FIRENZE – Ha afferrato il figlioletto per i piedi e lo ha usato come clava. La vicenda, che ha sicuramente dell’assurdo, è invece accaduta veramente nella zona della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze. Almeno stando alla denuncia sporta dalla polizia contro una donna che vive nel campo nomadi dell’Olmatello, accusata di maltrattamenti perché, nel corso di una violenta lite con una connazionale, ha letteralmente manovrato il corpo del bimbo come una specie di clava. Gli agenti di polizia sono intervenuti una prima volta a sedare la lite tra le due giovani nomadi, ma appena si sono allontanati il diverbio è ripreso ancora più furioso. Alcuni cittadini, sentiti poi come testimoni in Questura, hanno raccontato che una delle due donne ha afferrato il proprio figlioletto per i piedi e lo ha scaraventato con forza contro la connazionale, usandolo proprio come se fosse un’arma. Portata in questura, la donna è stata denunciata per maltrattamento di minore. Il piccolo è stato portato in ospedale, e fortunatamente ha riportato solo una leggera contusione alla testa. Il magistrato di turno che ha valutato il caso, nonostante tutto, non ha ritenuto di doverlo sottrarre alla madre manesca, e ha disposto che le fosse riconsegnato.
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