Continua il mio studio antropologico sulle tipologie gay sparse sul globo terrestre.
A
Bolzano la situazione non è molto diversa da quella abruzzese: molti gay di cui però solo alcuni visibili e dichiarati, che tristezza.
in tre giorni devo dire che sono riuscito a conoscerne un bel pò, forse aiutato dall'essere fremd (straniero), riducendo quindi il rischio di sputtanamento (loro).
Il primo giorno, facendo un giretto nel parco mi si è avvicinato
un tipo, dall'aspetto abbastanza virile, ma dalla vocina castrata che mi fa: "Sai per caso se ci sono saune a Bolzano?", non poteva scegliere approccio peggiore, gli ho detto di no e l'ho salutato.
Altro incontro classico, con
un 30enne conosciuto su internet: portava a spasso il cane ed era sposata da una settimana, allegria!
In uno dei due gay bar della città, ho fatto amicizia con il
brasiliano proprietario che andava matto per la mia pelata. Mi toccava sfacciatamente (ahh questi brasileri). poi mi ha confessato che il suo ex era a mo' di boccia come me.
Carino il pub, molto caratteristico, con i colori carioca in evidenza.
Heidi, invece, mi ha presentato due suoi
amiche viennesi (una originaria del suo villaggio e amica d'infanzia). Sono avvocatesse e stanno insieme da circa 3 anni. Ho pensato che in altre parti del mondo, altre persone si realizzano lavorativamente e sentimentalmente, mentre per me è tutto molto più difficile, vabbè.
Alla festa di matrimonio ho sgamato
2 3 gay "regolarmente fidanzati" con donne, tutto il mondo è paese. Poi c'era un
ragazzo, gay dichiarato che mi ha voluto conoscere. Simpatico, studia giurisprudenza in austria, fa una tesi sui PACS e l'ho aggiunto su skype, se nn fosse per la distanza...
Non è mancato nemmeno quello che in chat ha voluto una mia foto e poi è sparito, gli ho mandato un sms con scritto: "Gentilissimo, sei il degno abitante di questo posto di merda".
Insomma anche in una città fredda come Bolzano (sabato mattina sui monti c'erano 5°C), il vostro antropologo è riuscito a conoscere aspetti di quel mondo gaio.