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31/12/2004 01:15 | |
Ti amo, ho appena detto alla mia donna.
L'ho conosciuta proprio qui, nel forum, un anno fà. Esattamente un anno fà.
Io con la mia omosessualità non ancora vissuta e lei con una storia finita e tutto il dolore dentro. Entrambe con situazioni complicate alle spalle.
Ho inserito una risposta in un post, lei mi ha scritto in privato.
Da allora ogni giorno ha avuto un unico senso: l'attesa della sua mail. La conoscenza che diventava sempre più profonda e poi intima.
Un ti amo, il primo, detto da entrambe con tanta paura, prima ancora di conoscerci.
E poi la grande scommessa: l'incontro.
Impossibile descrivere il nostro stato d'animo, le paure, le speranze, la gioia, il dolore, il brivido: c'è stato tutto, tutto, in quei pochi istanti prima di vederci. Ma ancora di più c'è stato dopo.
La conferma del primo ti amo e poi un anno di vita.
La voce dell'altra (Tennie):
Un anno di vita durissima ed esaltata, ma concreta.
Un anno in cui più volte mi sono chiesta il significato della parola felicità, tentandone definizioni o ripensamenti.
Non sono arrivata a considerazioni conclusive: è una dimensione dinamica, dai confini incerti. Una dimensione dai contrasti forti: abbaglia e lampeggia per poi scomparire o nascondersi.
Non è mai un traguardo salutato, ma sempre una meta da raggiungere. Alcuni versi di Montale per dire ciò che io non so dire: "Felicità raggiunta, si cammina/ per te su fil di lama".
Un felice 2005 a tutte voi.
Alessandra
Roberta
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