Motel fuori Como

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Uilco 75
10martedì 5 maggio 2020 09:55
Uilco 75
00martedì 5 maggio 2020 11:29
Il suo nome da puttana
Uilco 75
00martedì 5 maggio 2020 11:30
Il suo coniglietto segreto
Uilco 75
00martedì 5 maggio 2020 11:44


Il marchio fra le scapole che dichiara le sue condizioni contrattuali
Uilco 75
00martedì 5 maggio 2020 12:30
La sua passione per i cavalli risale a quando ancora era adolescente.
Doveva accudirli, prima di poterli montare e le capitava anche di vedere le fasi della monta, quando lo stallone veniva portato dalla giumenta.
Mi raccontava che spesso, per agevolare lo stallone nella penetrazione, alla giumenta veniva impedito ogni movimento e per farlo occorreva legarla.
Si vergognava ad ammetterlo, ma quelle scene la turbavano e la eccitavano tantissimo.
Sono certo che abbiano condizionato anche il suo modo nel farsi scopare.
Le sono sempre piaciuti i maschi decisi che senza troppi preliminari la prendevano con decisione spesso violenta.
Ho assistito a tantissimi suoi orgasmi ed erano tutti conseguenti al suo sottomettersi allo stallone di turno.
Diversamente erano solo recite ben simulate.
Uilco 75
00giovedì 7 maggio 2020 13:03
Della sua adolescenza so che il primo cazzo lo prese a 15 anni ed era di un suo amico di poco più grande di lei.
Una delusione, non tanto per la difficoltà nel penetrarla (se l’era già sfondata l’anno prima con un grosso pennarello) ma per l’inesperienza del ragazzo che venne dopo un paio di miseri colpi.

Non molto tempo dopo, sua madre, con le lacrime agli occhi, le disse che il padre aveva saputo da un suo collega tassista che la figlia era molto brava a fare pompini, e che non era il solo ad avere avuto il piacere di provarla.
Era sufficiente attenderla al parco vicino alla sua scuola e per una manciata di corone si poteva avere un buon servizio.
Lei ci restò molto male e da allora fu più cauta nel scegliere il luogo e le persone con cui fare certe cose.

Nelle discoteche, che lei frequentava assiduamente, era raro che non fosse agganciata da qualcuno che se la portava a casa o in caso di turisti (spesso Italiani) in qualche hotel.

A diciotto anni, un Italiano di Tortona, anche lui conosciuto in discoteca, divenne il suo amico del cuore, o meglio del culo, nel senso che per tutta la loro relazione si servì unicamente del suo culo.
Lui aveva quasi vent’anni più di lei e forse una relazione stabile in Italia. Per quasi due anni si recò da lei a Praga ogni fine settimana. Se la portò anche in Italia un paio di volte, facendole visitare alcune città turistiche (ironia della sorte, capitò anche a Como)
Lei ne subiva la personalità ed era molto innamorata, per cui accettò di assecondare questa sua fissa di chiavarla solo in culo.
Sicuramente voleva garantirsi di non ingravidarla, ma credo che sia stato anche un gioco di dominazione, dopotutto lei era solo una diciottenne che non sapeva l’Italiano ed era completamente dipendente da lui.

Non gli importava molto di lei e lo dimostrò un giorno in cui sodomizzandola, come sua abitudine, le provoco una lacerazione al retto talmente grave che lei dovette subire un intervento chirurgico d’emergenza.
Non la cagò sino a che non tornò disponibile.

La relazione finì quando lui seppe che lei era stata con un altro. Ebbe l’ingenuità di raccontargli che le mancava la sensazione di un rapporto vaginale normalissimo.
Le disse che era una puttana e non volle più vederla.
santagiovanna
00giovedì 7 maggio 2020 13:25
Il buco del culo va rotto sempre
Senza rompere il culo x me non esiste
Uilco 75
00giovedì 7 maggio 2020 17:08
santagiovanna, 07/05/2020 13:25:

Il buco del culo va rotto sempre
Senza rompere il culo x me non esiste

Concordo... la mia l’ho sempre offerta senza limitazioni d’uso.
Uilco 75
00venerdì 8 maggio 2020 12:09
Ventidue anni, una forte delusione alle spalle e un lavoro precario.
Scelse di lasciarsi vivere tornando a frequentare discoteche e pub, dove si fece conoscere per la sua disponibilità.

Il padre, che svolgeva l’attività di tassista ed operava in centro città, la vedeva spesso uscire dai locali accompagnata da uomini diversi. Non sempre rincasava e quando lo faceva era quasi l’alba.
Stanco dei resoconti che altri tassisti gli facevano su di lei, la cacciò di casa e per un certo periodo abitò in un appartamentino in periferia.

Conobbe un fotografo, anche questo con vent’anni più di lei, che le propose di posare come modella per nudi artistici.
Chiaramente la scopò e poi le chiese di stare con lui.
La inserì nel suo mondo dove ebbe modo di conoscere modelle e impresari diventando una sua collaboratrice. Si occupava prevalentemente di procurare clienti allo studio e anche di ricevere le aspiranti modelle.
Lei stessa fu scelta per qualche pubblicità.

Il fotografo si dimostrò più interessato ad averla come collaboratrice piuttosto che come compagna e così lei riprese a frequentare i soliti locali pur vivendo con lui.
Altri uomini, altri hotel, e tanti turisti; pur continuando a vivere con il fotografo.

Mise fine a tutto questo quando incontrò un tipo, di cui divenne l’amante per vari mesi.
La iniziò a pratiche sado maso, talmente spinte che ad un certo punto dovette allontanarsi da lui.
Mi disse che lo lasciò non per paura di lui ma per paura di perdersi in quelle pratiche che diventavano sempre più estreme.

Nell’estate dei suoi vent’otto anni conobbe a Rimini un direttore di banca e dopo pochi mesi divenne sua moglie.
Due anni di tranquilla vita coniugale in attesa di sfornare un figlio per la gioia del marito e dei genitori di lui.
Troppi per lei, per la sua natura, per il suo vissuto.
Era stata un’illusione.
Con la scusa di andare a trovare i suoi, restava sempre più tempo a Praga, riprendendo le sue abitudini.

Si separò e grazie ad una sua amica trovò un impiego presso un Residence in centro Praga gestito da Italiani.
Ne divenne la responsabile dopo soli pochi mesi, e fu li che la trovai dopo meno di un anno.
Capii subito che era quella giusta per me: giovane, bella e troia.
Uilco 75
00sabato 9 maggio 2020 12:49
La volevo per rimpiazzare una moglie che mi aveva appena lasciato.
L’idea era di trovarne una che continuasse da dove lei aveva interrotto. Faceva la lapdancer esibendosi nei locali di mezza Lombardia e nel vicino Canton Ticino, ma non disdegnava qualche incontro con singoli a pagamento.

Per mia moglie era stato un lungo percorso che dai centri naturisti la portò a frequentare i club scambisti e alla fine i locali di lap dance. Lei era essenzialmente un’esibizionista, le piaceva mostrarsi ovunque fosse: per strada, nei ristoranti, in tutti i luoghi pubblici. Sfruttando questa sua inclinazione naturale fu semplice accompagnarla lungo tutto il suo percorso.

Per lei era così naturale esibirsi che non ebbe alcun problema a proporsi come lapdancer in un localino distante non più di duecento metri dal suo ufficio dove lavorava come impiegata. E non si trattava di Burlesque ma vere esibizioni porno con l’uso di cazzi di vari materiali.

Ho dei ricordi bellissimi anche di lei e le devo gratitudine per avermi consentito di scoprire ed accettare la mia natura di cuckold.
Con la Praghese fu diverso. Era già pronta per essere introdotta direttamente nei club per scambisti, anzi per lei che era stata una ragazza del Big Sister era una regressione.

Io non conoscevo quel locale. Un giorno, nel suo ufficio, mi disse se volevo vedere delle sue amiche che scopavano in un locale vicino. Era abbonata al sito del locale. Con poche corone potevi vedere gli incontri che si svolgevano in quel bordello.
Venne fuori che lei era una di queste.

Nel corso dei primi mesi, oltre a questo, scoprii che era l’amante dei due soci del residence dove lavorava, ma anche di altri italiani, sempre di quel giro; un avvocato, un architetto e almeno un paio di ristoratori.

Dalla sua separazione con il Riminese s’era tuffata letteralmente sui cazzi di tutti quelli che la volevano, dando sfogo alla sua vera natura.

Per convincerla a lasciare quel mondo e farla mia, feci leva sul suo recondito desiderio di stabilità prospettandole una vita coniugale diversa da quella che aveva vissuto a Rimini.
Lo feci coniugando la normale vita di coppia con le frequentazioni nei club di Milano dove poteva essere se stessa senza il timore di nascondersi.

Comprese la mia natura di cuckold solo più tardi.
Inizialmente era sorpresa dal fatto che mi limitassi a guardarla mentre scopava, senza cercare di fare altrettanto con qualche femmina disponibile nel locale.

La presentai anche ad un regista di film hard che anni prima aveva fatto un provino a mia moglie. Speravo di convincerla a diventare un’attrice porno. Lui l’aveva già vista in azione in un club e riteneva che potesse avere delle buone possibilità.

Ma lei era diversa dalla mia prima moglie. Era abituata a saltare da un cazzo all’altro con discrezione.
Dovevo usare altre strategie.

Come già raccontato, il primo salto di qualità lo fece in seguito alla scoperta della mia relazione con una collega d’ufficio nel periodo successivo alla nascita di nostra figlia.

Scopò con vari uomini sia a Como che a Praga, dove si rifugiò per alcuni mesi. Al suo ritorno volle dimostrami di essere molto meglio della mia amante di cui aveva potuto vedere dei filmati dei nostri incontri.

In quel tempo, sul sito di Morena Sex, c’erano filmati della mia prima moglie, nella sezione “coppie esibizioniste”, della mia amante nella sezione “coppie scambiste” e inserii anche lei nella sezione “coppie per singoli”.

Ogni troia aveva la sua collocazione.
Uilco 75
00domenica 10 maggio 2020 16:54
Un flash a beneficio della mia prossima sega:

prima di scegliere da chi e dove farsi montare, era consuetudine per tutti, coppie e singoli, aggirarsi tra i vari ambienti del club per trovare la giusta combinazione.

Tenendola per mano la guidavo nella penombra, svicolando tra altri corpi che si aggiravano come noi, in un’atmosfera di eccitata curiosità.
Sapevo di esporla a fugaci carezze e palpeggiamenti, ma questo era, entro certi limiti, il gioco accettato da tutti, predatori e prede.

Lei decideva se soffermarsi maggiormente in un posto, accettando d’essere raggiunta da più mani, o scivolare alla prossima meta.

Quella sera indugiò ad osservare una bella ragazza, già spogliata, che si dedicava a succhiare il cazzo del suo uomo comodamente seduto sul divanetto di una stanzetta.

Le stavo accanto, con altri voyeur che con la scusa di assistere all’esibizione della tipa presero ad accarezzarle il culo.

Scelse di restare sapendo cosa le sarebbe successo e si sporse in avanti appoggiandosi allo schienale del divanetto dove il tipo seduto e rilassato si gustava la bocca della sua tipa.

Mani voraci iniziarono immediatamente a contendersi il suo culo, privo di slip, dopo averle sollevato il vestito.

Inarcò leggermente la schiena e protese il culo verso di loro, divaricando le gambe come una cagna in calore.

Il tipo seduto, compreso quanto stava per accadere, le accarezzò il viso già stravolto dal piacere, infilandole due dita nella bocca semi aperta.
Lei prese a succhiarle nello stesso modo in cui la tipa faceva con il suo cazzo.
Pensai di dirigere il traffico mettendole una mano a protezione della fica. Sentivo però le dita degli altri esigere il possesso dei suoi orifizi.
Lasciai volontariamente che qualche dito si insinuasse ad esplorarla.
Inizialmente gradì ondeggiando il culo in segno di accettazione, ma quando furono troppe reagì spostandolo verso il mio bacino.

Liberata da tutte le dita che la frugavano, la penetrai con calma fino in fondo, avendo cura di estrarlo completamente prima di rituffarcelo nuovamente.
Tenevo il pollice sprofondato nel suo culo per mantenere la presa e facilitare il successivo affondo.

Le dita di una mano che prima la frugavano, ora stringevano un cazzo rigido, intente a procurare godimento in una frenetica masturbazione.

Guardai il ragazzo che ansimava accanto a me, aveva lo sguardo fisso sulla sua fica e gli chiesi se voleva scoparla. Mi rispose sgranando gli occhi.

Aggiunsi di farlo subito, senza protezioni, che tanto la troia non se ne sarebbe neppure accorta.

Ora ero io che mi segavo guardando come si muoveva dentro di lei. Lo faceva nello stesso mio modo, con tanto di pollice infilato nel culo.
Un fremito lo percorse e smise di muoversi, restando con il bacino premuto sul suo culo.

Io pure schizzai, ma nell’altra mia mano.

Attesi che lei tornasse dai bagni in sua compagnia. Chiaramente si era accorta del cambio avvenuto e lo rivelò semplicemente baciandolo in bocca per poi presentarsi dichiarando il suo pseudonimo.

Uilco 75
00mercoledì 13 maggio 2020 09:40
Credo che le mie due mogli abbiano reso felici una gran moltitudine di uomini; la prima mostrando le sue grazie ai frequentatori di un gran numero di locali per adulti e la seconda concedendosi direttamente a tutti i richiedenti.
Se fosse esistita la poligamia, restando con me entrambi, avrei potuto creare una vera e propria catena di montaggio.

Oggi ho sentito la mia ex moglie con una videochiamata.
In questi ultimi anni sia io che lei abbiamo problemi con i nostri attuali partner e di conseguenza ci sentiamo spesso per consigli o semplicemente per sfogarci.

Lei sta ancora con quello che quindici anni fa me la portò via. Non le è andata molto bene, sono oramai due estranei che vivono nello stesso appartamento.
Non solo lui la tradiva ripetutamente sin dall’inizio, ma si è rivelato col tempo molto diverso da quello che lei conobbe all’inizio della loro relazione. Inizialmente condivideva con lei il frequentare club scambisti e centri naturisti, poi è emersa la sua possessività e ha iniziato a controllarla assiduamente.

Lei sa tutto di me e di mia moglie come io so tutto di loro. E’ l’unica a cui posso rivolgermi con la certezza che possa capire e consigliarmi.
Solo chi ha vissuto situazioni analoghe è in grado di farlo e lei, come lapdancer e intrattenitrice a pagamento di alcuni suoi ammiratori, è in grado di valutare senza pregiudizi.

L’assurdo è proprio che il suo compagno la conobbe in uno di questi locali ed è stato uno di quelli che ha pagato per scoparsela e solo in seguito è riuscito ad averla come amante finendo poi per conviverci.

Con lei sono diventato consapevole del mio essere cuckold facendole vivere, per dieci anni, situazioni trasgressive del tutto simili a quelle che ho poi riproposto alla mia attuale moglie.

La mia ex sostiene che mia moglie potrebbe essersi stancata di me per via della mia passività, per l’essere un cuckold.

Sostiene che se nei primi anni è filato tutto liscio è stato per le novità che scopriva grazie a me; per i locali che frequentavamo, per la gente che poteva conoscere e la libertà di relazionarsi con chiunque anche fisicamente.

Successivamente tutto ciò deve aver perso il suo fascino iniziale e di conseguenza anche l’interesse per me.

Dice che il suo interesse nei miei confronti può essersi gradualmente esaurito anche a causa della sua indipendenza nello svolgere la sua attività di prostituta.
Secondo lei, non rappresenterei più il tramite per nuove emozioni.

In effetti questa analisi potrebbe essere valida, considerando la somma degli avvenimenti vissuti in questi ultimi anni.

Intanto la mia ex, per sopperire alla mancanza di attenzioni del suo compagno, si è trovata un paio di stalloni.
Per lei non è difficile, anche se ha cinquantaquattro anni è ancora una bella fica e lo è anche grazie alla possibilità di ricorrere ad interventi estetici continuativi.

Parlando parlando, si è tolta l’accappatoio e mi ha fatto vedere le tette.
Le aveva rifatte l’anno in cui mi ha lasciato, una quarta da urlo e devo dire che mantengono ancora una splendida forma. Lei ha un fisico latino con un culo prosperoso che l’ha resa famosa in tutti i locali in cui si esibiva.

E’ rimasta un’esibizionista come quando stava con me.
La prossima volta le chiederò di farmi vedere la fica.

Ci siamo promessi, nel caso di un futuro incontro, di farci una scopata rievocativa. Ma lei abita ad ottocento chilometri da me purtroppo.

Dovrei, secondo lei, cercare di ingelosire mia moglie prestando attenzioni ad altre, ma alla mia età e considerato il mio cuckoldismo ben noto a mia moglie, mi risulta difficile interpretare il ruolo di maschio alfa che lei esige dai suoi stalloni.

Forse mi devo solo rassegnare e sperare che lei continui la relazione con il suo negretto, magari coinvolgendone anche altri e mi permetta di venire a conoscenza di qualche particolare dei loro incontri.
Uilco 75
00domenica 17 maggio 2020 19:05
Altro ricordo per altra sega.
Come accennato precedentemente, mia moglie nel 2012 aveva chiesto di poter lavorare come intrattenitrice al club New Paradise e le era stato detto di presentarsi ad un personaggio che avrebbe trovato al Club Obidis.

Ce la portai una sera di un giorno infrasettimanale, contando sul fatto che vi fosse poca gente e che quindi potesse parlare con calma con questo tipo.
Si era preparata con molta cura, consapevole che il tipo poteva essere uno di quelli che vogliono provare la merce prima di venderla.
Come previsto nel locale erano presenti solo tre ragazze e non più di sei singoli, oltre ad un tipo che poteva essere la persona indicata.
Lei mi disse di chiedere al tipo, informazioni sulla persona a cui doveva presentarsi. Lo feci e questo mi rispose evasivamente e con modi a dir poco scostanti. Insomma, non capii se era lui o se doveva giungere più tardi.
Non sapendo cosa fare nell’attesa, le proposi di farci un giro di sotto, ma lei, delusa e anche un po’ scocciata, mi disse che avrebbe atteso standosene lì seduta e di andarci da solo.

Stetti a guardare, per circa venti minuti, come i sei tipi si sbattevano le tre troie, dopodiche tornai di sopra visibilmente eccitato.
Lei se ne accorse subito e prese a riderne.
Poi mi riferì che il tipo, a cui mi ero rivolto per chiedere informazioni sulla persona che volevamo incontrare, era andato da lei e l’aveva tempestata di domande strane, dicendole oltretutto che non avrei dovuto andare di sotto lasciandola sola.

Ci pensò un attimo e poi mi disse che secondo lei, il tipo temeva che fossimo due poliziotti in incognito venuti per dei controlli.
L’idea mi parve ridicola, ma le detti corda suggerendole un modo per fugare ogni dubbio.
Dal suggerimento comprese che alla fine volevo solo approfittarmene, ma e mi assecondò.

La feci alzare mettendola faccia al muro, le sollevai il vestito sino alla vita, sfilandole gli slip con voluta lentezza e con altrettanta tranquillità estrassi il cazzo manipolandolo per ottenere la giusta rigidità.
A quel punto mi assicurai che il tipo ci stesse guardando.
Scostate le chiappe una dall’altra e lasciata cadere della saliva nel mezzo, puntai il mio affare dritto in fica; spinsi deciso con un primo affondo facendola sussultare, poi ne seguirono pochi altri prima di liberarmi dentro di lei.

Uscendo dal locale, il tipo, tutto sorridente e complimentoso, ci disse che sarebbe stato felice di poterci rivedere presto.
Uilco 75
00domenica 17 maggio 2020 19:33


è arrivata la bella stagione e lei cammina lungo un marciapiede.
Io la seguo e non riesco a non pensare che vorrei vederla sempre li, ma di notte, completamente nuda e illuminata dai fari delle auto che le passano accanto.
Uilco 75
00martedì 19 maggio 2020 12:45
Tornammo mesi più tardi, su mia richiesta, ma non più per procurarle l’ingaggio in un club, ma per mio piacere e per distrarla dai suoi nuovi impegni.
Oramai aveva scelto di collaborare con chi la proponeva in serate gangbang e aveva iniziato la sua attività di prostituta con un nutrito numero di clienti che la tenevano costantemente impegnata.
Il locale non era pieno, era strapieno. Faticai a procurarmi due consumazioni e trovammo uno spazietto angusto accanto alla porta dei cessi… in piedi.
Era pure impossibile assistere alle performances che si susseguivano nello spazio antistante l’angolo bar.
Tutti uomini, più un paio di vacche attempate con i loro accompagnatori, costituivano l’offerta esterna, bilanciata da cinque o sei ragazze al soldo del locale.

Un tipo, già alticcio, si fiondò da noi e abbracciò Luna con puro entusiasmo e le disse che non si aspettava di trovarla li.
Voleva che lo seguisse per presentarla a dei suoi amici, ma lei si disimpegnò dicendogli che magari sarebbe stato per dopo.
Le chiesi se sapesse chi fosse e lei mi rispose che non ne aveva la minima idea.
Io invece lo sapevo benissimo; due settimane prima era uno di quelli che al club Alternative aveva atteso il suo turno per montarla.

Vidi che si liberava un posto a sedere su delle poltroncine in fondo al locale. Attorno ad uno striminzito tavolino sedevano tre tipi che subito si strinsero per farci spazio.
Erano tre simpatici Toscani. Ci coinvolsero immediatamente chiedendoci di tutto: di dove eravamo, se eravamo sposati, che club frequentavamo ecc.
Se la mangiavano con gli occhi; era pura eccitazione assistere all’evolversi della situazione.
Inizialmente vi fu un cortese scambio di convenevoli in cui fu pienamente coinvolta, poi, con gradualità divenne un dialogo per soli uomini.
Da soggetto divenne un semplice oggetto, anche grazie a ciò che io dicevo di lei.
Parlare con loro come se non fosse presente, pur sapendo che ascoltava, definì la sua condizione di oggetto di piacere.

Dalle disquisizioni su come le ragazze dell’est fossero naturalmente belle ed inclini a soddisfare i loro uomini, alla loro presenza come prostitute sulle nostre strade, per arrivare poi a personalizzare il tutto.

Spiegai che anche per lei era stato necessario farle fare un periodo in strada perché accettasse il suo ruolo e che attualmente era disponibile in alcuni locali dove si tenevano delle gang bang.

Mentre raccontavo, le accarezzavo la coscia che teneva accavallata, sino a scoprirle il culo evidenziando la mancanza di slip.
La loro eccitazione era pari alla mia, ascoltavano me ma guardavano lei. (il fatto che mi dichiarassi come marito e pappone non li turbò minimamente)
Si era fatta seria e silenziosa, restando passiva anche quando parlando della qualità della sua pelle li invitai a toccarle le cosce e il culo, cosa che fecero immediatamente, compiacendosi del prodotto.

Chiariti i termini del suo ruolo, il dialogo continuò, liberato dalle accortezze che si tengono usualmente in presenza di una signora.
Quello dei tre che sedeva alla sua destra, ruppe gli indugi, le prese una mano e la portò sul suo cazzo che nel frattempo aveva estratto dai calzoni.
Con indifferenza, lei prese a manipolarlo mentre noi si continuava a parlare delle sue doti fisiche e al momento anche manuali.

Non avevo ancora svelato che da mesi era disponibile come escort.
Lo feci quando mi chiesero un contatto telefonico, dicendo loro che l’avrebbero trovato semplicemente digitando “Luna puttana di Como”, cosa che fecero immediatamente, scoprendo una decina di siti in cui era presente con tanto di foto esplicite e specifiche sulle prestazioni dichiarate.

Lessero l’elenco compiacendosi dall’offerta e chiesero dettagli su come eseguiva determinati servizi ed eventuali integrazioni di loro interesse. Io risposi per lei garantendone la qualità.

Erano ormai certi che l’avrebbero avuta e anche io ci contavo.
Nel frattempo era impegnata a succhiare il cazzo che poco prima stava manipolando, mentre noi ci gustavamo la vista del suo culo esposto, per via della posizione assunta, ed i movimenti alternati del suo capo.

Sputò in un fazzolettino quanto le era stato schizzato in bocca e si coprì il culo abbassandosi il vestitino, per tornare poi ad accavallare le gambe come se nulla fosse accaduto. Lo sguardo dei due si perse in quel lento movimento che regalò loro la visione integrale della sua fica depilata.

Si passò il rossetto sulle labbra e ripose lo specchietto nella pochette.
Dissero che ora era il loro turno, invitandola a seguirli, ma lei rispose determinata che per ora era soddisfatta così.

Loro guardarono me e compreso che non avrei supportato la loro richiesta… esclamarono che sarebbero andati a sfogarsi di sotto ma che poi sarebbero sicuramente tornati per lei.

Andandocene le chiesi perché non ci fosse stata, e lei mi rispose che dopo aver rivelato le sue tariffe sarebbe stato poco professionale darla via in quel modo.
Uilco 75
00giovedì 21 maggio 2020 11:36
La prossima settimana ha fissato appuntamenti con parrucchiere, manicure e centro abbronzante.
Questo vuol dire che deve incontrare qualcuno a breve.
E’ tipico di lei… non vedrebbe nessuno se non si sentisse al suo massimo.
Credo e spero che sia il suo negretto, ma per ora non ho altri elementi di conferma.
Se è lui il fortunato, mi auguro che le dia appuntamento nel solito appartamento bordello.
E’ il giusto posto per una come lei e chissà che non accada ancora che la condivida con qualche altro suo amico.

Uilco 75
00lunedì 25 maggio 2020 11:40
In attesa che accada qualcosa faccio un nuovo tuffo nel passato.

Club ”45 giri” ex Escale in via Verga a Milano. Conoscevo questo club, essendo stato il primo club per scambisti che frequentai con la mia prima moglie.
Lo trovai grazie ed un riferimento su di un libro “Noir” che accennava ad un club chiamato “Avangarde” in cui la protagonista scopava con degli estranei.
Se con la prima moglie segnò l’inizio di queste frequentazioni, con la mia seconda fu uno dei tanti che la videro come intrattenitrice per uomini non accompagnati.

L’ingaggio fu per la serata del 16 maggio 2014 e mia moglie doveva fare da spalla ad una stellina del porno di cui non ricordo il nome. (in quel periodo il club si chiamava ”Siberia”)
Lei mi presentò al proprietario come suo autista/amico e mi trovai un posticino accanto alla console dove lui dominava la piccola sala in cui non vi erano che un paio di coppie e tre o quattro singoli.

Prima dello spettacolino consueto, la “star”, una bonazza ossigenata di una certa età, parlò con mia moglie proprio accanto a me.
Più che chiederle di lei, si preoccupò di istruirla su come comportarsi con i clienti, come se fosse sua madre.
Le disse essenzialmente cose riguardanti la prevenzione durante i rapporti con i clienti. Probabilmente deve averla ritenuta inesperta facendosi ingannare dal suo aspetto giovanile e grazioso.

Terminato il breve show, entrambe furono invitate da due singoli ad andare nelle stanzette per un primo giro.
Mi posizionai in modo di poterle osservare nei loro loculi mentre venivano montate. Mi segavo, chiaramente, ascoltando i loro ansimi e quanto veniva detto.
Incrociai lo sguardo di mia moglie, quando quello che la stava montando a pecorina, tra un affondo e l’altro, le disse che era proprio una bella puttana.
Quasi venni.
Tornai accanto alla console nella saletta e attesi che tornasse.

Nel frattempo ascoltai il dialogo tra il gestore ed un nuovo cliente appena arrivato.

Questi, che doveva essere un’abitue, chiese con fare spocchioso, se c’era carne nuova e il gestore rispose che era giusto arrivata una nuova straniera che faceva proprio al caso suo.
Lui chiese com’era e se parlasse Italiano. Gli fu risposto che era veramente una bella fica, che veniva da Como, dove probabilmente faceva la battona ma che era una assolutamente pulita. Gli era stato assicurato da chi gliela aveva procurata.

Appena la vide arrivare, rivolgendosi al gestore esclamò, “bella fica…La provo e poi ti dico”

Le afferrò una mano senza neanche rivolgerle la parola e la riportò con modi spicci da dove era appena uscita.
Li seguii e mi gustai la scena di lei che, messa in ginocchio, aveva già il suo cazzo infilato in gola prima ancora di potersi spogliare.
Mentre lei succhiava, questo le parlava tenendola per i capelli. Le faceva domande che non richiedevano risposte anche se lei avesse potuto darle.
Le chiese di infilargli il preservativo, la girò e iniziò a sbatterla con decisione, interrompendosi ogni tanto per non venire subito.

Un tipo veramente rozzo.
Iniziò a darle delle sonore sberle sul culo, accompagnate da parecchie volgarità. Non si fece mancare neppure il tentativo di schizzarle in bocca, finendo per imbrattarle tutto il viso.

Dopo meno di un’ora la rivolle, e mia moglie acconsentì ad un secondo giro. Ha sempre gradito i tipi dominanti e anche un po violenti.
Con le stesse maniere spicce di prima, se la portò di la e le disse che ora voleva anche il culo. E non era una richiesta…

Lei prese dalla sua pochette del lubrificante chiedendogli di mettersene un po sul cazzo e poi se ne sparò un quantitativo direttamente in culo premendo a fondo il flaconcino.

Lui se lo unse bene bene e le scivolò dentro con estrema facilità, come un ferro incandescente in un panetto di burro.
Tutto soddisfatto, la sodomizzava senza profilattico, dicendole che se lo avesse impestato gliela avrebbe fatta pagare cara.

Le frasi che ricordo con piacere furono: “ti rompo il culo puttana” “dimmi dove batti che ti vengo a trovare” “ti riempio troia”

Tutto questo per ricevere dal gestore, a fine serata, cento euro che la lasciarono basita e poi terribilmente incazzata.
Io confermai l’assurdità della cosa, anche se in verità a me era andata benissimo così.

Uilco 75
00venerdì 29 maggio 2020 13:51
Si è rimessa a nuovo, manca solo il centro abbronzante e poi dovrebbe sentirsi pronta per incontrarlo.
Per ora sono certo che non lo abbia ancora visto.
Potrebbe essere che la mia presenza a casa, dovuta allo smartworking, non la faccia sentire a suo agio.
Forse pensa che potrei notare i suoi preparativi per l’appuntamento e magari anche seguirla. E’ chiaro che voglia gestirsi senza farmene partecipe come per le ultime sue uscite.

Come cambiano le cose.
Se penso ai primi tempi… la nostra intesa e complicità era tale che bastava dirle, con relativo anticipo, che l’avrei portata da qualche parte senza specificare dove e per cosa …lei capiva, si fidava e basta.
Una di quelle volte fu per testare la sua disponibilità in casi estremi.
Incontrare singoli scelti da lei era poco significativo per i fini che mi ero posto. Volevo vederla alle prese con qualcuno normalmente considerato sgradevole.
L’occasione fu quando fummo contattati da uno Svizzero residente in una villa di Vacallo ( vicinissimo a noi, appena al di la del confine di Chiasso)
Dichiarava 75 anni e “desiderava un incontro con una bella donna prima di dover abbandonare questa terra”
Specificava inoltre che avrebbe avuto problemi di erezione.
Mi sembrò la giusta occasione.
Le dissi come la volevo abbigliata.
Immaginandomi l’incontro, le chiesi di indossare la sua lunga pelliccia che avrebbe celato la sua totale nudità, con l’unica eccezione di un collarino di cuoio, con la scritta Bitch in strass, a cui era agganciata una catenella che le scendeva sino ai glutei.
Preparai io stesso una delle sue borse, inserendo sex toys di tutti i generi.
Un picco adrenalinico ci colse al passaggio in dogana, temendo una possibile perquisizione.
Raggiunta la villa fummo accolti dal vecchietto e ci fu evidente che si era tolto almeno dieci anni dai dichiarati.
Le avevo accennato in auto da chi saremmo andati, dandole indicazioni su come comportarsi.
Ci accolse con estrema cortesia e gratitudine. Disse che sino all’ultimo dubitava del nostro arrivo. Le fece pure un elegante baciamano invitandola a deporre la pelliccia.
Fu il secondo momento più adrenalinico della serata e quasi rischiammo di vedercelo svenire davanti.
Da dietro l’aiutò a sfilarsi la pelliccia e restò allibito contemplando la sua nudità.
Balbettò qualcosa, depose la pelliccia e ci indicò dove dirigerci.
Ci trovammo in un salone con una spaziosa vetrata panoramica dove lei si diresse incurante della possibilità di poter essere scorta da chiunque.
Lui si dovette sedere e guardandola mi chiese se veramente la facevo scopare da tutti come gli avevo detto al telefono.
Gli risposi che stava bene a me e piaceva molto a lei.
Mi chiese impacciato se poteva toccarla e io gli risposi che era sua e poteva farci quello che voleva.
Ancora non sapeva come comportarsi e allora la chiamai dicendole di avvicinarsi. Porsi l’estremità della catena nella sua mano, dicendogli di farne buon uso.
Con la catena in una mano, la fica di lei all’altezza del suo viso, prese a leccarla come fosse un gelato.
Lei lo agevolò allargando le cosce e premendo il suo bacino sul viso di lui. Dovetti intervenire per evitare che lo soffocasse.
Chiesi se non preferiva divertirsi con uno degli attrezzi contenuti nella borsa che gli mostrai.
Lui, tenendola sempre per il guinzaglio mi chiese cosa dovesse usare.
C’erano delle manette, vari dildo, palette e frustini.
Gli risposi che dipendeva da cosa gli piacesse…se voleva prima legarla e poi sculacciarla, o direttamente penetrarla in culo o in fica con uno dei vari falli.
Lui rispose che prima voleva baciarla in bocca. Era ciò che dubitavo lei riuscisse a fare.
Fui più sorpreso io del vecchio, nel vederla usare la lingua mentre lo baciava.
Una prova che mi confermava la sua predisposizione nel diventare ciò che diventò negli anni a seguire.
Mi chiese poi di aiutarlo nell’uso degli attrezzi proposti.
Lo aiutai ad ammanettarla ad un sostegno della libreria posta dietro al divano, in modo che lei , piegata sullo stesso divano, fosse costretta a sporgere il bacino verso di noi.
Diedi la paletta in mano al vecchietto e lo spronai ad usarla.
Iniziò con timidi colpi a cui lei rispose con sensuali gemiti, poi prese a colpirla così violentemente da costringermi ad intervenire con la scusa di farle provare altro.
Gli diedi un fallo per la fica e uno più piccolo per il culo. Il vecchietto ci prese talmente gusto dal doverlo limitare per evitare di sfondarla.
Lei si contorceva recitando la parte della troia violata ed eccitata. L’uso di tutta l’oggettistica lo occupò per buona parte della serata.
Si stancò prima lui di lei e deposti gli attrezzi si sedette ansimante.
Scoprimmo dopo che era un cardiopatico con seri problemi collaterali.
Ci mostrò tutta una serie di pillole che doveva ingerire quotidianamente, preparate dalla moglie che al momento era all’estero per via di una sua mostra artistica.
Prima di congedarci ci parlò dell’attività della moglie, ci mostrò il resto della villa, bunker antinucleare compreso.
Nei mesi a seguire ci tempestò di telefonate e messaggi, l’ultimo dei quali fu “tempus fugit”, ma non ce la sentimmo di replicare l’esperienza per via delle sue condizioni fisiche così precarie.
Uilco 75
00mercoledì 17 giugno 2020 16:35
Forse ci siamo.
Ieri è uscita di casa che erano le 16 circa ed è rientrata tre ore e mezza più tardi.
Mi ha insospettito il fatto che avesse con se una borsa piuttosto grande che solitamente non usa se non per portare biancheria in lavanderia o altri ingombranti.
Ho subito controllato nella sua scarpiera se mancasse qualche paio di sandali e infatti non c’erano più quelli che usava per battere.

Ho controllato allora nei cassetti dove tiene i suoi completini da troia e anche lì mancavano alcuni capi.
Che fosse andata a farsi sbattere da qualcuno ne ero certo, meno certo è chi sia stato il suo montone, ma ho pensato che fosse il solito negretto.

Ho anche provato a chiamare il bordello dove solitamente lo incontrava e mi ha risposto una tipa che mi ha sciorinato le solite indicazioni su cosa facesse e su come fare per incontrarla.

Ho chiesto se si potesse avere una bionda ma mi ha detto che al momento c’era solo lei e che di biondo non aveva proprio niente.

Potrebbe essere che pur essendo in quel bordello non sia stata disponibile che per lui o al limite per qualche suo amico.

Al suo rientro ha atteso una mezz’oretta e poi è andata a farsi una doccia.
Sono andato subito a controllare la borsa ed era vuota, ma nel cesto della biancheria usata ho trovato un babydoll con macchie inequivocabili.
L’ho annusato e mi sarei anche segato se non avessi avuto il timore di farmi sorprendere con il cazzo in mano.
Uilco 75
10mercoledì 24 giugno 2020 15:45
L’ascolto mentre parla con lui. Le sta proponendo un nuovo incontro e lei chiede se ci sarà qualcun altro e che vorrebbe stare sola con lui. Aggiunge se vuole che indossi le stesse cose. Intuisco che potrebbero esserci altri. Non è contenta ma alla fine accetta dicendo che non dovranno essere più di due.
Sono eccitatissimo. Corro in bagno.
falcodilondra
00mercoledì 1 luglio 2020 12:13
Complimenti una donna da vera escort...da montare per ore intere...
Uilco 75
00mercoledì 1 luglio 2020 15:14
Re:
falcodilondra, 01/07/2020 12:13:

Complimenti una donna da vera escort...da montare per ore intere...




è sempre una soddisfazione quando leggo degli apprezzamenti rivolti a mia moglie e per questo ti ringrazio.

Recentemente l'ho implorata di farmi assistere a qualche suo incontro.

Mi manca tremendamente il guardarla mentre si fa montare.

Il piacere di osservarla mentre cazzi turgidi, che io stesso per anni avevo portato alla sua bocca e ai suoi orifizi dilatati, non mi è più concesso.
Montoni occasionali ora se la scopano senza che io lo sappia.

L'unica soddisfazione rimastami è di spiarla mentre tratta con loro.

Forse sa pure che l'ascolto o che la fotografo mentre lo fa.

Sa che godo anche solo per questo.

La mia età, mi mette fuori gioco e comprendo che si dedichi a giovani stalloni che le sappiano dare ciò che io non le posso più offrire.




Uilco 75
10mercoledì 1 luglio 2020 15:19


Questa è di due giorni fa.

Parlava con uno pensando che non la notassi, o forse lo sapeva ... la troia.

Uilco 75
10mercoledì 1 luglio 2020 15:24


a un certo punto della conversazione ha aperto le gambe ridendo.

Non so cosa lui le abbia detto, ma questo è il risultato.

Forse la cagna già se lo sentiva dentro.



Uilco 75
00mercoledì 29 luglio 2020 17:37


Anche se non più attivo...resta sempre un bellissimo ricordo per me e per tutti quelli che l'hanno utilizzato.

sex e love
00sabato 1 agosto 2020 19:42
Uilco 75, 20/12/2019 13:42:

un augurio di buone feste a tutti coloro che le hanno già sfilato il perizoma e a tutti quelli che lo faranno prossimamente

Una donna meravigliosa con un fisico stupendo e quei tacchi fà salire un desiderio e delle fantasie erotiche ,come prenderle la caviglia e cominciare a baciarle i piedi continuando verso le sue gambe perfette...... Poi immaginare di sfonfdarla da dietro e lei che alza il tacco e lo poggia in mezzo alle chiappe e spingere per farti capire che lo vuole di più...... Eccitantissima!!!
AlexAlex80
00venerdì 28 agosto 2020 16:13
Re:
Uilco 75, 01/07/2020 15:19:



Questa è di due giorni fa.

Parlava con uno pensando che non la notassi, o forse lo sapeva ... la troia.




Bellissima, mi piacerebbe incontrarla...





falcodilondra
00martedì 8 settembre 2020 01:27
Ciao sono Raul sarei lieto poter fare la sua conoscenza se gradito...
Uilco 75
10martedì 15 settembre 2020 17:53



questo era il suo biglietto da visita pubblicato su vari siti per escort.

Anche se ora non si vende più so che ogni tanto lo riattiva.

Credo lo faccia per vedere quanti la cercano ancora...è sempre stata una troia vanitosa.
Non escludo che incontri ancora qualcuno per il gusto di sentirsi desiderata come un tempo.

Per cui se volete tentare la sorte provateci...chissà che non la troviate online e ben disposta.

Dopotutto una puttana resta sempre una puttana.
Uilco 75
00giovedì 17 settembre 2020 15:12


una sua particolarità è sempre stata l'antipatia per l'uso dei preservativi.

Chiaramente la maggioranza le chiedeva di usarlo, ma lei acconsentiva solo per fica e culo.

Con la bocca si rifiutava di usarlo...diceva che ogni cazzo ha un suo sapore che rivela la personalità di un'uomo e lo rende unico e riconoscibile.
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