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"Nonostante alcuni ampi, corretti e documentati servizi giornalistici, rischia di passare praticamente senza reazioni una scelta che lascia letteralmente increduli per la carica di violenza ideologica, da inquisizione, che l'ha determinata. Mi riferisco alla preannunciata decisione di non ammettere persone nei seminari sulla base della loro omosessualità (o anche, addirittura, per le loro 'tendenzè omosessuali)".
Lo afferma il segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone, che aggiunge: "Lascio da parte ogni considerazione sulla virtù teologale della carità, dell'amore, come base e cemento della vita della comunità dei credenti: mi pare, da ogni punto di vista, e in particolare da questo, che siamo dinanzi ad un atto letteralmente anticristiano, crudele, senza carità, appunto. Così come lascio da parte l"accertamentò delle 'tendenze'": non voglio neppure immaginare come avverrà, e mi limito a pensare al dramma di chi è in cerca di Cristo, e vorrebbe servirlo anche nmella forma sacerdotale, e si vede invece sottoposto a un simile tribunale delle coscienze.
Voglio invece solo sottolineare, per oggi, la cosa che mi pare più infame. Si lascia trapelare, da parte vaticana, che questa sarebbe una prima risposta ai casi di violenza contro i minori di cui si sono resi responsabili alcuni ecclesiastici. E quindi si stabilisce un nesso, un legame di causa ed effetto, tra l'omosessualità e la violenza contro i bambini o i ragazzi. Ripeto: c'è da rimanere increduli. Mi auguro che, in primo luogo nella comunità dei credenti, si levino voci contro questo autentico scempio. Ma intanto, pur con 'tecnologie' diverse, il rogo di Campo dè Fiori è ancora acceso". |