Forum italiano del CFNM

In Ospedale

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    elena6
    Post: 23
    Città: ROMA
    Età: 34
    Sesso: Femminile
    00 09/10/2010 12:10
    Appendicite...
    Andrea dormiva, steso sul letto di corsia del reparto di chirurgia del policlinico, ancora sotto l'effetto dell'anestesia.
    La sera prima, un caldo mercoledì sera di metà luglio, si era sentito male dopo essere uscito a cena con gli amici. "Ti avrà fatto male la pizza", gli dicevano, o "La birra era troppo in fredda". Ma il dolore alla pancia non accennava a diminuire, e quando era diventato troppo forte gli amici spaventati avevano chiamato l'ambulanza.
    Neanche ventiquattro ore dopo, Andrea riposava sedato in ospedale, privo di un piccolo ed inutile pezzettino infetto di intestino.
    Quella mattina, tutti gli amici che non erano ancora partiti per le vacanze erano passati a trovarlo in ospedale, gli altri avevano telefonato per sincerarsi delle sue condizioni, appena si era sparsa la voce del suo improvviso ricovero. "Non preoccupatevi, era solo un'appendicite" aveva rassicurato tutti sua sorella Alice.
    Alice era di due anni più piccola di Andrea, ma era sempre stata la più matura e responsabile dei due. Tutti gli amici, istintivamente, si erano rivolti a lei, sapendo che sicuramente era lì ad assisterlo e a rassicurarlo.
    E così era stato. Quando i medici del pronto soccorso avevano subito accertato la semplice evidenza della malattia di Andrea, i loro genitori erano accorsi in ospedale per autorizzare il ricovero d'urgenza e l'operazione di appendicectomia per la mattina successiva, e Alice si era subito offerta di rimanere lei accanto al fratello, senza bisogno che nè sua madre nè suo padre -che la mattina dopo avrebbero dovuto entrambi andare a lavorare- passassero la notte in ospedale. Non era necessario: i medici li avevano rassicurati che un potente antidolorifico avrebbe fatto riposare Andrea fino alla mattina successiva, quando -visto che la sala operatoria era più libera del solito in estate- non c'erano problemi per inserire la sua appendicectomia tra le prime della giornata.
    Era un intervento di routine. Non era necessario neanche che restasse una persona accanto ad Andrea per la notte, ma Alice era voluta comunque rimanere accanto a suo fratello. Si era appisolata accanto a lui, appoggiata su un letto libero accanto al suo, per non lasciarlo solo neanche un minuto.
    La notte era passata tranquilla, euella mattina, molto presto, un'infermiera era venuta a preparare Andrea per l'operazione. Doveva radergli il pube e fargli indossare il camiciolino da sala operatoria al posto del pigiama. Andrea sarebbe stato il primo ad entrare in sala operatoria, alle sette in punto.
    Quando Alice era rientrata nella stanza, Andrea era steso sul letto con addosso quel nuovo e curioso indumento, ancora frastornato dall'antidolorifico e vagamente confuso per il trattamento che aveva appena subito.
    Tra Andrea ed Alice c'era sempre stata una gran confidenza. "Mi hanno fatto tornare bambino..." aveva esordito Andrea "Con questo vestitino e senza più un pelo, nelle mani di medici e infermieri mi sento un bebè!"
    Avevano riso insieme, senza imbarazzo, uniti come sempre, anche nei momenti più intimi e privati.
    Alice ed Andrea non avevano segreti, nè pudori. "Guarda qua che sbarbatura" aveva continuato lui sollevandosi il già corto lembo del camiciolino "Mi ha fatto proprio il servizio completo!"
    Alice aveva guardato divertita e incuriosita il pube liscio del fratello, quello a cui sin da bambina si era abituata senza problemi, sin dai primi bagnetti al mare o in piscina, sin dai primi innocenti giochi d'infanzia. Era cambiato, poi, erano cresciuti, e certi innocui sguardi non erano più possibili. Ma ora le era sembrato davvero tutto come prima, come quando erano bambini.
    Erano trascorse tre ore dalla fine dell'intervento. Andrea dormiva ancora, smaltendo l'effetto dell'anestetico. Cone da prassi, finita l'operazione l'avevano svegliato mentre lo riportanano in corsia, ma poco dopo si era subito riaddormentato ed ora giaceva tranquillo, ancora accudito da sua sorella.
    Alice si avvicinò ad Andrea, gli sistemò ancora una volta il cuscino sotto la testa, e gli rimboccò il lenzuolo fin sopra il busto.
    Nel sonno, andrea si muoveva spesso, si scopriva in continuazione agitato dal dolore che pian piano stava tornando. Aveva ancora addosso il camiciolino dell'operazione, tirato su fin sopra il grosso cerotto dell'intervento, sul fianco destro, dal quale usciva il tubicino di gomma per il drenaggio.
    Al di sotto della vita era ancora nudo, le gambe rilassate, indifeso e inerme. Alice, nel sistemare il lenziolo, osservò ancora una volta il pube liscio del fratello, il pene piccolo e raggrinzito dal dolore e dall'anestesia, proprio come quello di un bambino piccolo. Sorrise nuovamente, ricordando la scena di poche ore prima.
    In quel momento, Alice sentì nel corridioi alcune voci che gli sembrarono familiari. "E' questa la stanza, andiamo!" Entrarono due ragazze, che Alice conosceva molto bene per averle viste spesso in compagnia di Andrea. Lavinia e Giulia erano spesso attorno a suo fratello, gli civettavano sempre intorno come due sceme, ma in fondo erano simpatiche. Andrea le considerava solo due amiche, ed aveva rifiutato più di una avance da ciascuna delle due. Loro lo sapevano, ma non mollavano, forse si accontentavano, forse gli bastava farsi vedere sempre con lui per far chiacchierare le altre amiche.
    Erano coetanee di Andrea, anche loro più grandi di Alice, ma a differenza di lei che era sempre sembrata più piccola, loro dimostravano almeno un paio di anni in più di quanti ne avessero. Erano sempre acchitate, capelli fatti, trucco, borsette e scarpe da ragazze viziate e snob, anche se in realtà non erano affatto snob, almeno quando stavano con Andrea.
    Alice non era mai stata così, non le interessava, ed accanto a loro sembrava davvero ancora una bambina, e siccome aveva due anni meno di loro, Lavinia e Giulia l'avevano sempre trattata come tale, la sorellina intelligente e matura del loro bell'amico, ma pur sempre una bambina.
    Si stupirono un po', dunque, nel vederla sola con Andrea. Sola a prendersi cura di lui, sorridente e per nulla affaticata dalla notte passata al fianco del fratello.
    "Ciao Alice, come va?" chiese Lavinia "Tutto bene, l'operazione è andata benissimo" rispose Alice.
    Volsero tutte e tre lo sguardo verso andrea che dormiva, rimanendo ad osservarlo in silenzio per qualche istante. "Com'è carino quando dorme" commentò trasognata Giulia.
    Si sedettero tutte e tre sul letto accanto a quello di Andrea, parlando a voce bassa per non disturbarlo, mentre Alice informava le due visitatrici di tutti i dettagli del ricovero e dell'operazione.
    Squillò il telefono di Andrea, sul comodino accanto al letto. Alice si affrettò a prenderlo ed a rispondere all'ennesimo parente o amico che avesse chiesto rassicurazioni sullo stato di Andrea. Bloccò la suoneria ed uscì dalla stanza "Pronto, sono Alice... sì Andrea sta bene... era solo appendicite..." Richiuse dietro di sè la porta e le due ragazze la sentirono nel corridoio rispondere alle domande col tono gentile ma rassegnato di chi ripete le stesse cose almeno per la decima volta.
    Risvegliatosi in parte a causa dello squillo del telefono, Andrea mugugnò qualcosa e si agitò nel letto, poi tornò a sprofondare nel sonno artificiale dell'anestesia.
    Il lenzuolo era di nuovo fuori posto. Lavinia e Giulia, di colpo, ebbero dinanzi agli occhi in modo inatteso e fortunoso uno spettacolo che forse avrebbero desiderato vedere in altre circostanze.
    Ma il destino, oggi, aveva voluto far loro quel regalo, e nessuna delle due sembrò dispiaciuta. Si guardarono tra loro in silenzio, poi senza neanche bisogno di dirselo, entrambe si alzarono dal letto dove erano sedute e si avvicinarono a quello dove dormiva Andrea.

    [...]
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    elena6
    Post: 23
    Città: ROMA
    Età: 34
    Sesso: Femminile
    00 10/10/2010 19:50
    [...]

    Lavinia e Giulia erano accanto al letto di Andrea, in piedi e in silenzio fissavano tra le gambe del loro amico che dormiva, lo sguardo muto e incredulo puntato verso quel piccolo e contratto pezzo di carne inerme, infantile e stranamente imberbe.
    La voce di alice, oltre la porta, si era fatta più lontana, fino a scomparire pian piano. Doveva essersi allontanata verso l'uscita del corridoio, camminando mentre rispondeva paziente e diligente alle domande del suo interlocutore al telefono.
    Erano sole. Andrea dormiva profondamente.
    Giulia fu la prima a rompere il silenzio "Come ce l'ha piccolo" commentò distratta, sussurrando "Me l'ero sempre immaginato più grosso..."
    "Ma è l'anestesia che glielo fa ritirare, scema" la rimproverò Lavinia, anche lei a bassa voce per non farsi sentire e per non svegliarlo "E poi sta dormendo, sarà normale..."
    Giulia si avvicinò ancora al letto di Andrea, che giaceva supino e con le gambe leggermente divaricate, come a voler mostrare del tutto ogni particolare alle due ragazze.
    Giunta al bordo del letto, si appoggiò con la mano sinistra alla testiera e si inchinò in avanti, girandosi con l'altra mano i lunghi capelli lisci dietro l'orecchio. Avvicinò il viso proprio sopra l'inguine del ragazzo, per vederlo da vicino "No, no... guarda che è proprio piccolo..." rispose all'amica.
    Lavinia fece il giro del letto e si dispose dall'altra parte, proprio di fronte a Giulia. Poggiò la mano sinistra sul bordo del letto e si chinò anche lei in avanti, verso il pube liscio di Andrea "Guarda che invece non è piccolo per niente, se consideri che è tutto ritirato..." Con la mano destra fece un arco con l'indice e il pollice stesi e l'avvicinò a pochi centimetri dal pisello molle del ragazzo, come a misurarlo "Ecco, saranno almeno una decina già così..."
    "Vabbè, e di quanto può aumentare....?!" chiese Giulia dubbiosa "Quattro, cinque centimetri al massimo..."
    Lavinia sollevò lo sguardo, maliziosa, verso l'amica. "Vediamo..." disse con un soffio di voce. Riabbassò lo sguardo, e le sue dita scesero ad afferrare delicatamente la punta del pisello di Andrea. Con l'indice e il pollice, gli scoprì lentamente parte del glande "Guarda se si sveglia se lo tocco..."
    Giulia osservò il viso di Andrea, ancora rilassato e disteso. Poi tornò ancora a fissare le dita di Lavinia che scorrevano dolci sol pisello del ragazzo "No, vai tranquilla che dorme..."
    le due ragazze erano al culmine della curiosità, ormai il passo era stato fatto, non si poteva più tornare indietro.
    Lavinia aprì tutte le dita della mano e afferrò il pisello più saldamente, sollevandolo in posizione verticale. Poi strinse leggermente la presa e dolcemente, lentamente, inesorabilmente, scese a scoprirgli interamente la cappella, che ancora aveva un colorito pallido e smunto. Arrivata in fondo rimase ferma "Adesso stai a guardare..."
    Lo sentì crescere tra le dita, allungarsi piano verso l'alto. Strinse ancora un poco e trattenne la pelle in basso, mentre la punta svettava nuda sempre più in alto.
    Giulia vide crescere il pisello di Andrea nella mano dell'amica "E' vero, avevi ragione... guarda come si alza..." Senza esitare, avvicinò anche lei la mano destra a quella dell'amica ed afferrò il pene ormai quasi del tutto eretto al di sopra della mano dell'amica. strinse le dita e lo cinse del tutto, tenendo il pollice distaccato, a titillargli la punta del glande.
    Lavinia sfilò lentamente la mano dalla base "Adesso vai giù tu" poi, guardando ancora per un istante il viso di Andrea, ancora addormentato, rassicurò Giulia "Vai tranquilla, che non si sveglia..."
    La mano di Giulia prese a scorrere lungo l'asta del pisello di Andrea, andò giù piano, poi tornò su. Lo sentì crescere ed indurirsi ancora, e ancora, fino a diventare completamente duro ed eretto.
    Le due ragazze si alternarono, piano e dolcemente, per qualche decina di secondi ancora, secondi che sembrarono minuti, forse ore.
    Sentirono dei passi avvicinarsi alla porta chiusa della stanza. Allontanarono le mani. Lavinia prese il lembo del lenzuolo e lo tirò su fino a coprire appena le nudità di Andrea, arrivando poco sopra la vita. La maniglia girò. Le due ragazze si allontanarono e tornarono a sedersi sul letto di fianco. Alice entrò nella stanza, col telefono ancora in mano "Scusatemi, ma erano dei parenti... anziani e ansiosi... ci ho messo un bel po' a fargli capire che non è successo nulla di grave..."
    Poggiò di nuovo il telefonino sul comodino a fianco al letto di Andrea, poi andò nuovamente a sedersi accanto alle due ragazze.
    Volse lo sguardo verso il fratello, sul viso rilassato e quasi sorridente, come se non sentisse più il dolore dell'intervento "Migliora di minuto in minuto, infatti... non c'è ragione che si preoccupino tutti così tanto..."
    Poi, lo sguardo scese più in basso, sul lenzuolo che copriva Andrea, che poco sotto il lembo superiore si sollevava in modo evidente sotto la spinta di qualcosa.
    Sorrise, rivolta alle due ragazze "Chissà cosa sta sognando... però mi sa che non è un incubo..." E sfacciatamente indicò con un cenno proprio verso il rigonfiamento in corrispondenza dell'inguine del fratello, senza alcuna malizia ma con una schiettezza disarmante.
    Le due ragazze rimasero interdette "Oh, è vero..." rispose Lavinia dissimulando l'imbarazzo "...No, non sembra proprio che sia un brutto sogno..."
    Anche Giulia, sollevata, sorrise alle battute delle altre due ragazze "Gli sarà apparsa in sogno la Arcuri..." concluse. Tutte e tre risero divertite, prendendosi gioco del povero Andrea, che ignaro di tutto sottostava suo malgrado all'intero scherzo. Si rigirò nel letto, mosse le gambe, confusamente eccitato, scomodamente solleticato dal lenzuolo che pesava leggermente sulla punta del suo pene eretto.
    Lavinia, nella fretta, non aveva fatto un buon lavoro nel sistemarlo, ed il lenzuolo inevitabilmente scivolò in basso, scoprendo nuovamente le nudità glabre di Andrea. Il pisello era ancora nel vivo della sua erezione, e svettava ancora verso l'alto, di fronte allo sguardo delle tre ragazze.
    Lavinia e Giulia restarono in silenzio, ferme. Alice si alzò, calma, senza fretta. Con un sorriso bonario e per nulla imbarazzato, come nulla fosse si avvicinò al fratello e gli sollevò nuovamente il lenzuolo, sistemandolo con cura e rimboccandone il lembo superiore sul busto del ragazzo addormentato. In basso, il lenzuolo ancora era teso sotto la spinta del pisello di Andrea, che non accennava ad abbassarsi.
    Poi, Alice tornò a sedersi accanto alle due ragazze, attonite da tanta naturalezza e innocente premura.
    Lavinia non potè fare a meno di apostrofare quella situazione con un commento "Alice, ma non ti fa nessun effetto vedere Andrea nudo?" diretta, semplice, curiosissima.
    Alice rispose con la massima naturalezza, quasi stupita di quella domanda "No, perchè dovrebbe darmi fastidio? E' mio fratello..."
    "Vabbè, ma un pisello è sempre un pisello" aggiunse ancora più curiosa Giulia "...E poi, neanche un pisello qualunque..." si lasciò sfuggire, pentendosi subito di quel commento superfluo e malizioso.
    Lavinia prese la palla al balzo, prima che Alice rispondesse, "Eh, si... ce l'ha anche bello grosso..." dilagò senza alcun ritegno.
    Alice rise, divertita dalla malizia delle due ragazze "Eheheheh... si vede proprio che siete figlie uniche... e che avete case talmente grandi da non aver mai dovuto condividere il bagno o la stanza con nessuno..." Poi, sempre con la massima semplicità, continuò "...Io è da quando sono nata che lo vedo nudo tutti i giorni, lo conosco a memoria... ho visto un'infinità di volte anche questa scena... e anche di più..."
    Lavinia e Giulia, attonite, proseguirono curiose "Di più? In che senso?..." chiese Lavinia.
    Alice sorrise di nuovo, guardando la sua interlocutrice dritta negli occhi "Tutto quello che un ragazzo può fare in camera sua o in bagno... anche quello che state pensando voi... e comunque è normale che gli venga grosso in questi casi..."
    Lavinia e Giulia arrossirono e distolsero lo sguardo istintivamente.
    "Hai ragione, noi non sappiamo cosa voglia dire avere un fratello" commentò Giulia "Ma quindi a te non da fastidio quando succedono cose simili? Non ti imbarazza nemmeno?" proseguì ancora più curiosa.
    "Ma no..." rispose Alice "E poi neanche lui lo fa con malizia, anche lui non mi considera proprio, non si vergogna a farsi vedere nudo o a vedere me nuda... è sempre successo, ve l'ho detto..."
    Le due ragazze, ascoltando le parole tranquille e naturali di Alice, presero coraggio.
    "E quindi glielo hai visto così grosso mentre era nudo anche altre volte?" chiese Giulia.
    "Si, certo" rispose Alice "Soprattutto la mattina... ma è una cosa del tutto normale..."
    "Si, ma non è normale che te lo faccia vedere senza problemi" commentò Lavinia "Non è mica da tutti avere un rapporto così libero"
    "E' normale per noi che abbiamo sempre condiviso la stanza e il bagno, te l'assicuro" confermò Alice "Per forza bisogna avere un rapporto libero, in una casa piccola come la nostra è impossibile farsi certi problemi, almeno tra fratello e sorella..."
    "E lo hai visto anche mentre... diciamo..." Lavinia non riuscì a completare la frase, ma Alice la prevenne "Dici mentre se lo tocca?" Lavinia rimase muta di fronte a una frase tanto diretta. fece di sì con la testa.
    "Sì, è capitato per caso che lo sorprendessi in camera o in bagno" rispose Alice "Ma sono subito uscita, senza intromettermi... quelle sono cose private davvero..."
    "E poi ne avete parlato? Si è arrabbiato o c'è stato imbarazzo tra di voi?" chiese Giulia.
    "Si, ma neanche più di tanto..." rispose Alice "In fondo anche quella è una cosa del tutto normale... Certo, è successo poche volte, il più delle volte credo che lo faccia quando è da solo in casa..."
    "Beh, certo" convenne Lavinia. Le tre ragazze rimasero in silenzio per qualche attimo, ed istintivamente volsero di nuovo lo sguardo verso il ragazzo addormentato.
    "Senti, confidenza per confidenza, devo confessarti una cosa" esordì Lavinia. Alice, incuriosita, si volse verso di lei per ascoltarla.
    "Prima... mentre eri fuori..." Lavinia abbassò lo sguardo, ma continuò senza ulteriori indugi "...Siamo state noi a farlo eccitare..."
    Alice si stupì della rivelazione, ma subito dopo si ricordò di chi aveva di fronte "Cioè, mi stai dicendo che siete andate a toccarlo mentre dormiva?" chiese leggermente infastidita.
    "Sì" rispose secca Giulia.
    "Ah..." Alice rimase senza parole, poi comprese la situazione "Vabbè... non preoccupatevi, per me non c'è problema..." In fondo, davvero non avevano fatto nulla di male.
    fece trascorrere qualche attimo, riflettè in silenzio.
    Poi, con un velo di complicità nello sguardo, tornò a rivolgersì alle due ragazze "Se volete, vado a farmi un giro per qualche minuto... mi prendo un caffè alla macchinetta e vado a fare due passi..."
    Strizzò l'occhio verso di loro, si alzò con calma e prese la borsa "Dai, ci vediamo dopo..." si voltò ed uscì a passi lenti e rilassati dalla stanza. Mentre chiudeva la porta, si voltò di nuovo verso le due ragazze "Fate pure con comodo, non dovrebbe venire nessun altro stamattina."
    Lavinia e Giulia sentirono Alice andare via. Dal corridoio non proveniva nessun rumore. Si guardarono, interdette e meravigliate. Non avevano osato rispondere nulla alla proposta di Alice, ma era evidente che la piccola sorellina di Andrea aveva fatto loro un regalo davvero gradito.
    Si alzarono dal letto e si avvicinarono di nuovo a quello del ragazzo, che ancora giaceva supino. Da sopra il lenzuolo, ancora si intravedeva traccia della precedente erezione.
    Le due ragazze si disposero di nuovo ai due lati del letto. Con un gesto rapido, ma delicato, Lavinia sollevò nuovamente il lenzuolo e scoprì un'altra volta alla loro vista il pisello ancora mezzo ingrossato di Andrea.
    Giulia, senza esitazioni, riprese il gioco da dove lo aveva interrotto.

    [...]
    [Modificato da elena6 10/10/2010 19:51]
  • OFFLINE
    elena6
    Post: 23
    Città: ROMA
    Età: 34
    Sesso: Femminile
    00 11/10/2010 00:10
    [...]

    Giulia si piegò su Andrea e con le dita della mano destra gli afferrò delicatamente il pisello, stringendolo piano e riportandolo in posizione verticale. Con l'altra mano gli accarezzò dolcemente le palle, massaggiandole piano e chiudendo piano la mano attorno a quel morbido e vellutato sacchetto. L'erezione tornò rapidamente a gonfiare il pisello del ragazzo, mentre lei con calma e leggerezza glielo massaggiava piano, facendo scorrere lentamente la mano dalla punta fino alla base, con movimenti ritmici e costanti.
    Lavinia osservava l'amica da vicino, chinata anche lei sopra il pisello eretto di Andrea, attendendo il suo turno.
    Giulia lasciò la presa e Lavinia la sostituì subito, afferrando alla base il pisello turgido di Andrea e cominciando a massaggiargli le palle con dolcezza. Gli tirava colpi brevi e precisi lungo la parte iniziale del pisello, stringendo le dita con decisione solo alla base, mentre la punta oscillava liberamente e si gonfiava sempre più. Il sangue affluiva tutto nella cappella, che ormai aveva assunto un colorito rosso vivo, cominciando a bagnarsi di un liquido lucido e trasparente, venendo fuori ad ogni colpo sempre più lubrificata e splendente dalla pelle che la ricopriva.
    Lavinia sentì il pisello del ragazzo cominciare a tremare e scattare a ritmo dell'orgasmo che stava per arrivare. Rallentò il ritmo fino a fermarsi del tutto. Strinse forte alla base e fece un cenno d'intesa all'amica.
    Giulia si chinò ancora di più, avvicinando il viso alla cappella congestionata e pronta ad eruttare. Aprì la bocca leggermente ed appoggiò le labbra alla punta, poi si preparò a succhiare dolcemente per gustarne tutto il sapore.
    Lavinia mollò lentamente la presa, mentre Giulia tirò con decisione la prima succhiata. Si sentì riempire la gola da un fiotto caldo e fluido. Tirò ancora, e ancora, assecondando il getto che fuoriusciva dal pisello eruttante. Raccolse tutto in gola e poi si sollevò di colpo, tirando indietro la testa. Aprì la bocca e mostrò la lingua all'amica, facendo scivolare parte del succo in avanti. Poi richiuse la bocca e ingoiò velocemente in un unico sorso tutto il prezioso nettare di Andrea.
    Lavinia si abbassò sul pisello del ragazzo, e mentre tirava verso l'alto con la mano lungo l'asta, prese in bocca la cappella per assaporare le ultime gocce rimaste ancora dentro. Tolse la mano e si abbassò ancora, facendo scorrere il pisello lungo il dorso della lingua, arrivando con le labbra alla base e sentendo la punta della cappella giungerle fino al fondo della gola.
    Fece su e giù un altro paio di volte, cercando di arrivare sempre più in profondità, finchè non sentì pian piano il pisello perdere di durezza, cominciare inesorabilmente ad ammorbidirsi. Si risollevò e lasciò cadere il pisello di Andrea di lato, di nuovo inerme ed innocuo.
    Prese il lembo del lenzuolo e ricoprì il ragazzo, stavolta con calma, rimboccandogli il bordo come aveva visto fare ad Alice.
    Lavinia e Giulia tornarono a sedersi sull'altro letto, mentre Andrea ancora giaceva immobile, ad occhi chiusi, rilassato e sorridente.
    Dopo qualche minuto, sentirono tornare Alice. Si avvicinò alla porta, bussò piano ed aprì la porta con cautela, sporgendo la testa. Quando vide le due ragazze sedute e suo fratello con il lenzuolo addosso, si decise ad entrare nella stanza.
    "Tutto bene?" chiese vaga.
    "Si, si... tutto a posto" rispose Lavinia.
    "Andrea, tutto bene?" chiese rivolgendosi al fratello disteso nel letto.
    Andrea volse la testa verso le due ragazze, aprì lentamente gli occhi e sorrise alle due amiche, salutandole con un gesto della mano. Lavinia e Giulia rimasero di stucco, impietrite.
    "Si, Alice... tutto bene!"
  • OFFLINE
    flickRM
    Post: 338
    Città: ROMA
    Età: 58
    Sesso: Maschile
    00 11/10/2010 15:20
    Bentornata Elena,
    i tuoi racconti sono sempre fantastici!!!
    Questo poi è molto, molto eccitante....
    [SM=g27990]

  • OFFLINE
    LucioAnneoSeneca1989
    Post: 1.334
    Città: GENOVA
    Età: 35
    Sesso: Maschile
    00 29/10/2010 10:32
    Grazie Elena

    Speravo li avresti presto ripostati ;-)

    Grazie mille e buona continuazione.

    Saluti...
  • OFFLINE
    anemesis5
    Post: 39
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 01/11/2010 14:55
    bella storia!
    Ricordo di una storia che stava nel precedente forum.. su ragazze che accompagnavano i frateeli negli spogliatoi maschili.
    L'avevi postata tu Elena6??
    mi piaceva tanto!
    la rimandi?
  • OFFLINE
    elena6
    Post: 23
    Città: ROMA
    Età: 34
    Sesso: Femminile
    00 01/11/2010 16:15
    ...si, l'avevo scritta io... ma purtroppo non ne ho più una copia, la dovrei riscrivere da capo... :-(
  • OFFLINE
    anemesis5
    Post: 39
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 02/11/2010 00:55
    Mmiiiiiiiiiiii!!!!!
    è un vero peccato averla persa..
    riscriverla no? ;-)
  • OFFLINE
    anemesis5
    Post: 39
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 11/11/2010 14:01
    mhhh...
    suppongo che questo sia il caso di....
    chi tace NON acconsente [SM=g27992]
  • OFFLINE
    LucioAnneoSeneca1989
    Post: 1.334
    Città: GENOVA
    Età: 35
    Sesso: Maschile
    00 17/10/2012 17:37
    Re:
    elena6, 01/11/2010 16.15:

    ...si, l'avevo scritta io... ma purtroppo non ne ho più una copia, la dovrei riscrivere da capo... :-(



    Vanno bene anche nuove se preferisci xD

    Saluti...