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Torino: gay, sei coppia se ti ammali

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2005 13:26
19/11/2005 17:20
 
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Potrebbe essere il pacs-test o, almeno, la prova generale di un pacs - per così dire - alla piemontese. Un "contratto" che tenga conto delle sensibilità molto diverse che convivono nell'Unione. Un esempio concreto di contenuto? Assicurare il diritto a ogni persona a indicarne un'altra come riferimento per ogni questione relativa alla salute: dalle decisioni da prendere in tema di terapie all'assistenza in ospedale e via via fino alla donazione degli organi. Per le coppie di fatto gay e etero significherebbe poter vivere finalmente con una confortante certezza. Questo e molto altro ancora dovrebbe essere al centro della legge quadro che la giunta regionale intende varare in occasione dell'Anno Europeo delle Pari Opportunità, il 2007, una legge che permetta il superamento di ogni discriminazione: dal genere, agli orientamenti sessuali, alle scelte di convivenza diverse dal matrimonio, alla religione, alle convinzioni personali, a un handicap, all'età o alle tendenze sessuali, all'origine etnica. Il tutto, come ha spiegato ieri l'assessore regionale alle Pari Opporutnità Giuliana Manica al convegno "Viva le famiglie. Vecchie discriminazioni e nuovi diritti", promosso dai Ds alla Fondazione Sandretto, in un panorama di riferimento fatto di normativa nazionale ed europea. L'obiettivo è arrivare entro dicembre, gennaio al massimo, a un testo che preveda la rimozione completa di ogni discriminazione. Giuliana Manica non si nasconde che la legge richiederà un confronto ampio tra posizioni diverse. "Vogliamo definire un testo che rimuova ogni discriminazione nei vari ambiti di competenza regionale: salute e prestazioni sanitarie, lavoro, formazione, istruzione, turismo, attività culturali, commercio. Poi, il delicato capitolo del diritto alla casa, con l'accesso all'edilizia popolare senza discriminazioni basate sulla scelta di convivenze diverse dal matrimonio, il mantenimento dell'alloggio al convivente in caso di morte dell'assegnatario, l'assegnazione agli immigrati alle condizioni degli italiani. "Entro un anno individueremo gli elementi che nella legislazione regionale sarebbero in contrasto con i contenuti della nuova legge". Ancora: "Per rendere davvero sostenibile una legge "di diritti" sarà necessario un costante monitoraggio. E a questo scopo pensiamo all'istituzione di un "garante" accanto alle consigliere di parità. L'iniziativa piemontese potrà dare una spinta concreta al dibattito parlamentare sul pacs non solo sulla base di ideologie sterili". Pietro Marcenaro, segretario regionale Ds, ha ricordato che "il tema delle libertà civili non può più non far parte dei programmi dei partiti e dell'Unione in particolare. Occorre trovare, attraverso la mediazione, posizioni comuni". Possibile davvero? Gianfranco Morgando, presidente regionale della Margherita: "Ci sono aspetti di vicinanza e di lontananza. Le istituzioni devono tutelare tutte le forme di convivenza che la società ha introdotto, ognuna delle quali certo, porta con sé dei valori. Per noi, tuttavia, non può non esserci una graduatoria di valori. E un valore più forte noi lo riconosciamo alla famiglia costituita con il matrimonio".
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