3- CAP 2
Beatrice era ancora in sala, e ripensava alla scena appena vissuta in camera di Davide, quando sentì di nuovo il ragazzo camminare in corridoio verso il bagno.
Si alzò dal divano e si affacciò sulla porta del corridoio.
-Come va? Tutto bene?
-Si, sì...
-Se ti serve aiuto chiama, ok?
-Va bene.
La ragazza tornò al divano, e poco dopo sentì dal bagno l'acqua scorrere nella doccia.
Andò di nuovo in corridoio e si avvicinò alla porta chiusa del bagno. Bussando, chiamò il ragazzo.
-Davide?
-Sì?
-Sei nella doccia? Tutto ok?
-Sì
-Attento a non bagnare il gesso
-S..sì, si, tranquilla...
-Hai bisogno di aiuto?
Davide non rispose per qualche secondo.
-Davide? Capito? Se ti serve aiuto chiama
-S... solo una cosa, se puoi...
-Posso entrare?
-V...va bene
-Sto entrando
Beatrice aprì la porta, che non era chiusa a chiave, ed entrò nel bagno. Vide Davide, di spalle nella doccia, col braccio ingessato alzato e tenuto fuori dalla cabina.
-S...scusa, solo un aiuto per insaponarmi a testa e la schiena
Le passò la spugna e si mise vicino all'uscita della cabina.
Beatrice prese a insaponare tutta la schiena, poi poggiò la spugna sul lavandino e aiutò Davide a passare lo shampo tra i capelli.
Il ragazzo rientrò nella doccia, lasciando sempre il braccio destro il più possibile lontano dal getto d'acqua, e continuò a lavarsi, sempre restando di spalle.
Beatrice attese allontanandosi leggermente, aspettando eventuali nuove istruzioni. Prese la spugna dal lavandino.
-Ti serve altro?
Il ragazzo rimase ancora in silenzio per qualche secondo, poi rispose.
-S..sì, se puoi anche aiutarmi con le gambe, grazie
-Ok
La ragazza si avvicinò nuovamente e si chinò con la spugna verso i piedi e le gambe di Davide. Passò la spugna sui polpacci, sulle ginocchia e sulle cosce, sempre rimanendogli dietro.
Poi si fermò qualche istante. Davide non disse nulla. Prese l'iniziativa e continuò, salendo verso il bacino.
Passò la spugna sul sedere, ancora in basso sulla schiena, dopo di che senza esitare esortò il ragazzo.
-Va bene, ora girati.
Davide tentennò qualche istante appena, poi obbedì.
Si voltò verso Beatrice, che con la spugna prese a insaponargli il petto e la pancia.
Gettò presto lo sguardo in basso. Ora era molto più vicina a lui rispetto alla volta precedente, e il ragazzo non era seduto ma in piedi e ben voltato verso di lei.
-Vado avanti?- disse lei sorridendo.
Davide non rispose subito, ma la guardò fissa negli occhi, per cercare di capire le sue intenzioni. Poi la lasciò fare.
Beatrice prese ad insaponare anche le parti intime di Davide, passandoci con la spugna sopra.
Quando passò sotto, vide la reazione del ragazzo farsi abbastanza netta e svettare in avanti con decisione.
Guardò ora lei il ragazzo dritto negli occhi. Lui li socchiuse.
La ragazza passò la spugna nella mano sinistra e con la destra lo prese delicatamente, stringendone piano la punta e poi scorrendo con indice e pollice, in avanti verso la base.
Chiuse tutta la mano e cominciò a fare avanti e indietro. Dopo qualche colpo, ad ogni affondo lo vedeva crescere e arrivare sempre più giù verso il polso.
Accelerò il ritmo. Strinse ulteriormente la presa.
Con la sinistra riprese a passare la spugna in basso. Davide allargò leggermente le gambe.
Beatrice lasciò la spugna cadere a terra e mentre la con la destra continuava ad affondare colpi, con la sinistra prese a massaggiare sotto, arrivando fino al sedere.
Dopo pochi istanti, Davide eruppe copiosamente. Il primo fiotto inondò il braccio di Beatrice fino all'incavo del gomito. Poi un altro, e un altro ancora.
La ragazza strinse ancora un po con entrambe le mani, e drenò completamente tutto.
Poi mollò la presa. Riprese la spugna e si pulì le mani e il braccio.
-G...Grazie- disse Davide
Beatrice finì di aiutare il ragazzo a sciacquarsi, poi prese l'accappatoio e lo aiutò ad infilarselo.
Si lavò le mani e si asciugò con l'asciugamano. Poi accarezzò dolcemente la testa di Davide e gli sorrise.
-Prego!