L’effetto fratello maggiore negli studi sui gay

GAY SI NASCE O SI DIVENTA? LE ULTIME RICERCHE

A proposito del solito dilemma “ Gay si nasce o si diventa?” la rivista BeneFit dà notizia del risultato di uno studio statistico condotto in Canada al Centro per le Dipendenze e la Salute Mentale dell’Università di Toronto e pubblicato sulla rivista Archives of Sexal Behavior.

Il responsabile della ricerca, lo psicologo James Cantor, ha messo a confronto i dati di 302 uomini omosessuali con quelli relativi ad altri 302 soggetti eterosessuali partendo dalla teoria (già descritta dagli esperti del Centro) che la possibilità di essere gay aumenta in relazione al numero di fratelli maggiori. Ci sarebbe, nell’essere gay, un cosiddetto “effetto fratello maggiore” in quanto l’analisi statistica dei dati ha confermato che l’orientamento sessuale del 15% dei gay appartiene al campione in esame. E se i fratelli maggior sono più di due la possibilità teorica di essere gay è il doppio rispetto a chi è figlio unico. Perché questa strana correlazione? Ancora una volta sembrano entrare in gioco le condizioni prenatali: i gay con fratelli maggiori risultano alla nascita più piccoli e meno pesanti degli eterosessuali, anch’essi con fratelli maggiori.

Ad avvalorare comunque la tesi accreditata da nuove ricerche secondo cui l’orientamento sessuale dipende dalla predisposizione genetica la rivista riferisce una vicenda riportata dal Guardiuan e dal New York Times relativa a due gemelli omozigoti di cui uno, pur essendo maschietto come l’altro, si percepisce come una femmina. Una tendenza che in età adulta, si trasforma nel 75% in casi di omosessualità. Eppure i due gemelli dovrebbero essere identici in tutto, avendo avuto lo stesso patrimonio genetico, nonché la stessa educazione e lo stesso ambiente di vita. Così gli esperti hanno ipotizzato che probabilmente è accaduto qualcosa, tipo uno squilibrio ormonale, per quel che riguarda uno dei due in ambiente pre-natale.

Ipotesi non condivise dal professore di sessuologia medica dell’Università de L’Aquila, Emmanuele A. Jannini che basandosi su approfondite ricerche, è un sostenitore convinto dell’ipotesi genetica dell’origine dell’orientamento sessuale. Insomma non di diventerebbe omosessuali a causa di un complesso di Edipo irrisolto. Non c’entra niente nemmeno l’educazione ricevuta anche se, secondo lo psicoterapeuta Paolo Rigliano, autore di “Amori senza scandalo.Cosa vuol dire essere lesbica o gay”, non si può comunque escludere una matrice psicologica del tutto personale nel processo in base al quale una persona diventa omosessuale o eterosessuale.

mi pare una cavolata ...