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I preti gay

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2006 15:18
12/06/2006 11:12
 
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Scritto da: liberamente83 12/06/2006 10.50
http://www.gay.it/channels/view.php?ID=21763
c'è anche una interessante insinuazione sul ratz..... che io a suo tempo avevo già fantasticato :D



Riporto il testo, perchè quello che scrivi tu non si capisce e cambio anche il titolo da (da gay.it) a (Don Sesso)


DON SESSO
di Flavio Mazzini
Sabato 10 Giugno 2006




Le chat sono zeppe di monsignori sfacciati. Un mio amico ebbe una relazione con uno di loro. Perchè Sua Santità li vuole casti?


In chat non si sa se ci sono più preti gay o feticisti del colletto, i dibattiti sono infiniti, gli scandali (vedi il delitto delle guardie svizzere) insabbiati, e perfino Sua Santità si impunta e pretende che il prete sia virile, come se l'uomo in casa portasse davvero i pantaloni e la virilità fosse sintomo di coraggio, contrapposta alla fatua debolezza della donna.

Ne parlo con un uomo dalla grande cultura ed esperienza, che si definisce "troppo vecchio per non essere considerato altro che un povero pazzo": una sorta di infiltrato in Vaticano. Chiacchieriamo amabilmente, mi parla della sua vita ma anche di Dio e della Chiesa, dandomi quasi l'idea che quei due non abbiano molto a che vedere l'uno con l'altro.

I pomeriggi gradevoli sono sempre pieni di dubbi e di domande. "Non ho mai toccato un cazzo in tutta la mia vita", mi confessa e a me viene davvero da credergli, poi mi rivela quanti giovani sacerdoti o seminaristi gay ha tranquillizzato: "Al sesso si può rinunciare, perfino alla masturbazione", per quanto..

"I ventenni maschietti non riescono a pensare ad altro che alla fica", mi dice, "mentre per molti giovani omosessuali incapaci di accettarsi farsi prete può essere una soluzione". C'è la fede che sottende il tutto, ma c'è anche molta lucidità nell'analisi e forse un po' di rabbia.

Giovanni Paolo II chiedeva scusa a destra e a sinistra per gli errori commessi dagli altri papi, invitava i giovani a non avere paura, eppure non ha mai alzato un dito per noi gay. Benedetto addirittura sembra non aver altro da fare che attaccarci. Lui insinua che chi tanto strepita forse è il primo a non essersi accettato, ma a noi non interessa l'intimità del papa.

Sono i preti il vero mondo da scoprire, perché sono giovani, perché talvolta sono molto affascinanti, soprattutto perché compiono scelte radicali che poi non riescono a rispettare.

Ma perché dovrebbero mantenersi casti? Davvero Dio vuole così? Davvero è questo il problema in una Chiesa che esclude le donne dalle alte gerarchie, che non conosce democrazia, che rinuncia alla procreazione e quindi alla vita, ma non rinuncia mai a parlare del ruolo della donna, della democrazia, e della vita in genere? Perché chi ha scelto di non farsi una famiglia e di non fare sesso non si limita a rispettare coerentemente la propria scelta invece di ficcare il naso nelle mutande altrui?

I politici chinano la schiena davanti ai coloratissimi e ingioiellatissimi gerarchi ma nessuno (a parte l'amico Capezzone) azzarda a gridare che il re è nudo. Non serve indagare sullo Ior o sulla morte del povero papa Luciani, dal passionale e ingenuo "Dio è mamma". Noi gay possiamo testimoniare più degli altri, perfino più dei boy-scout, quanto il vituperato sesso alberghi anche tra i neri individui.

Buona parte di "Quanti padri di famiglia" è dedicata a preti che non si sono certo nascosti, che hanno fatto sesso con me in casa mia ma anche in parrocchia o in canonica e senza nemmeno cambiarsi d'abito.

Le chat sono zeppe di monsignori sfacciati che qualcuno crede impostori. Può essere, ma per ogni finto. Le chat sono zeppe di monsignori sfacciati che qualcuno crede impostori. Può essere, ma per ogni finto prete col clergyman credo ci siano almeno tre veri preti in borghese.

Un mio amico ebbe una relazione con uno di loro che si spacciava per sindacalista, fino a che perfino il suo angusto cervello mangiò la foglia: vabbene difendere gli operai ma era troppo anche per lui uno che lavora tutte le domeniche e tiene sempre la Bibbia sul comodino.

Un altro ragazzo mi confessò che durante il servizio militare erano costretti ad ascoltare le invettive antionanismo del cappellano che poi, nel confessionale, prestava non solo l'orecchio a chi non riusciva proprio a trattenersi. "Posso aiutarti io, al limite", diceva. "E tu non ti sei accorto di niente?", gli chiesi, sbigottito di tanta influenza su ragazzi comunque maggiorenni. Mi rispose che cominciò a capire qualcosa quando glielo prese in bocca...

Addirittura l'altro ieri mi hanno detto di un ragazzo che passa i pomeriggi a piazza san Pietro a rimorchiare preti, uno dei quali lo avrebbe condotto per una sveltina fin dentro un confessionale dell'omonima basilica.

Non ho le prove di quanto affermo, quindi va tutto preso col beneficio di inventario, però il discorso di fondo non cambia: è stato detto già tanto ma pare non ci sia voglia di ascoltare. O forse, per me che vivo davanti piazza san Pietro e subisco orde di invasati e cumuli di immondizia (la fede sembra non si sposi con l'educazione civica), questa città accetta il paradossale compromesso tra la funzione di guida spirituale della Chiesa, il suo palese potere economico e le tante note stonate. I Romani convivono con qualunque cosa senza mai ribellarsi e Romani (dovunque siano nati) sono pure i gay che non si stupiscono di vedere colletti bianchi girare per i parchi o infilarsi negli armadietti di qualche sauna e magari si ingrifano per un simile abbigliamento e ciò che rappresenta.

Le parafilie - moderno nome delle perversioni - sono tante, ognuno ha le sue. Un prete in fondo è un uomo come tutti gli altri, anche sotto il profilo sessuale. Noi lo abbiamo capito e non ne facciamo un dramma. Ma forse lo ha capito anche Sua Santità, che non a caso vorrebbe preti sempre più virili.

Flavio Mazzini, trentenne, giornalista, ha deciso di prostituirsi con uomini per raccontare le proprie esperienze nel libro "Quanti padri di famiglia" (Castelvecchi, 2005). Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.
12/06/2006 13:15
 
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sarebbe bello mettere delle telecamere in qualche cappella (hihihi) per sputtanarli tutti!



12/06/2006 14:36
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 12/06/2006 13.15
sarebbe bello mettere delle telecamere in qualche cappella (hihihi) per sputtanarli tutti!



cappella della chiesa o proprio del prete?





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a me sta frase colpiva:
Lui insinua che chi tanto strepita forse è il primo a non essersi accettato, ma a noi non interessa l'intimità del papa.

e se devo essere sincero a me da ipotizzare qualcosa del ratz mi era venuto.... e poi da giovane era proprio un bel ragazzetto :D


(ovviamente qui è quello sulla destra)
12/06/2006 17:03
 
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Scritto da: liberamente83 12/06/2006 15.07
a me sta frase colpiva:
Lui insinua che chi tanto strepita forse è il primo a non essersi accettato, ma a noi non interessa l'intimità del papa.

e se devo essere sincero a me da ipotizzare qualcosa del ratz mi era venuto.... e poi da giovane era proprio un bel ragazzetto :D


(ovviamente qui è quello sulla destra)



certo mi riesce difficilissimo pensare che ratzinger sia stato un bel ragazzetto [SM=x432722]



13/06/2006 16:37
 
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phua!!! ratzinger... squizz ma che cavolo di gusti c'hai?O.o [SM=x432737]



13/06/2006 19:41
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 12/06/2006 13.15
sarebbe bello mettere delle telecamere in qualche cappella (hihihi) per sputtanarli tutti!





quotoooooooooooooooooooo ne verrebbero fuori delle belle sisisisis
[SM=x432734]
14/06/2006 01:07
 
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vabbé dai ma sò uomini pure loro!
14/06/2006 04:54
 
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Re:

Scritto da: PantherBoy 13/06/2006 16.37
phua!!! ratzinger... squizz ma che cavolo di gusti c'hai?O.o [SM=x432737]


ehi ma hai letto quello che ho scritto? ho detto che non credo proprio che ratzinger sia stato un bel ragazzetto da giovane!! e non mi mettete in bocca cose non mie ( [SM=x432745] )



07/08/2006 16:13
 
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Io sono un prete gay
Nel libro di Marco Politi la confessione di un sacerdote che scopre la propria omosessualità BLITZ SHOWDalla decisione di un sacerdote di raccontare la sua storia nasce questo libro di Marco Politi, stimato vaticanista de "La Repubblica", che svela una delle realtà nascoste della Chiesa cattolica.

Non è tanto il tema che colpisce, quanto il modo di raccontarlo attraverso una testimonianza diretta di un prete italiano che scopre la sua omosessualità e decide di viverla con tutte le drammatiche contraddizioni che inevitabilmente ciò comporta riguardo la sua condizione sociale e le sue convinzioni morali.

Politi con delicatezza riesce ad entrare nell'animo dell'uomo di cui racconta la storia e riesce a far vivere al lettore lo stupore e la curiosità con cui il protagonista scopre le sue tendenze sessuali e la drammatica ineffabilità con cui decide di assecondarle, dalle prime esperienze omosessuali fino alla perfetta conoscenza degli ambienti giusti per gli incontri.

Il libro è soprattutto il racconto dell'evoluzione interiore del prete che attraverso un lungo travaglio fatto di ricerca compulsiva di perdono, allontanamento dalla vita sacerdotale e lento quanto inevitabile ritorno verso quella che profondamente egli sente essere la sua vocazione, ci svela la ricchezza della natura umana e la scoperta dolcissima di un Padre misericordioso di cui il sacerdote gay si sente alla fine un figliol prodigo, serenamente conscio dei suoi limiti e della sua debolezza.

Il momento più intenso del racconto è lo stupore del prete che, stremato dalle contraddizioni che lottano in lui, vive l'esperienza di colui che è amato nonostante i suoi limiti, la sua piccolezza; colui che è amato senza limiti e senza misura da Dio, perchè è Dio, non noi ad essere forti: "Quando sono debole è allora che sono forte".

[Modificato da zon@ venerdi 04/12/2006 15.20]

09/08/2006 11:31
 
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Ieri sera siamo stati a cena insieme io, mio marito, un ex-prete e l'attuale marito... c'è chi stima l'omosessualità nei preti con un 80%...





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09/08/2006 13:34
 
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Re:

Scritto da: will!newton 09/08/2006 11.31
c'è chi stima l'omosessualità nei preti con un 80%...



ooohhhhhhhhhhhhhhhh!!! esagerato!!!! piu realisticaente direi un 20%



Perchè La Sanremo è La Sanremo!
29/10/2006 22:35
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 12/06/2006 13.15
sarebbe bello mettere delle telecamere in qualche cappella (hihihi) per sputtanarli tutti!



sotto la tonaca?? [SM=x432729] [SM=x432728]
29/10/2006 22:37
 
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Re: Re:

Scritto da: will!newton 12/06/2006 14.36


cappella della chiesa o proprio del prete?



Will, l'ho pensata anche io; ma un pò dopo di te ... [SM=x432745]
04/12/2006 15:18
 
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Quei benedetti vescovi omosessuali...
BLITZ SHOW A quarant'anni dal primo incontro tra cattolici e anglicani, Benedetto XVI incontra in Vaticano Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury.

Il risultato dell'incontro è un impegno comune su una serie di temi come la pace e la lotta al terrorismo. Ma quanto alle "sfide lanciate dalla società moderna", come si è espresso il primate anglicano, le posizioni restano distanti sul sacerdozio alle donne e sui vescovi omosessuali, questioni sulle quali è deciso il no del papa. Le questioni morali e teologiche non sono però da ostacolo al dialogo.

Le due autorità religiose hanno infatti firmato un testo congiunto, come riporta repubblica.it, che oltre ai temi di politica internazionale parla di dialogo interreligioso e promuove il "rispetto per la vita dal concepimento alla morte naturale" e la difesa della "santità del matrimonio".
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