00 20/10/2003 12:24
Il seguito di Terapia e pallottole, vede riuniti Robert De Niro e Billy Crystal in un film divertente all'altezza dell'originale per quasi tre quarti della sua durata. Dopo,quando il percorso narrativo seguito diventa quello classico del thriller mafioso, il film ci perde in originalità e divertimento. Quando qualcuno sta tentando di uccidere Paul Vitti (De Niro) che sta scontando la pena a Sing Sing l'ex boss della mafia per sfuggire alla vendetta di qualche misterioso rivale, sembra essere impazzito iniziando a cantare West Side Story. L'ex paziente, così, è costretto a ricorrere all'analista Ben Sobel (Billy Crystal) per avere la libertà condizionata. Sobel ha da poco perso suo padre con cui ha sempre avvertito un senso di grande rivalità. I guai sono in agguato in questa brillante soprattutto quando Crystal è costretto a portarsi De Niro a casa per ordine dell'FBI. Gag e battute a ripetizione, trasformano Un boss sotto stress in un seguito brillante anche per la sua vena ironica nel prendere in giro la serie Tv The Sopranos dove - al posto di James Gandolfini - troviamo un simpaticissimo Anthony Lapaglia. Poi quando tutto si rivolge ad un'anonima riedizione dei cliches dei film sulla mafia, l'originalità del rapporto tra i due e il tono complessivo della narrazione tendono a diradarsi. Straordinaria, comunque, l'alchimia comica ed artistica tra i due e esilaranti gli errori sul set.