronostico Giro e Tour?
''Il Giro è pronosticabilissimo, visto che i nomi li fanno un po' tutti e sono sempre gli stessi: dal mio, a Basso, Cunego, Di Luca, Savoldelli, Rujano ecc. Il Tour è più difficile da scommettere: si parla di Valverde, ma è troppo giovane, come ho già detto aver tolto la crono a squadre altererà certe gerarchie. Dovendo fare un nome, penso che la vera sorpresa in Francia la possa offrire Vinokourov''.

Corse in linea, il 2006 di Simoni?
''Va tenuto conto che corro in Spagna, quindi il debutto in Italia dovrebbe avvenire alla Milano-Sanremo. Poi farò la Liegi-Bastogne-Liegi, per ambientarmi un po' al clima, visto che proprio dal Belgio partirà il Giro d'Italia''.

Capitolo Nazionale, il discorso azzurro è sfumato?
''Dopo le critiche rivolte a Franco Ballerini mi viene da pensare di sì. Tuttavia spero che l'avvento di gente nuova come il presidente federale Di Rocco, come Martinello, possa portare un'aria diversa. Mi piacerebbe una Nazionale di tutti, che piace alla gente e non a pochi intimi''.
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