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Psicoposta di Alejandro Jodorowsky

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  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:39
    Quando il nostro intelletto ci trasforma in scimmie Lettera.


    Salve Alejandro,mi chiamo Carlo e sono uno studente di ingegneria appassionato di teatro.Con enorme scetticismo,mi sono avvicinato al tuo Conversazioni sulle vie dei tTarocchi e prima di vedere il dvd ho aspettato un anno.Ho il difetto di "pensare troppo",per questo ho ancora dubbi sul futuro e su quello che voglio diventare.Devo dire che quando ho letto il libro e visto il dvd sono rimasto colpito dal tuo modo di parlare e dal mondo affascinante dei tarocchi(sopratutto dalla prospettiva curativa in cui li poni).
    Ma non ho mai avuto il tempo di approfondire.Indubbiamente è pigrizia.Scusa ,sto perdendo il filo,ma ho ricevuto talmente tanti stimoli che non so da dove iniziare con le domande.Proverò con un elenco,almenon non sarò prolisso:
    1.Pensi che lo studio dei tarocchi possa essere d'aiuto per fare chiarezza dentro di me?
    2.Come posso iniziare a studiare i tarocchi?
    3.Cosa pensi delle religioni?
    Questa ultima domanda mi è venuta di getto....Sai sono anche un catechista,forse un po fuori dal coro,ma pur sempre catechista.Fuori dal coro perchè credo che ciò che faccio serva a far socializzare i ragazzi e ad aiutarlia cercare dentro di loro cosa vogliono essere veramente....Effettivamente parlo molto poco di religione.Basta con le divagazioni.Grazie in anticipo.
    Carlo
  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:39
    Risposta.
    Cara testa del corpo che crede di chiamarsi Carlo,Einstein disse una volta:"L'universo ci ha dato un tesoro,l'intuizione,e un servo,l'intelletto.Sfortunatamente abbiamo disdegnato il tesoro e trasformato il servo in padrone".
    Questo succede anche a te.Oltre a essere rinchiuso nella tua cella mentale,sei autocompiacente:ti inorgoglisce parlarmi del tuo scetticismo e della tua pigrizia nel guardare il mio dvd.Perchè racconti queste cose a me?Perchè invece di chiedermi aiuto-aiuto di cui hai un bisogno vitale-mi chiedi se i tarocchi ti possono aiutare,mi chiedi di dirti come cominciare a studiarli e poi cerchi di farmi penetrare nel tuo universo di parole vuote,chiedendomi cosa penso delle religioni?Ah languido giovanotto,in queste pagine si aiutano le persone,non si propinano aspirine intellettuali!Un essere come te,perso nalla propria autoindulgenza,che non sa scegliere tra ingegneria e un attività artistica come il teatro,invece di pavoneggiarsi dicendo che fare il catechista serve"perchè i ragazzi socializzino",dovrebbe con umiltà scrivere una richiesta di aiuto.....Sei una specie di scimmia che si crede saggia e che scusa se stessa per le sue divagazioni...Nella magia c'è una legge che dice:"Dove concentri l'attenzione,là nasce il miracolo".Tu vivi in un giardino di parole futili.Ti darò l'atto di psicomagia che ti porterà nella vita reale e ti insegnerà a concentrare l'attenzione senza fuggire per i rami mentali:per 40 giorni,metti a ogni caviglia un bracciale da un chilo-li troverai in qualunque negozio di articoli sportivi-.Camminare con un peso di un chilo ai piedi ti farà scendere dalla testa e ti farà concentrare sui tuoi passi.Poi,anche se sei eterosessuale,trovati un amico omosessuale.Scoprirai cosa vuol dire concentrarsi e smetterai di arrampicarti sugli specchi per sfuggire a te stesso.
  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:41
    I PALLONCINI COLORATI TI FANNO SCOPRIRE CHE LA VITA E' BELLA
    Caro Jodo,questa idea della psicoposta la trovo geniale.I riti magici me li inventavo da bambina,quando scongiuravo "disgrazie",prevedevo il futuro e confezionavo pozioni.Oggi,dopo aver bruciato le tappe,lavoro precariamente nella ricerca.Sono insoddisfatta e ho poca volontà.Nel lavoro,tuttavia,cerco-e a fatica riesco-a inventarmi stimoli per sopravvivere e d'altronde non è difficile visto il grande generale lassismo....Sono i sentimenti il buco nero:mi invischio in storie improbabili senza futuro e vengo periodicamente mollata.Quando poi la stabilità mi si presenta,la fuggo.Mi struggo eppure non riesco a innamorarmi:vita frenetica,casini in famiglia o poco amore verso di me?Come vorrei poter descrivere il mio stato con il verso di quella canzone"e tutto mi sembrava andasse bene,tra me,le mie parole e la mia anima...".Amerei avere una tua risposta,un rito,che non sia complicato eh....Grazie!

    Angela
  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:42
    Cara Angela,i nomi con cui ci battezzano possono diventare gabbie.Contengono norme di vita che ci vengono imposte e ci costringono a vivere non essendo ciò che siamo,ma secondo quanto ci impone l'etichetta che abbiamo attaccata all'anima.
    Ti hanno chiamata Angela.Un angelo è un essere puramente spirituale,disincarnato.Tu non puoi incarnarti.Da bambina,quando vivevi nell'innocenza,ti trovavi bene.Diventanto adulta,non sei riuscita a integrarti nella realtà materiale.E per questo hai deciso di lavorare nel campo della ricerca.Ricerchi in ciò che è la vita materiale,una vita che non si confà ad un angelo..Anche per questo sei insoddisfatta e hai poca volotà.Quando ti hanno chiamata così,i tuoi genitori ti hanno insegnato che eri un essere che non apparteneva allo sporco mondo umano.Cerchi stimoli per sopravvivere perchè ti hanno insegnato che la vita degli adulti non è la vita vera.I tuoi sentimenti-vietati perchè umani-cadono in un buco nero,non ti abbandoni,non soddisfi i tuoi amanti,e loro ti mollano.Non sono mistici,non provano piacere nel fornicare con un angelo.Ti struggi,ma non riesci ad innamorarti:la tua famiglia te lo vieta.Per questo quando si presenta la possibilità di amare,ed essere amata,fuggi perchè devi essere uno spirito puro....Ti consiglio il seguente atto:mascherati da angelo-tunica bianca,due grandi ali,capigliatura di riccioli biondi,falsa aureola.Vestita così per strada regala delle biglie di vetro ai passanti mentre mormori:"La vita è bella".Fatto questo,prepara un pacchetto con la tunica,le ali e l'aureola di angeloe,con quanti palloncini gonfi di elio saranno necessari,libera il pacchetto verso il cielo.Poi cambia il tuo nome...se amerai il giorno amerai anche tutti coloro che vi abitamo,e amerai te stessa.
  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:48
    PRIGIONIERO DELLA TIMIDEZZA -Roberto
    di Jodorowsky
    Caro Jodorowsky,ti scrivo per chiederti una soluzione per un grave problema che mi affligge da anni.A causa di una timidezza trasmessami da mia madre,accade che ogni volta che ho l'opportunità di esprimermi in pubblico,mi sorge un'emotività indesiderata:perdita di lucidità mentale,tremolio nella voce,panico,affanno.Per cui devo risolvermi a chiudere precipitosamente l'intervento.Un vero disastro psico-emotivo che mi procura un rendimento d'azione ridotto ai minimi termini oltre che a ricorrenti botte di auto-disistima.Esiste una psicomagia che mi possa liberare da questa schiavitu?
    Roberto
  • miguelsonsempermi
    00 18/03/2010 07:49
    Caro amico,la nostra società è fondalmente maschilista.Questa ingiustizia fa sì che molte madri esagerino nell'educazione dei figli.La principale pretesa è che siano puliti.Ma a un bambino l'urinare e il defecare procura godimento,per lui non sono sporchi,li vede come atti creativi.La madre lo colpevolizza e troppo prestolo obbliga a controllarsi,convincendolo che quei materiali sono sporcizia.Qualsiasi azione esplorativa,come portare alla bocca oggetti diversi,lei gli dirà:"Nò,quello no,è cacca!".E il bambino crescerà come te,sentendosi colpevole per i suoi atti creativi ed espressivi.Quando hai "l'opportunità di esprimerti in pubblico", e cioè per il tuo inconscio infantile,hai il desiderio che altri applaudano al tuo defecare,ti raggiunge la proibizione materna:"No.quello no,è cacca!".E dato che ti senti produttore di sporcizia,ti autodisistimi....Ogni volta che ti presentarai in pubblico,prendi un cioccolatino,usa miele,e infilalo nell'ano.Sentirai di portare un escremento delizioso.Sarai felice di parlare in pubblico.Poi senza spiegazioni,offri a tua madre un cioccolatino e chiedile di mangiarlo.....