integralismi

marea
00martedì 17 luglio 2001 18:55
-- le piu' elementari violazioni dei diritti umani camuffate da
tradizione... nel mondo si svegliano i fantasmi della prepotenza e della
violenza rivestendosi di responsabilita' politiche...
voi, cosa ne pensate?

Il Manifesto
17.07.2001

Infermiere solo se vergini

In Turchia le giovani aspiranti infermiere avranno accesso alle scuole professionali solo se vergini. E se nel corso degli studi dovessero perdere la propria illibatezza verranno espulse. Questo il nuovo codice di disciplina in materia varato dal ministro della sanità, Osman Durmus. I casi dubbi verranno risolti attraverso un "test di verginità". Il quotidiano nazionale Hurriyet ha aperto una campagna per denunciare una normativa che "apre la strada all'arbitrio" e per opporsi ad un ministro, lo stesso Durmus, che nel 1999, dopo un terremoto che sconvolse il nord-est della Turchia facendo 20 mila morti, rifiutò gli aiuti stranieri affermando che la Turchia poteva benissimo cavarsela da sola, scatenando il malcontento della popolazione.
marea
00martedì 17 luglio 2001 19:00
altro integralismo
- su segnalazione di Morgana (come il precedente articolo) vi invio quest'altra notizia che fa accapponare la pelle... come mai non ne parla nessun telegiornale? perche' i paesi europei non fanno niente contro cose del genere? come mai la chiesa, cosi' attenta alle violazioni "dei diritti familiari" che farebbero le sinistre non protesta e non denuncia queste violazioni dell'integrita' corporea e dell'elementare diritto alla sopravvivenza?

carmela, lli-tamles

Il Manifesto
17.07.2001

Torna la caccia alle "streghe" degli integralisti in Algeria
Hassi Messaoud, 23 donne che vivevano sole stuprate e mutilate. Massacro a a
Hameur el Ain (Tipaza): 11 vittime

Gli ultimi massacri di gruppi armati integralisti hanno preso ancora una volta di mira la zona di Tipaza, alle porte di Algeri. Nella notte tra sabato e domenica, undici persone - dai 14 ai 79 anni - sono state assassinate ad Hameur el Ain. Tutti abitanti di fattorie senza luce e senza acqua. E senza possibilità di proteggersi anche se tempo fa avevano organizzato gruppi di vigilanza. In marzo infatti la zona era già stata presa di mira dagli islamisti armati: una quarantina le vittime.
Che il terrorismo non sia stato debellato non è una novità, ma ancor più impressionante è la nuova caccia alle donne che si è scatenata tra sabato e domenica a Hassi Messaoud, la città del sud algerino ricca di petrolio. In un quartiere povero della città vive una cinquantina di donne sole, alcune divorziate, altre arrivate qui dal nord in cerca di lavoro presso le società straniere impegnate nell'estrazione del petrolio. Come sempre le donne sole, tanto più se lavorano, non sono ben viste dagli integralisti. Accusate di essere "poco di buono", sono state prese di mira da una "campagna di moralizzazione". Ad aizzare i giovani è stato l'imam che dalla moschea ha invitato i giovani "a cacciare le fornicatrici dal loro quartiere". Così al grido di"Allah akbar" (Allah è grande) è cominciata la caccia alle steghe.
Circa 300 giovani, abitanti nello stesso quartiere di Bouamama, si sono lanciati all'assalto delle case abitate dalle donne. Dopo averle saccheggiate delle loro povere cose, hanno inflitto alle donne le peggiori crudeltà. Dopo averle picchiate, stuprate collettivamente, mutilate - a una di loro è stato tagliato un seno con un coltello - le hanno trascinate nude per la strada. Inutile le richieste di intervento della polizia: è arrivata cinque ore dopo. 23 le donne ferite, sei sono gravi in ospedale. Il loro crimine? "Vivere sole", dice un vicino.
Sembra di essere tornati indietro di oltre dieci anni. Il 22 giugno del 1989, a Ouargla, poco lontano da Hassi Messaoud, gli islamisti avevano incendiato la casa di una donna accusata di prostituzione. Il suo bambino di 4 anni era rimasto carbonizzato. Anche di recente questo non è il primo caso di fanatismo contro le donne: quindici giorni fa a Tebessa sono state sgozzate cinque cabarettiste e da qualche mese è cominciata la caccia alle coppie, anche nella capitale. Coppie che sono state arrestate, processate e per fortuna prosciolte. E questo avviene proprio dopo che grazie soprattutto alla resistenza delle donne l'islamismo radicale sembrava sconfitto. (G.
SG.)

marea
imma
00mercoledì 18 luglio 2001 16:06
integralismi
la ferocia dell'integralismo islamico sulle donne è talmente assurda che ci lascia sempre senza parole.
Credo proprio che le nostre battaglie contro ogni sorta di integralismo debbano mirare a mettere in evidenza proprio tutto quello che rischia di arrtetrarci su posizioni anacronistiche che a fatica abbiamo abbattuto.
Come donne dobbiamo creare una rete di solidarietà comnpatta intorno a tutto ciò che è violenza, stupro, e intolleranza!![SM=g27751]
robertacali
00mercoledì 18 luglio 2001 17:14
idee confuse
Ragazze, io ho le idee parecchio confuse. Sono qua che tento inutilmente di trasferire dei file sulla portala e intanto cerco di raccoglierle un po':-).
Se da un lato capisco le ragioni anti G8 (ambiente, paesi poveri, etc), dall'altro non posso fare a meno di notare che sono proprio i paesi del G8 quelli in cui le donne stanno meglio. Mi sta bene rispettare le diversità culturali, ma se diversità culturale vuol dire, ad esempio, mutilazione genitale delle donne, o condanna a morte dei gay, beh allora a me non sta proprio più bene.
Leggo nel manifesto anti-g8 del mario mieli:
"La globalizzazione permette di portare avanti mutamenti socio-culturali innescati dalla modernizzazione mediante l'appiattimento delle culture, la mortificazione delle specificità, l'universalizzazione delle appartenenze"
E allora le proteggiamo tutte le differenze culturali? Approviamo che in India si brucino le vedove sulle pire? Per non parlare di quello che succede in Afganistan?
A me c'è proprio qualcosa che non quadra in tutto ciò.
Roberta

barketta
00sabato 28 luglio 2001 23:12
idee confuse 2
E' vero! Nel sud del mondo la situazione delle donne e degli omosessuali è allucinante! Peccato che però la globalizzazione : lo sfruttamento delle risorse umane, ambientali e via dicendo non implichi anche uno sviluppo culturale delle popolazioni!
Anzi! Lasciare che rimangano nella loro arretratezza culturale non è una strategia da poco! Come d'altronde non è da poco "lasciarci riempire" lo stomaco per farci appiattire e godere i nostri finti e strafinti guadagni!
e degli altri? chi se ne frega! peggio per loro se rimangono indietro vero? buonanotte! barketta[SM=g27744]
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