Romanoff, amore sul tapis roulant
In Cardiofitness pazza per un minorenne
Tra una giornata spesa a fare la mamma "banale quanto una pasta al pomodoro" e qualche ora di yoga, Nicoletta Romanoff ha girato il suo secondo lungometraggio per il cinema, "Cardiofitness", di Fabio Tagliavia. Interpreta Stefania, una 27enne fanatica della palestra che si innamora di un 15enne. "Non potrebbe essere almeno 17enne?" ha chiesto all'inizio. Poi ha ceduto: "In fondo mi diverte essere qualcuno che nella vita non sarò mai".
Romanoff con Costantini
"Quando mi hanno proposto il copione di 'Cardiofitness' dicendomi che era una storia d'amore tra una giovane donna e un adolescente ho creduto fosse un drammone. Leggendolo e vedendo che invece era un feuilleton (parola che Nicoletta pronuncia con impeccabile accento francese appreso durante gli anni a Parigi, ndr) ci sono rimasta un po' male. Però la storia mi divertiva e cimentarmi con una commedia era quel che ci voleva per alleggerirmi l'animo".
Di fatto il film, nell'intenzione di Tagliavia una romantica storia d'amore che sfida preconcetti e differenze d'età e buona medicina contro la paura del diverso, qualcosa di scandaloso lo ha. E anche di imbarazzante, visto che Stefano Costantini, il ragazzo che interpreta Stefano e che finisce sotto le lenzuola con Nicoletta, è davvero un bambinetto (nella realtà è quasi maggiorenne, ndr). Per lui la Romanoff è bellissima, ma decisamente "vecchia"; per lei lui "è poco più di un figlio". Inevitabile che qualche scena suoni stonata...
Nicoletta, hai provato imbarazzo nelle scene di sesso?
"Un po', ma soltanto perchè per me è imbarazzante girare qualsiasi scena intima. Anche in 'Ricordati di me', durante il balletto sexy, hanno dovuto praticamente obbligarmi".
Cosa c'è in te di una svalvolata come Stefania?
"Di lei ho l'autoironia e la goffaggine. Verso le cose, dico sempre la parola sbagliata al momento sbagliato... Vorrei però avere la sua spensieratezza, il suo sapersi calare nelle situazioni con facilità".
Nicoletta Romanoff (Infophoto)
Quanti anni ti senti addosso dopo questa pellicola?
Vivo un contrasto: quando sono con i miei bimbi (Francesco e Gabriele, ndr) mi sento mamma e responsabile; diversamente quando mi trovo quando con le mie amiche più grandi che hanno figli mi sento ripetere 'quanto sei piccola, quanto sei giovane'. L'età dipende da chi ti guarda. Per certi versi io mi sento più grande di quello che sono.
Ti sei sposata a 22 anni e sei diventata subito mamma. Cosa rimpiangi dei tuoi vent'anni?
Non ho rimpianti, perché sono una persona che tende a essere inquadrata. La spensieratezza è qualcosa che, fino in fondo, non ho mai posseduto. Ora che sono mamma il mio pensiero è sempre rivolto ai bimbi. la mia vita è la traduzione perfetta di quello che sono dentro; purtroppo è così..."
Anche tu scrivi, come la Stefania del film?
Non tengo un diario, ma mi sto occupando di una possibile sceneggiatura. L'idea di scrivere è nata con una mia amica; ho sentito l'esigenza di raccontare quello che vedo accadere intorno a me nel mondo femminile: la difficoltà di essere nel contempo madre, moglie e donna che lavora. E' la mia prima esperienza di scrittura e se qualcuno dovesse leggere lo script e dirmi di buttarlo, lo lancerei nel fuoco e ricomincerei da capo. Mal che vada sarà un documento che lascerò ai miei figli sul periodo in cui è cresciuta la loro mamma.
Come ti tieni in forma?
Pratico lo yoga e ho fatto dieci anni di ginnastica artistica. Adoro ogni tipo di sport e lo trovo un ottimo modo di convogliare le energie.
Il segreto per sembrare una ragazzina a 27 anni?
Probabilmente avviene per un principio di compensazione: dentro sono una vecchietta, quindi qualcuno deve aver pensato di donarmi l'aspetto di un'eterna adolescente.
Il tuo compagno, Giorgio Pasotti, sembra molto felice di avere una "vecchietta" come te a fianco...
Proprio perché si tratta della nostra felictà, preferisco non farne un argomento di dominio pubblico.
Antonella Zugna