il sogno di un paese laico e civile
cara patrizia e care tutte, non so francamente se come lesbiche possiamo avere una posizione politica univoca. Certo credo che la nostra vita, l'aver dovuto nasconderci o affrontare gli altri per esprimere semplicemente quello che siamo, aver provato insomma sulla nostra pelle,prima o dopo, chi più chi meno, l'intolleranza e i pregiudizi degli altri, dovrebbe aiutarci a volere un mondo diverso. Dovrebbe farci diffidare da chi pensa di avere la verità in tasca e vuole dirci se siamo normali o meno, di chi vuole tenere non solo noi ma tutti sotto la tutela soffocante della chiesa e dei bigotti conservatori. Dovrebbe farci guardare con attenzione a tutti gli atteggiamenti aggressivi e repressivi, non solo contro i gay ma contro tutti quelli che "disturbano". Sul piano concreto non è facile capire chi ci è amico, ma è abbastanza semplice capire invece chi ci è davvero nemico. O no?
marina