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La donna delle pulizie: L’iniziazione.

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    J.MrNake
    Post: 5
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 25/11/2023 17:11

    La memoria è fragile, spesso le cose accadono troppo in fretta e non si ha il tempo di capire la relazione tra gli eventi e alcuni scenari scemano davanti a noi; altri li viviamo e io ve li scrivo per tenerne vivi i ricordi.
    Marilena. Ho conosciuto questa ragazza ormai sulla cinquantina passata qualche anno fa, quando era la donna delle pulizie a casa della mia ormai ex fidanzata. In realtà i primi veri incontro furono quando avevamo traslocato e andati a convivere e veniva chiamata da noi un paio di volte l’anno per dare una pulita un po piu a fondo a tutto l’appartamento. Marilena; Non la considero una bella donna, anzi alcuni lineamenti la fanno apparire anche piu vecchia di quanto sia, le gambe sono pallide e con qualche vena verde molto visibile sui polpacci, le spalle larghe di una che ha sgobbato tanto nella vita, con mani da lavoratrice e braccia non grosse ma neanche snelle. Non ha comunque un culo grosso, non pare una pancia liscia e piatta ma nonostante cio sopra le due tette risaltano sempre bene rispetto al resto del corpo, quindi sono vermente grandi direi verso na quinta; tanti capelli neri e fissi, ricci arruffati difficili da gestire. A volte parlandoci dà l’impressione di una che abbia fatto qualcosa tipo un esaurimento nervoso tanti anni fa, quel genere di persone molto buone o ingenue che possono parere quasi stupide. In realtá stupida non è, è solo gentile, saluta rispettosamente e fa una parola sul piu o sul meno quando ci so vede. Non conosco bene la sua storia ma tempo addietro stava con uno che forse non la trattava troppo bene e con gestiva un bar o tavola calda non so, infatti è anche una brava cuoca; ma poi finì sola e senza lavoro fisso e inizió a fare pulizie per le case o badante per qualche anziano a un prezzo davvero onesto. Ogni tanto sentivo mia fidanzata dire che un po le faceva pena perchè non ha molte amiche e a volte esce con mia ex suocera per un caffe ma ha una vita piuttosto solitaria oramai. Infatti io spesso mi chiedo anche da quanto non vede un uomo nudo a parte qualche vecchio cui magari doveva lavare il culo.
    Comunque iniziamo.
    Era un caldo sabato mattina di fine ottobre e io ero a sbrigare delle faccende in giardino mentre mia fidanzata era in ospedale per un piccolo intervento. Mia “suocera” e la domestica erano a casa nostra a dare una bella ripulita. A mezzogiorno circa ero rientrato e la suocera stava andando via dicendo che verso le 13 mi aspettavano da loro per pranzo. Chiesi a Marilena se le servisse aiuto ma mi disse che stava ultimando e sistemando le ultime cose e poi andava.
    Mi capirete, era la situazione perfetta, non potevo resistere: dissi che allora se non aveva piu da fare in bagno io andavo a lavarmi e prepararmi che poi come aveva udito dovevo andare a pranzo dai suoceri. L’apprtamento non era grande: dall’open space zona giorno una porta dava su un corridoio di due metri ove si affacciavano le porte di lavanderia, bagno, camera e cameretta. Lei era indaffarata tra lavanderia e zona giorno. Come detto dava l’aria di una persona gentile, buona che passa perfino per torda, che avrebbe comunque subìto le disinvolte inibizioni di un giovane esibizionista; ma non si sa mai come potrebbero reagire le donne, io non vorrei mai essere irrispettoso, logicamente ognuna ha il proprio carattere e puó trovare banale o normale aver di fronte un uomo che si spoglia oppure ritenerlo del tutto inoppurtuno. Come sapete non è semplice capirlo al volo ma era il momento della veritá. Lì in corridoio dove avevo un appendino a muro cominciai a togliermi le maglie rimandendo a torso nudo mentre lei era li in soggiorno a pochi metri; poi levai i pantaloni e rimasi in boxer mentre lei mi passava a fianco e andava a riporre dei detergenti in lavanderia. Esitó un attimo quando mi vide in mutande e disse qualcosa come “scusa, passo un attimo” tenendo la testa bassa ma con un’aria di leggero imbarazzo, ma rimase discreta e continuó a lavorare in silenzio. Non sapevo cosa fare, sentivo il cazzo gonfiarsi, avrei voluto sfilarmi i boxer li davanti a lei ma mi pareva esagerato. Andai in bagno, dove avevamo la doccia, che era nascosta dietro alla porta d’ingresso del bagno che lasciai piu che socchiusa. Dal corridoio non poteva vedersi la doccia che era appunto nell’angolo dietro la porta ma almeno una parte di lavabo e la colonna degli accessori bagno e il bidone del bucato da lavare erano semivisibili. Li mi sfilai i boxer e li riposi nel bidone e nel mentre con la coda dell’occhio la vidi passare. Taceva ma doveva avermi veduto di lato per un attimo. Io con le farfalle nello stomaco entrai nel box e accesi l’acqua. Mi chiedevo chissa cosa sta pensando di me? Forse diceva ma che cavolo non si chiude la porta?. Mi eccitava che lei sentisse i rumori dell’acqua e del sapone che veniva strofinato tra le mie mani e il mio membro generando quegli squaq umidi e quasi volgari che possono parere accompagnare un dolce su e giù maschile. Me la immaginavo che si avvicinava alla porta a sbirciare dalla fessura tra la porta e le cerniere che la sostengono. La mia doccia non duró a lungo perchè volevo uscire prima che se ne andasse. Infatti da sotto l’acqua non udivo i suoi movimenti e temevo che potesse andare via ma avevo tenuto d’occhio la portafinestra che dava su un piccolo spazio esterno al bagno adiacente tra l’altro al camminamento che girava attorno alla palazzina e che collegava i prcheggi e la strada al parco e all’ingresso condominiale: di sicuro sarebbe passata di li per andarsene ma non avevo visto passare nessuno al di là della tenda. Avevo scelto un asciugamano non troppo grande per asciugarmi e dopo averlo passato sul corpo lo lasciai appoggiato alla spalla a cadere dietro sopra una chiappa e davanti a coprire parzialmente il pube e il cazzo. Ora la Sentivo che prendeva su le ultime cose e infatti mi chiamó per dirmi che stava andando via. Mi mostrai in un quasi timido vedo non vedo sporgendomi e scostando un po la porta socchiusa. La salutai e la vidi andare verso la porta di uscita. Era finita così pensavo mentre mi passavo il deodorante sotto le ascelle, ma subito mi ricordai che sarebbe passata nel vicolo fuori la portafinestra, allora la spalancai e posizionai la tenda con una bella porzione aperta..poi il miracolo. Tornó sui suoi passi li in soggiorno. Mi richiamó un po intimidita forse, usava sempre scusa in mezzo alle parole. Mi riaccostai con la faccia alla porta. Si era avvicinata, era li in corridoio e Voleva dirmi di controllare una cosa sul contatore che stava sotto una portella in policarbonato trasparente lì nel corridoio. Prima, Mentre spolverava aveva spinto la porta e si erano digitati alcuni pulsanti facendo qulche beep beep e non sapeva se aveva acceso qualcosa che non doveva fare. Era la centralina dell’impianto idrico del giardino risposi io..in effetti bisognava controllare se si era acceso qualche rubinetto e spiegandoglielo mi ripetevo dentro che non avevo occasione migliore: uscii dal bagno e tenni l’asciugamano un po davanti al membro bello ingrossato. Lì dirimpetto a lei aprii e controllai le spie e la rassicurai che non aveva acceso nulla e mentre richiudevo la sportella lascai cadere l’asciugamano sulla parte destra del corpo lasciando scoperto tutto il ventre e tutta la mia parte piu intima. Furono lunghi secondi di guardarsi negli occhi e lei forse per un attimo li abbasso a guardarmi tutto ma non battè ciglio, la prese come una cosa normale, disse va bene allora tutto apposto grazie di tutto ora vado e forse ancora si scusava. La guardai allontanarsi e poi , ancora felice dell’accaduto tornai nel bagno velocemente ad aspettare di rivederla passare nel vicolo. Ero duro come un verginello e rimasi seduto nel water chiuso con la schiena bella dritta e l’asta enorme davanti al mio ventre mentre fingevo di spalmarmi qualcosa. Lei passó. Forse con la testa leggermente girata alla mia finestra, forse con lo sguardo mi notó, ma non si giró del tutto. Forse me lo aveva visto chissà. Ma in un secondo era già avanti. Io comunque soddisfatissimo non potei che segarmi alla grande ripensando al tutto. Mentre andavo a gustarmi il pranzo dalla suocera pensai a come tutto era accaduto in maniera quasi perfetta e pensavo a chissà quando sarebbe potuto ricapitare.
    Questo quanto vi dovevo su l’iniziazione di marilena. Molto tempo è passato da allora e molte cose sono cambiate ma fortunatamente la collaborazione lavorativa con me si è mantenuta, e quindi vi dovró anche gli altri racconti di questa collana: La donna delle pulizie parte prima e parte seconda. Vicende reali scolpite nella memoria del tempo e forse altri racconti di fatti accaduti o che in futuro potrebbero accadere, guidati dalle straordinarie oppurtunità riscattate con la filosofia del carpe diem, ma talvolta convogliate anche dal giusto utilizzo delle tecniche del “make things happens”. I momenti vanno vissuti e goduti, poi si alza l’asticella e il prova e riprova ci porterà ai risultati sperati. Buon viaggio.
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    J.MrNake
    Post: 5
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 14/01/2024 02:11
    Parte prima.
    Questo capitolo parlera di vicissitudini intercorse dopo l’iniziazione di Marilena, in particolare la serie di incontri nella mia attuale dimora che accadono tutt’ora.
    Lo spaccato scenografico che si verifica è il seguente: di venerdi pomeriggio ella passa a casa per le pulizie. Io rincaso da lavoro verso le 18 e lei sta finendo le ultime cose. Non capita tutti i venerdi, a volte torno piu tardi e lei è gia andata via, altre volte attivo molto prima e la durata del tutto è piu estesa, comunque spesso ci incontriamo. Riporto i piu interessanti.

    Forse bisogna iniziare dalla prima volta: quando arrivai lei stava finendo la zona notte e io aspettavo come al solito che finiva, questione di dieci minuti..di solito aiutavo a riordinare qualcosa. Era da un po che volevo sfruttare l’occasione così chiesi se aveva finito di fare in bagno che io dovevo andar in doccia. (La doccia sta nel bagno-lavanderia della zona notte dove tengo anche stracci spugne e detergenti vari che utilizza e che riordina alla fine). Quindi inizio a spogliarmi senza chiudere la porta scorrevole e mi ritrovo in boxer che mi chiede se puo entrare per sistemare due detergenti, ovviamente dico si si.. e mentre entra io prendo l’accappatoio e lo sistemo vicino la doccia e lei esce e torna in corridoio e sento che sistema l’aspirapolvere. Io mi denudo del tutto e rimango un attimo a esitare se chiudere la porta o se andare in doccia ma nel mentre sento che mi richiama e mi chiede se puo entrare a posare due stracci ...io le dico che sono nudo ma che puo venire senza preoccuparsi.:: cosi lei entra dicendomi scusa e poggia sul pavimento; non guarda direttamente il mio corpo, tiene la testa bassa ma non si fa problemi a entrare anche se sono nudo...poi esce dicendomi che ha finito tutto e che se ne va via, ciao grazie. Io li nudo coprendomi parzialmente il membro saluto e la lascio andare.. poi vado alla porta del bagno e la richiamo con la scusa di chiederle se aveva trovato i soldi sopra al tavolo, lei torna li in corridoio e mi riguarda mentre sto li nudo senza coprirmi e mi dice di si. Ci risalutiamo e se ne va. Sono stati degli ottimi secondi passati insieme direi, e sono stati importanti perche ho capito che la strategia potevo ripeterla ancora.

    Infatti rotto il ghiaccio la prima volta, le seguenti non esitai a ripetermi, e appena tornato in casa inizio a spogliarmi e magari rimango un po in mutande nei frangenti in cui sta mettendo via le cose così ho fatto ricapitare il momento del saluto quando mi sono gia sfilato gli slip..ma poi iniziai a tentare qualcosa di piu: di fatto successe na sera che avevo na cena ed effettivamente dovevo iniziare a prepararmi per tempo. tentai quindi di tornare ben prima per poter avere un bel tratto di tempo assieme con l’intenzione di andare in doccia mentre lei era ancora li a lavorare...son tornato un bel po in anticipo e prima di salire mi faccio 150 flessioni in garage in modo da essere un bel figurino.
    Rincaso e le chiedo a che punto è che vorrei andare a lavarmi perche poi devo prepararmi per uscire..mi ero gia iniziato a spogliare mentre mi rispondeva che li in bagno aveva finito..in boxer esco in corridoio e vado in cucina a bere un bicchier d’acqua ma in realta mi bevo un bel bicchierone di vino e uno di grappa per farmi un po di coraggio e poi vado a richiedere se ha finito in bagno e posso andare in doccia e aggiungo che se deve completare qualcosa di non preoccuparsi e andare pure avanti e indietro che non volevo disturbarla.. ero tutto bello muscoloso e con il membro gonfio sotto i boxer attilati e lei guardandomi mi dice che tra poco andava via,doveva solo finire rimettere in ordine la zona giorno le sedie ecc.. e mettere via tutto in zona notte..
    io vado in lavanderia e non chiudo la porta e mi toglo i boxer e lei in quel momento mi chima se puo entrare a posare i soliti detergenti, le rispondo si si vieni non prepccuparti io vado in doccia ti lascio la porta aperta.. ed entro in doccia (vetro trasparente) mentre lei è ancora li in lavanderia. Poi esce e se ne va in zona giorno...ero eccitatissimo e cominciai anche a segarmi un po e dopo meno di 5 min la sento che mi chiama e arriva li fuori in corridoio per dirmi che se ne sta andando e salutarmi; con la doccia vicina alla porta io sono proprio li in vista e la vedo che mi dice anche qualcosa altro ma non capisco e chiudo l’acqua per sentirla e apro anche la porta del box cosi da essere proprio direttamente visibile li bagnato mezzo insaponato e col pene eretto : mi dice che ha preso i soldi sul tavolo e che ha lasciato il resto..le rispondo ok grazie mille lei se ne va..fantastico!

    Una o due settimane dopo sono tornato abbondantemente prima del tempo e ho rifatto la stessa situazione ma stavolta speravo di docciarmi mentre lei stava lavando la lavanderia..in realta l’aveva gia fatta e stava in camera ma cambio poco. Rimasi a far l doccia con la porta aperta e rimasi veramente a tirarla per le lunghe insaponandomi piu volte: quindi alla fine finita la camera arrivo il momento che passóm 3-4 volte dentro e fuori la lavanderia per riordinare le cose...per stare 25 min in doccia diciamo che ho sempre la scusa che io mi depilo tutto e quindi usavo rasoio e lamette e nei momenti in cui era passata li davanti il vetro del box doccia io mi ero rizzato per bene il membro e mi passavo la lametta sull’asta lubrificata dal sapone. Lei non guarda e non parla, rimane schiva e sempre discreta..
    Io sto provando a fare sempre piu e ho una voglia matta di mascherare una masturbazione mentre di depilo e provare l’ebrezza di un orgasmo proprio mentre lei è li che lavoricchia con me in vetrina sotto la doccia.
    Anzi il mio obiettivo ora è averla li a portata di mano quando sono uscito dalla doccia e mi metto a spalmarmi la crema corpo con la speranza che mi chieda se voglio un aiuto a spalmarmela..a quel punto sarebbe bellissimo farsela spalmare dappertutto, genitali appena depilati compresi..
    Proma di Natale scorso ci sono andato vicino, anche se ero arrivato tardi e aveva praticamente gia finito a riordinare zona notte e io ancora non mi ero spogliato..poi velocemente avevo fatto la doccia mentre lei era ancora su a riordinare il salone e poi rimasi in bagno a spalmarmi la crema mettendomi dei bei ciuffi sulle spalle e sul ventre e sulle gambe e speravo scendesse a chiedermi i soldini che appositamente non avevo lasciato al solito posto: infatti arrivo e mi chiamó, e io senza ritegno sono uscito nudo con la crema da spalmare a ciuffi sul corpo e mi scuso che non avevo preoarato i soldi e li presi dal portafoglio mentre lei stava li dietro me a guardarmi che giravo nudo...doveva darmi il resto e mi dice che lo ha in portafoglio cosi la seguo in salone ancora nudo e li mi fa notare che ha sistemato anche due piante e che mi ha lasciato un panettone per regalo e cosi siamo rimasti a parlare cinque minuti... io ero li senza coprirmi bello barzotto e lei è fantastica perchè fa un po finta di niente e continua a conversare senza problemi..ci siamo anche scambiati gli auguri e dati il bacino sulla guancia, mi aveva anche detto che ero tutto impomatato ma non ho avuto la battuta pronta a dirle che me la stavo mettendo quando mi ha chiamato e mi sarebbe servita na mano a spalmarla almeno sulla schiena...spero di essere piu scaltro alla prossima volta che ci riprovo e il sogno ovviamente sarebbe che me la spalmasse sul corpo e infine ritrovarmi in piedi e con lei in ginocchio che mi spalma crema anche sul pube e sulle palle e sull’asta e sogno che mi strofini tanto da eccitarmi fino in fondo e quindi di venirle addosso e ritrovarmi a scusarmi e magari a pulirle il decoltè schizzato con le dita e qualche salvietta umida...chissa se potró raccontarvelo, intanto sognamo. A venedì, Alè!