Riflettevo sulla mia breve e disastrosa esperienza all'asilo e mi chiedevo che esperienza sia stata per voi.
Ci siete andati? Come vi siete trovati?
Per me l'asilo è stato traumatico come una notte di passione con
Imma Battaglia.
Ero piccolissimo (...ma va'?
) ma la disperazione di chi cercava di portarmi alla scuola materna ogni mattina è ancora viva in me. La zia mi aveva preparato uno zainetto fichissimo ed ero il bimbo più bello di tutto l'istituto, garantito.
Però io odiavo quel luogo pieno di signorine (non è una forma di cortesia, erano zitelle) sadiche e inacidite dalla catto-cultura della negazione del piacere. Del resto ero epicureo già da piccino. C'era la
Tullia che aveva un tic fastidiosissimo: allargava sempre le narici e bastava poco per farla sbroccare.
Poi avevo l'incubo ricorrente di una tale che già dal nome evocava atroci tormenti (
Medusa, Albina,
Gorgone, una cosa simile) e che in effetti aveva l'urlo facile.
Con gli altri bambini non andavo proprio d'accordo, del resto io ero già un intellettuale, loro erano popolani.
Un bambino scemo mi tirava sempre i capelli ma invece di sgridare
LUI se la prendevano con
ME perché piangevo.
Coerente con le mie convinzioni, ogni mattina piangevo e strepitavo per rimanere a casa - c'erano i cartoni animati
- ma nessuno mi ascoltava e per questo un giorno furono tutti ampiamente puniti.
La signora che mi portava all'asilo aveva una vecchia Fiesta e dai sedili posteriori si accedeva facilmente al baule. Così mi nascosi lì dentro per un po' finché mi scoprirono: ricordo l'indignazione delle educatrici che, percuotendosi il petto con la mano, lanciavano gridolini inviperiti. Alla fine, in un delirio di violenza-onnipotenza, mi sbaularono e mi costrinsero all'asilo.
In classe c'era la pessima abitudine di appendere sull'armadio il disegno migliore della settimana per stimolare la competizione. Inutile dire che i disegni scartati venivano brutalmente strappati e gettati - i miei erano sempre nel cestino.
L'occasione per contestare apertamente il sistema mi fu offerta su un piatto d'argento da una troietta in erba che durante una lezione disse
alla maestra bagascia che non stavo disegnando quello che la diseducatrice aveva commissionato ma una cosa diversa.
Indispettita da non so cosa, la maestrina
mi tirò una sberla sul collo e lì scoppiò la
bomba-Aaron!!
Iniziai a
STRILLARE peggio della Mussolini Alessandra e continuai imperterrito finché arrivarono tutte le maestrine bislacche dalle altre classi a vedere cosa mi stesse capitando.
Poi scappai in corridoio - sempre strillando, e avete presente i decibel che può emettere un bambino isterico?
Alla fine mio zio venne a ritirarmi e all'asilo non misi più piede. Tié.
[Modificato da Aaron.Bloom 23/06/2006 0.56]