Tacchi a squillo

Skytorn
00domenica 4 giugno 2006 19:11
"Cazzo che fame!"

Katia, riusciva a pensare soltanto ad una cosa, mentre percorreva il vialetto che dal parcheggio la portava all’ entrata della discoteca.
Era una serata calda a Roma, di un tranquillo giovedì di giugno; l’ aria tiepida e il fresco profumo dell’ estate che stava arrivando però non invogliavano di certo i ragazzi ad andare a rinchiudersi in un mezzo chilometro quadrato, circondato da mura insonorizzate, con all’ interno musica assordante e temperature quasi infernali.
Una situazione ideale invece per la nostra Katia, dal carattere caliente, nonostante le sue origini est europee.
La giovane aveva una folta chioma mora con mesh rosse mogano, abbastanza acceso, un viso degno della miglior Miss Romania, un corpo da favola, coperto da un vestitino rosso fuoco, scollatura molto bassa e spacco sulla sinistra, il tutto supportato da due calze leggere autoreggenti e un bel paio di scarpe rosse con i tacchi a spillo.
Fuori la discoteca, non c era l’affollamento delle grandi occasioni ma il cordone rosso era comunque circondato da svariati ragazzi e ragazze compresi all’ incirca tra i 25 e i 30 anni.
Un ragazzo, stava cercando di convincere due buttafuori a farlo entrare.
Per la serata, era previsto l’ingresso soltanto in coppia, i suoi amici infatti, erano già all’interno della bolgia, con le loro puttanelle al seguito.
Proprio quando gli animi iniziavano a farsi più accesi, arrivò Katia che con la più assoluta consapevolezza della sua bellezza, si avvicinò all’ entrata, la piccola folla si aprì al suo passaggio senza emettere un fiato e i due energumeni, quasi costretti da una magia invisibile, aprirono il cordone per farla entrare.

"Il ragazzo è con me!"

Udite quelle parole, Giorgio si risvegliò quasi da un incantesimo, sfoderò un sorriso a 32 denti e tutto felice, si accinse ad entrare, non prima di aver sbeffeggiato i buttafuori.

"Grazie, non sapevo come fare a convincere quei due."
"Non ti preoccupare, potrai sdebitarti offrendomi da bere!"

Giorgio, un ragazzo dal fascino latino, poco più alto di lei, moro occhi scuri, vestito semplicemente con un jeans, camicia e maglioncino legato intorno al collo, rimase quasi paralizzato e tutto entusiasta, abbracciò la ragazza, dirigendosi al bancone del bar.
Ma a quel punto lei si liberò della presa, gli si avvicinò all’ orecchio e gli sussurrò:-

"Ma cosa hai capito??? Andiamo al bagno……."

Giorgio iniziò a sentire una certa eccitazione inaspettata, provenire dal basso e nonostante si sentisse un po’ frastornato, seguì Katia nel bagno degli uomini.
Vista la poca affluenza della serata, non fu un problema, entrare nella toilette, senza dare troppo nell’occhio.
I servizi apparivano molto puliti e composti da due lavabi con specchi sulla destra, tre gabinetti di fronte e tre pisciatoi a muro sulla sinistra.
Katia tirò a sé Giorgio fin dentro un gabinetto e chiuse a chiave.
Il ragazzo era in balia della bella rumena e si lasciò sbottonare i pantaloni senza accennare ad una reazione.
Il membro era in fase di erezione ma Katia accelerò i tempi, lubrificando il pene con la sua bocca e con un preciso quanto efficace movimento di lingua, mentre Giorgio, rimaneva estasiato seduto sulla tazza del cesso.
Una volta che il pene raggiunse la perfetta erezione, Katia cominciò a masturbarlo con una foga ed una veemenza mai viste.
Giorgio prese ad ansimare affannosamente, gli piaceva, anche se non capiva se quello che provava, era goduria o dolore.
Katia continuava il movimento sempre più forte e veloce, quasi con rabbia e disprezzo verso quel ragazzo che ormai non riusciva più nemmeno a ragionare, per lo stato di eccitazione nel quale si trovava.
Nemmeno il primo schizzo di sperma che la colpì sulla guancia, placò la sua velocità tanto da riuscire a spezzargli il filetto.
A quel punto la ragazza, alla vista del sangue, glielo prese in bocca e cominciò succhiare questo misto di globuli rossi e spermatozoi con una voracità di chi non beveva da almeno due giorni.
Per Giorgio, fu fantastico, perché il momento della rottura, capitò preciso con la sua venuta, accentuando a limiti inimmaginabili il piacere.
Peccato che il ragazzo non si accorse che dalla bocca della ragazza, stavano spuntando fuori due canini piuttosto lunghi e affilati.
Dopo circa dieci minuti, la vampira aveva prosciugato il corpo del povero Giorgio, nel quale non era rimasta più nemmeno una goccia di sangue.
Nel frattempo, entrò nel bagno un ragazzo brasiliano che si andò ad aggiustare la pettinatura davanti allo specchio.
Adriano, era uno di quei maldestri play boy falliti, il tipico ragazzo che va in discoteca con la leccata di vacca in testa, camicia bianca alla Tony Manero sbottonata per far vedere il petto abbronzato e pantaloni aderenti in poliestere.
Una volta sazia, Katia uscì dal bagno tutta soddisfatta ma il rumore dei suoi passi, richiamò l’attenzione di Adriano che girandosi di scatto, osservò sbigottito quella stupenda fanciulla fargli l’ occhiolino, mentre si puliva con la lingua il labbro superiore sporco di una qualche sostanza trasparente.
Adriano incuriosito, si affacciò nel gabinetto dal quale era uscita la mora e vi trovò un ragazzo pallidissimo, buttato a terra, con il pene di fuori violaceo ma con in viso un sorriso ed un’ espressione paradisiaci.
A quel punto il brasiliano, convinto di aver trovato la ninfomane della serata, schizzò fuori dal bagno a cercare la bella vestita di rosso, e non si curò del fatto che quando la ragazza era uscita dal cesso, non l’aveva vista riflessa nello specchio.





Ringrazio Truman per la supervisione.

[Modificato da Skytorn 04/06/2006 19.14]

punk70
00domenica 4 giugno 2006 19:18
Re:

Scritto da: Skytorn 04/06/2006 19.11
"Cazzo che fame!"

Katia, riusciva a pensare soltanto ad una cosa, mentre percorreva il vialetto che dal parcheggio la portava all’ entrata della discoteca.
Era una serata calda a Roma, di un tranquillo giovedì di giugno; l’ aria tiepida e il fresco profumo dell’ estate che stava arrivando però non invogliavano di certo i ragazzi ad andare a rinchiudersi in un mezzo chilometro quadrato, circondato da mura insonorizzate, con all’ interno musica assordante e temperature quasi infernali.
Una situazione ideale invece per la nostra Katia, dal carattere caliente, nonostante le sue origini est europee.
La giovane aveva una folta chioma mora con mesh rosse mogano, abbastanza acceso, un viso degno della miglior Miss Romania, un corpo da favola, coperto da un vestitino rosso fuoco, scollatura molto bassa e spacco sulla sinistra, il tutto supportato da due calze leggere autoreggenti e un bel paio di scarpe rosse con i tacchi a spillo.
Fuori la discoteca, non c era l’affollamento delle grandi occasioni ma il cordone rosso era comunque circondato da svariati ragazzi e ragazze compresi all’ incirca tra i 25 e i 30 anni.
Un ragazzo, stava cercando di convincere due buttafuori a farlo entrare.
Per la serata, era previsto l’ingresso soltanto in coppia, i suoi amici infatti, erano già all’interno della bolgia, con le loro puttanelle al seguito.
Proprio quando gli animi iniziavano a farsi più accesi, arrivò Katia che con la più assoluta consapevolezza della sua bellezza, si avvicinò all’ entrata, la piccola folla si aprì al suo passaggio senza emettere un fiato e i due energumeni, quasi costretti da una magia invisibile, aprirono il cordone per farla entrare.

"Il ragazzo è con me!"

Udite quelle parole, Giorgio si risvegliò quasi da un incantesimo, sfoderò un sorriso a 32 denti e tutto felice, si accinse ad entrare, non prima di aver sbeffeggiato i buttafuori.

"Grazie, non sapevo come fare a convincere quei due."
"Non ti preoccupare, potrai sdebitarti offrendomi da bere!"

Giorgio, un ragazzo dal fascino latino, poco più alto di lei, moro occhi scuri, vestito semplicemente con un jeans, camicia e maglioncino legato intorno al collo, rimase quasi paralizzato e tutto entusiasta, abbracciò la ragazza, dirigendosi al bancone del bar.
Ma a quel punto lei si liberò della presa, gli si avvicinò all’ orecchio e gli sussurrò:-

"Ma cosa hai capito??? Andiamo al bagno……."

Giorgio iniziò a sentire una certa eccitazione inaspettata, provenire dal basso e nonostante si sentisse un po’ frastornato, seguì Katia nel bagno degli uomini.
Vista la poca affluenza della serata, non fu un problema, entrare nella toilette, senza dare troppo nell’occhio.
I servizi apparivano molto puliti e composti da due lavabi con specchi sulla destra, tre gabinetti di fronte e tre pisciatoi a muro sulla sinistra.
Katia tirò a sé Giorgio fin dentro un gabinetto e chiuse a chiave.
Il ragazzo era in balia della bella rumena e si lasciò sbottonare i pantaloni senza accennare ad una reazione.
Il membro era in fase di erezione ma Katia accelerò i tempi, lubrificando il pene con la sua bocca e con un preciso quanto efficace movimento di lingua, mentre Giorgio, rimaneva estasiato seduto sulla tazza del cesso.
Una volta che il pene raggiunse la perfetta erezione, Katia cominciò a masturbarlo con una foga ed una veemenza mai viste.
Giorgio prese ad ansimare affannosamente, gli piaceva, anche se non capiva se quello che provava, era goduria o dolore.
Katia continuava il movimento sempre più forte e veloce, quasi con rabbia e disprezzo verso quel ragazzo che ormai non riusciva più nemmeno a ragionare, per lo stato di eccitazione nel quale si trovava.
Nemmeno il primo schizzo di sperma che la colpì sulla guancia, placò la sua velocità tanto da riuscire a spezzargli il filetto.
A quel punto la ragazza, alla vista del sangue, glielo prese in bocca e cominciò succhiare questo misto di globuli rossi e spermatozoi con una voracità di chi non beveva da almeno due giorni.
Per Giorgio, fu fantastico, perché il momento della rottura, capitò preciso con la sua venuta, accentuando a limiti inimmaginabili il piacere.
Peccato che il ragazzo non si accorse che dalla bocca della ragazza, stavano spuntando fuori due canini piuttosto lunghi e affilati.
Dopo circa dieci minuti, la vampira aveva prosciugato il corpo del povero Giorgio, nel quale non era rimasta più nemmeno una goccia di sangue.
Nel frattempo, entrò nel bagno un ragazzo brasiliano che si andò ad aggiustare la pettinatura davanti allo specchio.
Adriano, era uno di quei maldestri play boy falliti, il tipico ragazzo che va in discoteca con la leccata di vacca in testa, camicia bianca alla Tony Manero sbottonata per far vedere il petto abbronzato e pantaloni aderenti in poliestere.
Una volta sazia, Katia uscì dal bagno tutta soddisfatta ma il rumore dei suoi passi, richiamò l’attenzione di Adriano che girandosi di scatto, osservò sbigottito quella stupenda fanciulla fargli l’ occhiolino, mentre si puliva con la lingua il labbro superiore sporco di una qualche sostanza trasparente.
Adriano incuriosito, si affacciò nel gabinetto dal quale era uscita la mora e vi trovò un ragazzo pallidissimo, buttato a terra, con il pene di fuori violaceo ma con in viso un sorriso ed un’ espressione paradisiaci.
A quel punto il brasiliano, convinto di aver trovato la ninfomane della serata, schizzò fuori dal bagno a cercare la bella vestita di rosso, e non si curò del fatto che quando la ragazza era uscita dal cesso, non l’aveva vista riflessa nello specchio.





Ringrazio Truman per la supervisione.

[Modificato da Skytorn 04/06/2006 19.14]





s36_7_11 bel racconto!
annasola2
00domenica 4 giugno 2006 19:21
bellaa!! s36_7_11 s36_7_11 s36_7_11
TrumanShow
00domenica 4 giugno 2006 19:50
il ragazzo c'e'
-heman-
00domenica 4 giugno 2006 22:26
carino ma
s36_7_11
.MasterOfPuppets.
00domenica 4 giugno 2006 22:57
s36_7_11
Skytorn
00domenica 4 giugno 2006 23:35
Grazie

:imb:
K3®ub|na
00lunedì 5 giugno 2006 11:16
azz....mika me l aspettavo....bello :abbraccio 070206_1
Miketta
00lunedì 5 giugno 2006 12:09
Allaikit :cool:
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com