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I preti gay

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2006 15:18
25/12/2005 09:52
 
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Re: PRETI GAY? CONOSCO SOLO SACERDOTI PERSEGUITATI

Scritto da: zon@ venerdi 22/12/2005 10.25
IL CASO Don Bellei: ‘Solidarietà al religioso coinvolto’

«Preti gay? Conosco solo sacerdoti perseguitati» La vicenda del sacerdote di una parrocchia modenese, vittima di un’estorsione perchè ripreso da una microcamera mentre avrebbe avuto rapporti omosessuali con un ragazzo, continua a fare discutere. Un po’ per curiosità, ma anche perché i fedeli sono allarmati. Il religioso era e resterà solo parte lesa, vittima di un’estorsione: questi sono i fatti. Un altro sacerdote modenese, don Giorgio Bellei (nella foto), parroco dello Spirito Santo, ci ha inviato una lettera per esprimere la sua opinione sul caso.

Quella accusa a un prete non mi convince. Intendiamoci, non perché un prete non possa sbagliare, ma perché la vicenda del ricattato con un filmato che lo vedrebbe coinvolto in atti omosessuali, presenta troppi punti su cui essere perplessi. Il primo è la somiglianza alla vicenda del povero don Giorgio Govoni che terminò con una piena assoluzione anche se nel frattempo lui era morto di infarto. Nel caso di don Govoni si parlò. e non a torto, di una magistratura politicizzata. In questo caso, dato che l’indagato non è il prete, ma il sagrestano, da quali ambienti e per quale motivo la notizia ad indagini non finite è stata offerta in pasto alla stampa in prossimità del Natale, per renderla più appetibile e vendibile al grande pubblico? Non si può pensare che qualcuno voglia fare del male ai preti? Il secondo è la prudenza di chi non si accorge che i cristiani e i preti in particolare sono perseguitati, benché lo dica il Papa stesso. E che sono perseguitati ancor più di un tempo, perché lo si fa in maniera subdola. Sono certo che è già stato nominato un avvocato tra i migliori, ma chi soffre ha bisogno di sostegno subito. Il terzo è il movente della vicenda e cioè la vendetta che ha orchestrato un piano vigliacco, basato sull’inganno di una telecamera nascosta e di una persona inviata con precise istruzioni affinché tenesse un inequivocabile comportamento. Già l’avere assoldato e istruito un personaggio perché reciti una parte, inficia la prova. Il quarto è la vulnerabilità dei parroci, facile preda di tutti, compresi i malvagi. Ho detto i parroci, perché sono in prima linea senza filtro alcuno. I Vescovi, i superiori e gli insegnati di seminario, i curiali e gli officiali vari (leggi responsabili di uffici) hanno segretari, telefonisti, portinai. Il parroco no. E’ immediatamente raggiungibile da tutti e in ogni ora. In più, se fa la scelta, come dovrebbe essere, di vivere sempre con la sua gente senza ritirarsi in forme di vita comunitaria che lo vedono presente in parrocchia solo in determinati momenti, è solo. E’ quindi più facile, per chi cova la vendetta, aggredirlo. E di vendetta si tratta dato che c’è stato di mezzo un licenziamento. Spero che almeno non ci si dimentichi di dire che la cessazione del rapporto di lavoro è avvenuta per palesi motivi di disonestà da parte del lavoratore.

Vista questa ultima premessa, la vicenda potrebbe allora essere andata così: un personaggio istruito e pagato, si presenta per chiedere aiuto, avendo con se una telecamera nascosta. Poi avendo cura che anche il prete sia inquadrato, lui compie atti strani o nre rimane coinvolto. La telecamera non può registrare la sorpresa e il disappunto del prete, perché questi sentimenti non si vedono. Forse però queste immagini non sono sufficienti per parlare di partecipazione attiva, voluta e cercata. Conviene che chi è intelligente aspetti, prima di gettare fango sull’uomo e sulla categoria.

Perché ho scritto? Perché sono anche io un parroco gioiosamente e volutamente in trincea tutti i giorni, non protetto da nessuno se non da Dio e da me stesso. Potrebbe capitare anche a me di venire imbrogliato e aggredito. Allora, più che di un avvocato e di parole rituali e prudentissime, che infiacchite da uno pseudo dialogo, paiono avere dimenticato che Gesù ha detto “vi perseguiteranno”, avrei bisogno di amici. Per questo esprimo solidarietà e piena fiducia al confratello e penso che ci si trovi di fronte a una palese montatura».

Don Giorgio Bellei

parroco dello Spirito Santo


saranno pure perseguitati, ma certamente non sarebbe la prima volta che un prete molesta un ragazzo! [SM=x432725]



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