Non so se qualcuno lo ha già postato.....
In caso affermativo me ne scuso.
Don Andrea Gallo, 79 anni, il prete che ha fondato la Comunità di San Benedetto, non andrà a Roma al Family Day, la manifestazione che ha l´appoggio della Conferenza Episcopale presieduta all´arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco. Spiega che non condivide: «e non perché io sia contro la famiglia, anzi, ma perché è una manifestazione che è contro espressioni di amore, che nega i diritti di altri. Come me, credo che in quella piazza non ci sarà tutto il mondo cattolico che si rende conto della strumentalizzazione: nonostante tutto, sappiamo che il futuro della fede non dipende dalle leggi». Ancora una volta Don Gallo non ha paura di esprimere pubblicamente opinioni \"scomode\". Il caso stavolta è la manifestazione organizzata dalle associazioni del volontariato cattolico contro i Dico del governo Prodi.
Oggi la Regione Liguria decide sull´invio del gonfalone dell´ente alla manifestazione romana: si vota in giunta e l´assessore Enrico Vesco del Pdci annuncia che voterà contro. Ma torniamo a Don Gallo che l´altra sera a Primocanale, nella trasmissione \"Canesciolto\", ha spiegato a chi distingue tra uomo e donna, appellandosi a quanto scrive la Bibbia: «che la Bibbia, non è un trattato di antropologia». Cosa questa, ha detto, che si sente di far osservare anche ai vescovi, e al suo vescovo, neo presidente della Cei, Bagnasco. «La Bibbia non è né un trattato di antropologia, né di astronomia, né di strategia militare. Il caso di Galileo, che dice la terra gira e per questo viene scomunicato e solo recentemente hanno chiesto scusa, è chiaro: la Bibbia ha recepito le cose della sua epoca. Se ci sono solo il maschio e la femmina, come mai allora il maschio diventa femmina e transessuale? L´omosessualità è naturale, non lo dico io, lo dice l´antropologia». Don Gallo ribadisce l´amore e il rispetto per la sua Chiesa e per la famiglia e dice: «la Chiesa dovrebbe difendere la famiglia, non può fomentare inimicizie. Il Vangelo proclama l´amore che è più forte del peccato». I politici? «Chi si attiene alla dittatura della coscienza non dove entrare in politica: la politica è mediazione, non testimonianza». Chissà cosa ne pensa l´arcivescovo Bagnasco. Don Gallo dice: «Il mio è un atto di fedeltà alla Chiesa. Benedetto XVI dice: la chiesa non deve imporre ai non credenti una prospettiva di fede. Nella Chiesa vedo dei segnali nuovi. L´arcivescovo Bagnasco è un uomo di preghiera, gli auguro che con lui possa terminare la Chiesa-lobby: è una strada lunga e difficile, ma ho molta speranza che Bagnasco e i vescovi italiani ce la facciano».
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Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
(Friedrich Nietzsche)
Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
(Martin Luther King)
Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
(Indro Montanelli)