IL PACS IN ITALIA

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GayAbruzzo
00mercoledì 4 agosto 2004 12:06
Ogni tanto la destra più retrograda di questo governo si fa sentire, e nel modo peggiore.
E' di oggi la notizia che l'esecutivo ha impugnato di fronte alla Corte Costituzionale un provvedimento della Giunta Regionale Toscana (in mano al centro sinistra) relativo al riconoscimento delle coppie di fatto.
La decisione del governo secondo AN "è giusta e doverosa", perché lo Statuto toscano "equiparando o comunque assimilando la famiglia naturale fondata sul matrimonio alle varie forme di convivenza, è incostituzionale, è in contrasto con l'istituzione familiare così come è riconosciuta e garantita dagli articoli 29, 30 e 31 della nostra Carta fondamentale".

Benvenuti nel Medioevo del terzo Millennio!
[SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719] [SM=x432719]
comingOUT
00venerdì 6 agosto 2004 13:58
è uno scandalo....anche in Francia sono riconosciute le coppie di fatto...ovunque meno che in Italia...[SM=x432741]
icestar
00venerdì 27 agosto 2004 21:52
sono d'accordo ai matrimoni fra gay, in fondo lo scopo del matrimonio è unire due persone che si amano, e che male c'è se queste due persone sono dello stesso sesso?
Al mondo ci sono tanti matrimoni di coppie etero che sono solo una facciata, xchè negare un unione sacra a due persone omosessuali che si amano davvero?
però su una cosa non sono d'accordo e qua lancio la provocazione: l'adozione dei bimbi da parte delle coppie omosessuali.
E' qualcosa che va contro i principi etici: un bambino ha bisogno di crescere con due figure di sesso opposto.
Due genitori omosessuali potranno dare al bambino tutto l'amore di questo mondo, ma il bambino in questione non sarà mai un bambino normale sarà sempre un bambino diverso dagli altri.
In particolare mi soffermo sui bambini che vorrebbero adottare le coppie omosessuali composte da due maschi.
Un bambino ha bisogno in primo luogo della figua materna, è un sacrosanto diritto di ogni bambino crescere con una figura materna, e un uomo, per qaunto possa dargli tutto l'amore di questo mondo non riuscirà mai e poi mai a sostituire questa figura. Inoltre come si sentirà questo bimbo nei confronti degli altri? tutti hanno una mamma ed un papà e lui invece no.
Pensate che questo bambino crescerà bene?
Io dico si alle coppie gay ma far adottare loro bambini, no! no va contro ogni etica e morale!
Voi cosa ne pensate? sarebbe interessante sentire un vostro parere

ciao
GayAbruzzo
00sabato 28 agosto 2004 09:11
Re:

Scritto da: icestar 27/08/2004 21.52
sono d'accordo ai matrimoni fra gay, in fondo lo scopo del matrimonio è unire due persone che si amano, e che male c'è se queste due persone sono dello stesso sesso?
Al mondo ci sono tanti matrimoni di coppie etero che sono solo una facciata, xchè negare un unione sacra a due persone omosessuali che si amano davvero?


Personalmente ritengo che la questione del matrimonio tra gay sia, semplicemente, inutile. Mi spiego: sì a leggi che tutelino due persone (etero o gay) che stanno insieme e che decidono in coscienza di non sposarsi (leggi relative all'eredità, all'assistenza in caso di malattia, ecc.), no al matrimonio in senso stretto. Mi vengono in mente quelle scene pietose viste in tv dei matrimoni omosessuali californiani con tanto di chiesa, fiori e invitati. :Sm10:

Scritto da: icestar 27/08/2004 21.52
però su una cosa non sono d'accordo e qua lancio la provocazione: l'adozione dei bimbi da parte delle coppie omosessuali.


L'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali fa discutere la stessa comunità gay, visto che non tutti sono d'accordo sulla legittimità di affidare bambini a una famiglia che non sia quella tradizionale.
Personalmente sono totalmente dalla parte di chi lotta per avere un figlio pur non facendo parte di quella che viene chiamata "famiglia naturale"
E questo per un motivo ben preciso: quella famiglia, di cui ti stessa parli, di fatto non esiste più.
Figura materna e figura paterna non sono delle realtà statiche e oggettive, ma subiscono costantemente delle trasformazioni nel corso degli anni, dei secoli. Ci illudiamo veramente che esista ancora da una parte la figura materna della tradizione con la donna-mamma-angelo del focolare-che accudisce ogni giorno i figli per i quali è un modello di amore e di affetto e dall'altra parte quella del maschio-padre-lavoratore-che porta i pantaloni e i soldi a fine mese? Questo è un sogno da pubblicità del Mulino Bianco. Le mie amiche 30enni con figli lavorano tutte. I loro bambini li vedono si e no dalle 8 di sera in poi. Sono i nonni ad accudirli ogni giorno. Non penso che questi bambini avranno gli stessi punti di riferimento che ho avuto io 25 anni fa o che hanno avuto i miei genitori 40 anni fa.

Scritto da: icestar 27/08/2004 21.52
E' qualcosa che va contro i principi etici: un bambino ha bisogno di crescere con due figure di sesso opposto.


Va certamente contro i principi etici, ma hai dimenticato di aggiungere: della religione cattolica. Tanto è vero che nei paesi in cui non c'è una presenza così oppressiva del cattolicesimo e domina una cultura laica (pensiamo agli Stati Uniti) è possibile anche per gli uomini single (gay o etero) adottare bambini.
Non esiste un'etica assoluta, un modo di comportarsi totalmente giusto o sbagliato. Ci sono culture che si stratificano nel corso dei secoli e che ci fanno essere in un certo modo. Ma questo non vuol dire che sia errato uscire dal coro e cercare di cambiare il senso comune, anzi.

Scritto da: icestar 27/08/2004 21.52
Due genitori omosessuali potranno dare al bambino tutto l'amore di questo mondo, ma il bambino in questione non sarà mai un bambino normale sarà sempre un bambino diverso dagli altri.


Quella della mancata normalità di bambini di coppie gay è una delle carte migliori giocate da chi si oppone a questo tipo di adozioni. Bene, allora diciamo che qualche anno fa in Francia è stato condotto uno studio rigoroso e scientifico su bambini che vivevano in coppie omosessuali. I risultati sono stati chiarissimi: i bambini in questione sono uguali a quelli delle coppie etero. L'unica differenza sta in un aumento, ma limitatissimo, della violenza (detta così sembra una cosa gravissima, ma ti assicuro che parlavano di una crescita quasi insignificante) dovuto al fatto che questi ragazzi sono sottoposti allo stress continuo di essere etichettati come figli diversi dalla società. Allora è il senso comune che deve cambiare, quello che ci fa storcere il naso quando pensiamo a un bambino che non vive nel nucleo familiare che abbiamo imparato a conoscere a scuola o al catechismo fin da piccoli.
Alla prossima
pAuL100V
00domenica 29 agosto 2004 16:00
ODDIO SQUIZZ, è UN TEMA CHE HAI A CUORE?
GayAbruzzo
00domenica 29 agosto 2004 16:07
Re:
No, diciamo che sull'argomento ho un'idea ben precisa come ho spiegato nel precedente post. Ma ripeto: è una questione apertissima, anche nel mondo gay non c'è un pensiero unico (e meno male).
pAuL100V
00domenica 29 agosto 2004 16:08
INFATTI
GayAbruzzo
00mercoledì 8 settembre 2004 10:24
Da arcigay.it

Il Segretario dei DS, Piero Fassino, ha incontrato oggi nella sede di via Nazionale una delegazione del CODS (Coordinamento Omosessuali DS), formata dal portavoce nazionale Andrea Benedino e da Anna Paola Concia della direzione nazionale e dell'Arcigay, composta dal Presidente Sergio Lo Giudice e dal Segretario Aurelio Mancuso.

Lo rende noto una nota dell'Ufficio stampa dei Democratici di Sinistra. ''Benedino e Concia - si legge nella nota - hanno chiesto un forte impegno programmatico del centrosinistra per l'approvazione di una legge sul Pacs (Patto Civile di Solidarieta') e che si colga l'occasione del prossimo congresso dei Ds per caratterizzare l'azione del partito sui temi delle liberta' e dei diritti civili.

Lo Giudice e Mancuso, confermando la piena autonomia di Arcigay dai partiti, hanno chiesto un patto sui contenuti che metta fine a ogni forma di discriminazione nei confronti delle scelte di vita e di coppia di ciascuno. Piero Fassino ha confermato il pieno impegno dei Ds per l'approvazione di una legge sul PACS che riconosca i diritti delle coppie di fatto, omosessuali e eterosessuali ed ha assicurato l'impegno del partito a fare diventare questo tema un punto del futuro programma di governo della coalizione di centrosinistra''.

[SM=x432734]
Pierpy85
00venerdì 17 settembre 2004 16:34
Era ora, ma ho l'impressione che si ricordino di questi temi sempre prima delle elezioni, poi quando vanno al potere se ne dimenticano
SerNere
00martedì 21 settembre 2004 13:49
Dopo la Toscana, l'Emilia Romagna e l'Umbria, un'altra regione in mano al centro sinistra mette mano allo Statuto per il riconoscimento delle coppie di fatto.



“Con l’art. 9 del nuovo Statuto – commenta il presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice - la Campania si apre all’Europa e si collega ai più recenti e civili traguardi in tema di diritti civili.

La distinzione fra il diritto a sposarsi e quello a costituire una famiglia, infatti, è un principio contenuto, proprio all’art. 9, nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata a Nizza nel 2000, già recepita dal Parlamento italiano e in procinto di essere inserita nella Costituzione europea.

[SM=x432734]
-Peace-
00martedì 21 settembre 2004 18:28
[SM=x432718]
pAuL100V
00martedì 21 settembre 2004 18:59
NON LO SAPEVO, MI FA PIACERE CHE LA MIA REGIONE SI SIA APERTA...

A PRESCINDERE DAL MOVIMENTO POLITICO...[SM=x432792]
GayAbruzzo
00martedì 21 settembre 2004 20:04

Scritto da: pAuL100V 21/09/2004 18.59
NON LO SAPEVO, MI FA PIACERE CHE LA MIA REGIONE SI SIA APERTA...

A PRESCINDERE DAL MOVIMENTO POLITICO...[SM=x432792]


E' proprio perchè è in mano al centro sinsitra che è iniziato il dibattito sulle coppie di fatto!
Se era in mano alla destra... avremmo aspettato qualche secolo
pAuL100V
00venerdì 24 settembre 2004 08:18
LA DESTRA NON VUOLE?[SM=x432808]
GayAbruzzo
00venerdì 24 settembre 2004 09:38
Re:

Scritto da: pAuL100V 24/09/2004 8.18
LA DESTRA NON VUOLE?[SM=x432808]


ti dico solo che il governo (di centro destra.. [SM=x432719]) ha bloccato una bozza dello statuto della regione toscana in cui era previsto il riconoscimento delle coppie di fatto. alla faccia del federalismo!
RedPorsche
00venerdì 24 settembre 2004 14:45
COPPIE DI FATTO
Qualcuno mi spiega?
GayAbruzzo
00venerdì 24 settembre 2004 15:26
Re: COPPIE DI FATTO

Scritto da: RedPorsche 24/09/2004 14.45
Qualcuno mi spiega?


In Italia su questo argomento siamo un pò indietro rispetto agli USA.
Diciamo che solo adesso si sta discutendo su una serie di norme per quelle persone che pur non essendo sposate civilmente o religiosamente, convivono costituendo appunto una coppia di fatto (non per la legge, nè per dio, ma di fatto appunto).
Sono norme che rigurdano le coppie etero e omo. Purtroppo la chiesa cattolica e molti partiti (soprattutto di destra e in piccola parte anche di sinistra) non vogliono che questi diritti siano riconosciuti!

Can u understand me? I can traslate in English, if u want it!
RedPorsche
00venerdì 24 settembre 2004 15:31
COPPIE DI FATTO
Capito benissimo[SM=x432718]

Thanks

[SM=x432748]
pAuL100V
00venerdì 24 settembre 2004 20:50
BRAVA RED[SM=x432756]
GayAbruzzo
00mercoledì 22 giugno 2005 06:12
NAPOLI - Il quartiere Barra, alla periferia di Napoli, dice sì alle liste di fatto per le unioni gay. Con un ordine del giorno proposto dal Prc, il Consiglio circoscrizionale di Barra sollecita, infatti, l'Amministrazione municipale a istituire liste di fatto che diano un formale riconoscimento delle unioni di fatto.

"Da oggi si crea un precedente importante nella città di Napoli sul piano dei diritti - afferma il capogruppo di Rifondazione Comunista, Patrizio Granato - con l'ordine del giorno che ho proposto a nome del Prc si apre una strada che speriamo di percorrere insieme ad altri consigli della città".

Secondo Granato "una proposta di civiltà che mira a dare dignità a tutte le coppie, non solo omosessuali, che hanno scelto di condividere un percorso di vita insieme ed esigono una tutela anche giuridica. Già da domani lavoreremo perchè altri consigli seguano il nostro esempio e chiederò al sindaco di Napoli di aprire una formale discussione sia in giunta che nel consiglio comunale".

"Il primo obbiettivo è seguire l'esempio del comune di Firenze - dice Prc - e celebrare simbolicamente la prima 'unione Gay', magari nel municipio di Barra, sperando che accanto a quella che può sembrare una provocazione si colga il vero significato della proposta".

Da gay.it
zon@ venerdi
00mercoledì 22 giugno 2005 17:26
pAuL100V
00mercoledì 22 giugno 2005 18:32
BENE, MI FA DAVVERO PIACERE
zon@ venerdi
00giovedì 23 giugno 2005 18:27
ROMA, 22 GIU - Piero Fassino ritiene che in caso di vittoria, un governo del centrosinistra dovra' affrontare la questione della tutela delle coppie di fatto, sia gay sia eterosessuali. Al tempo stesso, il segretario dei Ds avverte che in Italia vale il principio costituzionale per cui la famiglia e' fondata sul matrimonio.

Rispondendo, su Sky Tg 24, ad una domanda sulla legge spagnola che riconosce i matrimoni omosessuali e sulla contrarieta' ribadita dal cardinale Camillo Ruini al riconoscimento dei Pacs (patti civili di solidarieta'), Fassino si e' detto contrario ''a cercare modelli all'estero''.

''Non dobbiamo andare a cercare Zapatero, Schroeder o Blair - sostiene il segretario dei Ds - anche perche' in Italia abbiamo la Costituzione che riconosce la famiglia fondata sul

matrimonio, e io penso che questo articolo sia per tutti non solo vincolo, ma un principio che deve essere rispettato. Al tempo stesso sono altrettanto favorevole a che le coppie di fatto trovino una normativa che le tuteli''.

Fassino ha ricordato di essere presentatore di un disegno di legge sui pacs, (''l'unico che e' depositato''), che ''non mette in discussione il principio costituzionale della famiglia

fondata sul matrimonio'' ma riconosce i diritti di chi ha scelto la convivenza di fatto, che riguarda le coppie sia omosessuali che eterosessuali.


http://www.gaynews.it/view.php?ID=32844
GayAbruzzo
00venerdì 24 giugno 2005 13:23
Re:
ne ha già parlato con la margherita? [SM=x432773]
no eh? [SM=x432760] [SM=x432774]
zon@ venerdi
00martedì 12 luglio 2005 16:30
Andrea e Dario
"PACS SUBITO", recita la scritta sull’auto rossa che sfreccia, si fa per dire, lungo il corteo romano del Gay Pride. Inseguita dai barattoli e dal desiderio di normalità di tante coppie che marciano mano nella mano o solo fianco a fianco, come Andrea e Dario, chiedendo che venga approvata subito la legge che regoli i «patti civili di solidarietà», Pacs, appunto. Quarantenni, dirigenti d’azienda, Andrea e Dario, cattolici tutti e due, si sono conosciuti quasi vent’anni fa e da allora non si sono mai lasciati. Era il 1986 frequentavano insieme Scienze Politiche alla Luiss. Tra un corso e l’altro è nata prima l’amicizia, con qualche censura. E poi l’amore. Il primo e l’unico per tutti e due. «La nostra è una storia come quelle dei nostri genitori. Un rapporto da sempre monogamico, certo non facile...», confessa Dario. I primi 11 anni lui e Andrea li hanno trascorsi in assoluta clandestinità. Ognuno a casa dei propri genitori, senza dire nulla nemmeno agli amici, senza frequentare gli ambienti omosessuali. «Speravamo che gli altri ci considerassero grandi amici e basta. Pensavamo che ognuno di noi avrebbe avuto una casa e che saremmo andati avanti così per tutta la vita». E così è andata fino ad un certo punto. «Sei anni fa - racconta Andrea - sono andato ad abitare nella casa che avevo appena comprato. Ovviamente da solo. Però appena mi sono trasferito, sono cominciati gli attacchi di panico e ho capito che era proprio quella casa tutta per me, la solitudine a spaventarmi». Sei anni fa, quindi, Andrea e Dario decidono di dire tutto ad amici e genitori e poi vanno a vivere insieme. Adesso hanno una normale vita di coppia. «La domenica a pranzo dai mei, le vacanze con i fratelli di Dario e le loro mogli, il Natale tutti insieme con i familiari». Hanno superato i tabù personali, quelli familiari e anche quelli religiosi. «Facciamo la comunione regolarmente». Solo a volte capita di incontrare un prete che li consiglia di «mettersi in ascolto del Signore», che però finora non ha mai detto a Dario e Andrea che il loro rapporto è sbagliato, se non attraverso le parole di papa Ratzinger o del cardinal Ruini. Figli non ne vogliono, anche se la loro casa è aperta a tutti e se si dedicano agli altri attraverso il volontariato. L’unica cosa che manca ora - dicono - è il riconoscimento da parte della società e dello stato italiano. «Niente matrimonio, non ci interessa, vorremmo solo che la nostra unione fosse riconosciuta. Vorremmo stringere un Pacs per non trovarci in tutte quelle situazioni spiacevoli in cui una coppia di fatto si trova quando arriva una malattia, una morte, una questione patrimoniale». Quello che potevano fare l’hanno fatto: la casa in cui vivono è in co-proprietà, nell’assicurazione sulla vita hanno indicato l’uno come fiduciario dell’altro. Adesso è lo stato laico che deve fare la sua parte.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33215

[Modificato da zon@ venerdi 12/07/2005 16.31]

zon@ venerdi
00giovedì 14 luglio 2005 18:42
Coppia gay, fissata l'udienza in Appello. La prima battaglia legale è stata persa. Ma Antonio Garullo e Mario Ottocento non si sono certo arresi e, tramite il loro legale Alessandro Mariani, tenteranno di prendersi la rinvincita davanti alla Corte d'Appello. E' stata fissata l'udienza per il caso degli omosessuali pontini che, dopo essersi sposati in Olanda, chiedono al Comune la trascrizione del matrimonio. Dal Municipio la risposta è stata negativa. La motivazione: non si può registrare quel tipo di atto perché, come sostenuto dal ministero, è contrario alle norme relative all'ordine pubblico. I due omosessuali non ci stanno. E hanno deciso di intraprendere una difficile battaglia legale per ottenere il riconoscimento della loro unione anche nel nostro Paese, nella loro città. La nuova udienza, davanti al giudice Montaldo della sezione famiglia alla Corte d'Appello di Roma, è stata fissata per il 2 febbraio. Il legale Alessandro Mariani si troverà nuovamente di fronte all'avvocato del Comune, Francesco Di Liginio. E si partirà naturalmente dalle motivazioni con le quali i giudici Coniglio, Fargnoli e Bernardo hanno di fatto dato ragione al Comune. "Il legislatore del 1942 - scrivono i giudici - non ha fornito una esplicita definizione del matrimonio. Il costituente, nel riconoscere "i diritti della famiglia come società naturale" ha inteso far riferimento al tradizionale rapporto di coniugio tra soggetti appartenenti a sesso diverso secondo una concezione che, prima ancora che nella legge, trova il suo fondamento nel sentimento, nella cultura, nella storia della nostra comunità nazionale e tale principio (...) deve ritenersi abbia assunto valenza costituzionale". Antonio Garullo commentò così la sentenza: "I giudici hanno perso una buona occasione. Hanno preferito girare la testa dall'altra parte. Peccato. E' importante sottolineare che questa è una vicenda non più solo italiana, ma europea. Ed è lì che si svolgerà la vera battaglia". Come per dire: il vero obiettivo, dopo i tre gradi di giudizio italiani, resta la Corte Europea.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33249
GayAbruzzo
00lunedì 12 settembre 2005 18:46
Approfitto di questo topic...
...PER PARLARE DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN ITALIA CIRCA IL PACS (UN INSIEME DI LEGGI CHE DOVREBBE REGOLARE DIRITTI E DOVERI DELLE COPPIE DI FATTO etero e gay CHE, OVVIAMENTE, ANCORA NON ESISTE NEL NOSTRO PAESE)

Prodi ha recentemente affermato che se vincerà l'Unione inizierà una seria discussione sul PACS italiano.
Risposta dell'Osservatore Romano ([SM=x432724]) e di Mastella ([SM=x432724] [SM=x432724]) nella prima pagina di Repubblica.it



Iniziamo bene! [SM=x432743]
GayAbruzzo
00lunedì 12 settembre 2005 18:50
Re: Approfitto di questo topic...
Mastella farebbe meglio a tornare a destra
GayAbruzzo
00martedì 13 settembre 2005 10:04
FINI APRE ALLE COPPIE DI FATTO!
'Non si puo' equiparare la famiglia intesa come unione tra un uomo e una donna basata sul matrimonio alle cosiddette unioni di fatto, ma è giusto rimuovere eventuali discriminazioni che negano i diritti individuali e personali dei cittadini che danno vita ad
una unione di fatto''.

Lo ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, commentando l'apertura di Prodi sui Pacs. Fini e' a Cerignola dove partecipa alla Festa di An.(ANSA).

bravo fini.. chissà quanti lo seguiranno a destra [SM=x432723]
will!newton
00martedì 13 settembre 2005 21:53
Re: FINI APRE ALLE COPPIE DI FATTO!

Scritto da: GayAbruzzo 13/09/2005 10.04
'Non si puo' equiparare la famiglia intesa come unione tra un uomo e una donna basata sul matrimonio alle cosiddette unioni di fatto, ma è giusto rimuovere eventuali discriminazioni che negano i diritti individuali e personali dei cittadini che danno vita ad
una unione di fatto''.

Lo ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, commentando l'apertura di Prodi sui Pacs. Fini e' a Cerignola dove partecipa alla Festa di An.(ANSA).

bravo fini.. chissà quanti lo seguiranno a destra [SM=x432723]



L'ho sentito anche iooooooo! stavo x postare sta cosa :)
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