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Il maschio da monta - 7

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2022 11:22
06/12/2022 11:52
 
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Città: SAN MANGO SUL CALORE
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Una sera Marco era a letto e non riusciva, come sempre, a prendere sonno, decise, allora, di andare in cucina a bere un bicchiere di latte caldo. Mentre scendeva le scale per recarsi al piano di sotto si accorse che la luce nello studio era ancora accesa, segno che la Madre era ancora intenta a terminare un lavoro, e che, lo sentiva dai rumori dei piatti, il padre era ancora in cucina a rassettare, Ad un certo punto vide che il padre portava una tazza di te caldo alla Madre. Badando bene a non farsi notare, si incuriosì e restò ad osservare la scena: la Madre era seduta alla scrivania ed il padre le porse amorevolmente la tazza di te caldo. La Madre, sorridendo, prese la tazza e ringraziò il padre “grazie caro, sei sempre molto gentile”, il padre rispose “è mio dovere, amore, farti felice, posso fare qualcosa altro?” e Lei “se mi fai un massaggio alla cervicale penso starei meglio, sono molto stanca”. Immediatamente il padre si pose dietro di Lei e prese, con molta cura, a massaggiarle il collo. La Madre sembrava molto soddisfatta della cosa, lo si notava da come accompagnava i movimenti del massaggio con rotazioni del collo e del capo ed, inoltre, dai gridolini di piacere che Le uscivano dalla bocca “Mmmm, che bello, sei unico… riesci sempre a farmi rilassare… continua…”. Il padre continuò a massaggiarla, poi iniziò a parlare “Sai, tesoro mio, io sono sempre felice che tu sia soddisfatta del mio modo di fare, ma desidererei tanto che tu mi trattassi un po' meglio, negli ultimi tempi mi stai trascurando un poco… da molto tempo non mi prendi più dentro di te, poi prima mi mungevi con una certa frequenza, adesso, invece, sei sempre impegnata e ti dimentichi di me”. La Madre, continuando a rilassarsi, con una voce molto suadente, riprese “Lo, so bene, caro, lo faccio apposta… ti metto costantemente alla prova… lo sai che quando tu soffri per me, io godo tantissimo…” ed il padre “Si, amore mio, io per te mi butterei nel fuoco, lo sai bene, voglio che tu stia bene e che viva felice, non mi lamento mai, l’altro giorno mi hai fatto assistere alla tua scopata con due giovani, ho sofferto da morire… “ e la Madre “mmm , quanto mi piace sentirtelo dire… lo so bene che sei molto geloso, ma io voglio così, mi fa godere ancora di più … dai, spogliati, mi siedo sulla poltrona e voglio che tu mi corteggi un pò, poi… vedremo, forse… se mi fai venire voglia… dai…ti voglio nudo, immediatamente”. La Madre si alzò dalla scrivania e si mise a sedere sulla poltrona, accavallando le bellissime gambe, mentre il padre si spogliava completamente. Quando fu nudo si inginocchiò davanti a Lei e prese a venerarla, baciandole le mani, i piedi, i polpacci e salendo piano piano verso il ventre. Si vedeva benissimo che Lei godeva del momento “mmm… che bello sentire la tua bocca sulla mia pelle, dai, allora dimmi: ti è piaciuto guardarmi mentre mi impalavo quei due bei giovanotti? Che bei cazzi giovani… Ogni tanto ti guardavo mentre mi osservavi godere, la tua cintura di castità sembrava scoppiare…. Mmmm… che bello sapere che stavi morendo di gelosia per me… dai, continua a leccarmi ed a parlare”. Il padre continuò: “io sono e sarò sempre il tuo fedele schiavo, pronto ad esaudire ogni tuo desiderio, amore mio, ti amo da morire… vederti mentre tocchi altri uomini mi fa sentire ancora più umiliato, non so cosa darei per essere scopato da te” ed intanto continuava a leccarle i piedi. La Madre, stava godendo da morire, con una mano prese a toccarsi il sesso, ad un certo punto prese da un cassetto vicino alla poltrona una chiave e disse: “Sei pronto per darmi la tua vita?” ed il padre “Amore mio grande, la mia vita è stata e sarà sempre tua”. Lei, allora gli tolse la cintura di castità, il cazzo del padre schizzò fuori enormemente, poi Lei prese da un altro cassetto alcuni legacci, gli legò le mani dietro la schiena e le caviglie, il padre rimase in piedi, legato ed eccitato. Lei, con un sorriso accattivante, gli girava intorno, divertita, di tanto in tanto gli sfiorava il pene con le unghie eccitandolo ancora di più “ Allora? Cosa chiedi alla tua padrona? Dimmi pure… sono tutt’orecchi” ed il padre “ti prego, padrona, fammi tuo… come tu vuoi, come più ti piace… “. Lei si sentiva sempre più trionfante, alzò una gamba e, ponendogli un piede sul petto, lo spinse a terra, il padre cadde sul pavimento come un sacco di patate , questo suscitò una grossa risata da parte della Madre la quale, conquistata a pieno la sua preda, ormai totalmente nelle sue grinfie, gli mise un piede sul petto e gli disse “ Schiavo, ora stai zitto, voglio prenderti con violenza, solo se sarai capace di resistere senza fiatare a quello che ti farò, ti permetterò di venire dentro di me, ma solo dopo che io avrò goduto almeno 2 volte. Il padre annuì con la testa, in quella fase qualunque cosa avesse detto avrebbe totalmente rovinato l’atmosfera e, forse, il suo futuro. Lei, rimanendo vestita, si alzò la gonna e si tolse gli slip, poi si sedette su di lui avvicinando il pube alla sua bocca “lo senti il mio odore, maschio schiavo, è l’odore di una Donna che detiene il potere su di te… leccami e fammi godere”. Avvicinò il sesso alla sua bocca e lui prese a leccarla con grande foga, mentre Lei, con una mano, iniziava a stringergli le palle conficcando le unghie nella sua pelle “siii, così… leccami… fammi godere, schiavo… vedi? Ti strapazzo le palle e tu non puoi fare nulla… sei totalmente mio, non puoi fare null’altro che soffrire dal dolore e farmi godere…”. La scena continuò per alcuni minuti finchè la Madre non esplose in un orgasmo violento… aveva sempre le unghie della mano conficcate nelle palle del padre che cercava di dimenarsi quanto meno possibile per non disturbare la goduria della Moglie. Rimasero così per alcuni minuti: Lei seduta sulla sua faccia con la testa all’indietro e con gli occhi chiusi, gustando l’orgasmo quanto più possibile, mentre con la mano gli stringeva le palle che dolevano fortemente al poveruomo. Quando ebbe assaporato al massimo l’orgasmo ed il potere, la Madre si alzò lasciandogli le palle, guardando il padre che giaceva a terra con la faccia imbrattata dai suoi umori disse “Ora ti scoperò… bada bene a non venire prima che venga io altrimenti ti accadranno cose terribili”. Lentamente inserì il pene del padre nella sua vagina, iniziò un movimento lento e provocatorio “Avanti, maschietto, fammi vedere come facevano i tuoi predecessori e violentare le Donne… ora siamo noi a violentarvi, nel modo che più ci piace… sei legato some un salame e sai che non puoi fare altro che sottostare alla mia goduria… non puoi fare nulla… puoi solo guardarmi godere e sai che tu non potrai godere finchè non lo vorrò io… se farai il bravo, allora anche tu godrai del momento, altrimenti, potrei anche pensare di non darti il permesso di venire… mmm… che bello sentire il mio sesso che avvolge questo tuo inutile pezzo di carne… ho preso decine di cazzi dentro di me negli ultimi anni e, per farti soffrire, ne prenderò ancora, quanto più mi farà piacere prenderne, mentre tu rimarrai fedele solamente a me, sperando che io ti conceda l’alto onore di venirmi dentro… tutto dipende solo da noi Donne ora… mmmm… che bello …. Mmm … godo, parlo mentre tu devi tacere e sperare che poi, se mi va, ti faccia godere…io ora ti ordino di parlare, dai, dimmi come ti senti adesso? “ed il padre, con grande affanno “Amore mio grande, mia unica padrona e regina, sono totalmente tuo, sono nelle tue mani e tu sai che puoi fare di me quello che vuoi, ti prego, ti scongiuro, non lasciarmi… fai tutto quello che vuoi, io soffrirò in silenzio, anche guardarti godere, come hai sempre fatto, con altri maschi e sarò sempre pronto a venirti a baciare la punta dei tuoi stupendi piedi ogni volta che lo vorrai, ti servirò e ti adorerò, se tu me lo permetterai, per tutta la vita, ma ti prego, ti scongiuro, stasera fammi godere insieme a te… “ e la Madre, mentre continuava il suo lento e costante movimento sul povero corpo del padre, riprese “mmm… lo vorresti, vero? Vorresti godere insieme a me? Mmmm, vediamo… non lo so ancora… devi soffrire…. Non so se ti farò godere… io lo sto già facendo, oraaaaaa!!!” mentre aveva un altro grandioso orgasmo… Quindi Lei fermò i suoi movimenti, molto lentamente si alzò dal pene del marito, ancora turgido e lucido di suoi umori, mentre era in piedi, divertita, guardava la faccia del marito che stava cambiando colore, lui iniziava a temere che la Moglie volesse lasciarlo così. “ah ah ah “ rideva “stai tremando, vero? Che cosa vorresti ora? Dai dimmelo. Io sono pienamente soddisfatta, ho goduto a pieno 2 volte, il tuo godimento, invece, forse non ci sarà… tutto dipende solamente da me, che sono la tua Signora e Padrona e gli mise di nuovo un piede sul petto con posa trionfante dicendo “Si è riconfermata la vittoria delle Donne sui poveri maschi schiavi… dai, implorami, striscia ai miei piedi “ e lui prese a piangere ed implorarla mentre, con molta difficoltà, strisciava verso i suoi piedi e glieli baciava “Ti prego, Signora, fa che io goda, ti supplico, non lasciarmi così”. Allora lei lo rigirò a pancia all’aria e, con un piede, prese a masturbarlo finchè lui non venne copiosamente. “Sei contento ora? Ti ho fatto godere nel modo che voi maschi meritate, sotto i miei piedi. Tutti i maschi del mondo, ormai, sono sotto i piedi delle Donne, vere Regine regnanti”. Marcò era eccitatissimo, e la cintura di castità gli faceva molto male, senza farsi sentire rientrò nella sua stanza dove trovò ad attenderlo la Sorella “da dove vieni fratellino? Come mai non sei a letto? Ero passata per venirti un po' a stuzzicare e tu non c’eri, allora ho pensato che stavi spiando i nostri genitori, vero?” Marco non esitò a raccontare alla Sorella tutto quello a cui aveva appena assistito non nascondendole che era fortemente eccitato dalla cosa “Ti ha eccitato guardare Mamma che strapazzava papà? Ah ah ah. Io sono anni che di nascosto li seguo, devo dire che Mamma è molto brava a sottometterlo ed ho scoperto che gode tantissimo a farlo, una volta l’ho ascoltata mentre lo diceva alla Nonna e le raccontava una di queste storie, sai, noi Donne ci raccontiamo spesso le modalità di sottomissione dei nostri maschi, così facciamo tesoro delle esperienze che ci scambiamo. Ora che sei eccitato come ti senti?”. E Marco “la cintura mi causa di fortissimi dolori lancinanti ed i miei testicoli sono pieni, siamo a fine settimana e… dovrei svuotarmi… che ne pensi? Chiedo a te perché non posso raccontare a Mamma la situazione, altrimenti sono botte” e lei “Beh… che vuoi che ti dica? Si un povero maschietto e … devi soffrire… Chi ti ha detto di guardarli? Comunque non ti nascondo che il racconto ha eccitato pure me, dai, vieni a leccarmi e fammi godere, dopo vediamo”. Marco si inginocchiò davanti alla Sorella e prese a leccarle il sesso e lei, dopo poco, ebbe un orgasmo “Mmm, sei bravo con la lingua… ma ora passiamo a te, che dici se ti mungo come ha fatto Mamma con papà?” a Marco vennero gli occhi lucidi ed accettò la cosa, allora la Sorella andò a prendere le chiavi e gli tolse la cintura di castità, poi lo fece distendere a terra ed iniziò a stuzzicargli le palle con un piede “Bene bene, tu vorresti godere, vero? Io non so se lo farò… solo se tu mi prometti che ogni mattina ti alzerai prima di me e mi porterai la colazione a letto e mentre io faccio colazione tu mi lecchi i piedi, che dici?” Marco, preso da una fortissima eccitazione, accettò e quindi la sorella lo masturbò con un piede che, dopo che ebbe sborrato, lui dovette leccare per ripulirlo “ti devi abituare a leccare i piedi sporchi di sperma e sperare che sia sempre il tuo, una volta papà ha dovuto leccare i piedi di Mamma sui quali lei aveva fatto sborrare uno dei suoi amanti, è stata, per me, una scena eccitantissima, pensa che mi sono masturbata mentre ammiravo papà, nudo, leccare i piedi di mamma che aveva ancora nelle mani il cazzo e le palle del suo amante… che bellezza, queste sono le cose che fanno diventare una Donna potente nella propria famiglia, tu sei fortunato ad avere una Mamma così autoritaria e fantasiosa, io al mio futuro marito, farò le stesse cose che Mamma fa a papà… mmm sarà una vita fantastica quella che mi aspetta… avrò tutti i maschi che voglio ed un marito sottomesso che mi servirà a dovere ed esaudirà tutti i miei capricci, pensa che bello… lui, come papà, soffrirà di gelosia e bramerà solo per avere il permesso di baciarmi i piedi, mentre io potrò fare quello che voglio”.
08/12/2022 11:22
 
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