Poesia, poesia...

Pagine: [1], 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11
pink-ink
00martedì 18 novembre 2003 09:11
un "canzoniere" senza musica, ma con tanti sogni, sentimenti, emozioni, pensieri, ecìvocazioni...

Tutte le nostre poesie preferite...


******************

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.
(Nazim Hikmet, 1949)

---


Se per i buoni uffici del signor Nuri spedizioniere
la mia città, la mia Istanbul mi mandasse
un cassone di cipresso, un cassone di sposa
se io l'aprissi facendo risuonare
la serratura di metallo: dccinnn ...

due rotoli di tela finissima
due paia di camicie
dei fazzoletti bianchi ricamati d'argento
dei fiori di lavanda nei sacchetti di seta
e tu
e se tu uscissi da lì

ti farei sedere sull'orlo del letto
ti metterei sotto i piedi la mia pelle di lupo
con la testa chinata e le mani giunte starei davanti a te
ti guarderei, gioia, ti guarderei stupito
come sei bella, Dio mio, come sei bella
l'aria e l'acqua d'Istanbul nel tuo sorriso
la voluttà della mia città nel tuo sguardo
o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi
e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l'osasse
sarebbe come se respirasse e baciasse
Istanbul sulla tua guancia

ma sta' attenta
sta' attenta a non dirmi "avvicinati"
mi sembra che se la tua mano toccasse la mia
cadrei morto sul pavimento.
(Nazim Hikmet, 1944)


---


Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole

ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
(Nazim Hikmet, 1960)


pink-ink
00martedì 18 novembre 2003 20:37
Non gridate più
Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.

Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.

(Giuseppe Ungaretti)


littledrop
00martedì 18 novembre 2003 21:49
Sento un peso insostenibile
mi fa stare male
schiacciandomi
mi fa mancare il fiato.
Sono sempre vissuta di ricordi
di situazioni passate
senza mai pensare
che le cose potevano essere cambiate.
Ed ora bruscamente il risveglio
da un mondo di illusioni
alla realtà vera
che è così triste e ingiusta.
Credo che tutti si illudano
almeno in certe cose
perché affrontare tutto com’è effettivamente
sarebbe impossibile per chiunque.
Certo possono capitare bei momenti
ma la gioia che ti possono dare
è una briciola se confrontata
con il dolore che te ne danno altri.
Gioia e dolore
binomio inscindibile
una continua altalena
che non è mai perfettamente bilanciata.
Troppo spesso pende da un lato
quello del dolore
e ti senti svuotato
ti si spacca il cuore.
Certo non sarebbe giusto
se tutto andasse sempre bene
ma è altrettanto ingiusto che tutto vada male.
E’ una legge matematica
a cui nessuno può sottrarsi
Se ti capita qualcosa di bello
nel giro di poco scompare;
quando trovi una persona speciale
inesorabilmente la perdi.
Perché deve essere sempre così?
Il finale non può cambiare?
Certo che potrebbe, almeno una volta
ma non accadrà mai.
E tutte le cose che possiedi
case, soldi, macchine
a cosa ti possono servire
se sei continuamente infelice?
Non fatevi più illusioni
non ne vale la pena
Non c’è felicità
Non c’è gioia.
Tutto intorno è così e sarà sempre uguale
O vi adeguate
O vi sparate.

littledrop
00martedì 18 novembre 2003 21:51
Tu non domandare, saperlo non ci è concesso, quale fine a me,
quale a te abbiano assegnato gli dei, o Leuconoe, e non interrogare gli oroscopi babilonesi. Quanto è meglio, quel che sarà, accettarlo sia che molti inverni ancora ci abbia Giove concesso, oppure questo sia l’ultimo che ora affatica contro le opposte scogliere il mare Tirreno: sii saggia, mesci il vino e tagliala via ogni speranza lunga
Se il nostro tempo è breve. Mentre parliamo, ecco è fuggito invidioso
Il tempo: cogli il tuo oggi, al domani affidati meno che puoi

(Orazio - Carpe diem)

orangebloom
00martedì 18 novembre 2003 22:07
Emily Dickinson
Che l'amore è tutto,
è tutto ciò che sappiamo dell'amore

orangebloom
00martedì 18 novembre 2003 22:09
la poesia di una donna per una donna...Karin Boye
Spiegazione
(di Karin Boye)

Immersa nella tua bellezza

vedo spiegata la vita

e la soluzione dell'enigma oscuro

svelata.



Immersa nella tua bellezza

voglio pregare.

Il mondo è santo

perché tu esisti.



Senza respiro per chiarezza

annegata nella luce,

volevo morire vicina a te,

immersa nella tua bellezza.






littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:31

Voglia del nulla
Charles Baudelaire

Triste mio spirito, un tempo innamorato della lotta, la
Speranza il cui sperone attizzava i tuoi ardori, non vuole
più cavalcarti! Giaciti dunque senza pudore, vecchio cavallo
il cui zoccolo incespica a ogni ostacolo.

Rassegnati, cuor mio: dormi il tuo sonno di bruto!

Spirito vinto e stremato! Per te, vecchio predone, l'amore
ha perduto il suo gusto, e l'ha perduto la disputa; addio,
canti di ottoni e sospiri di flauto! Piaceri, desistete dal
tentare un cuore cupo e corrucciato!

L'adorabile Primavera ha perduto il suo profumo.

Il Tempo m'inghiotte minuto per minuto come fa la neve
immensa d'un corpo irrigidito io contemplo dall'alto
il globo in tutta la sua circonferenza e non vi cerco più
l'asilo d'una capanna.

Valanga, vuoi tu portarmi via nella tua caduta?

littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:32
Io ti chiesi
-Hermann Hesse

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste
littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:33
Così percorrono le stelle
-Hermann Hesse

Così percorrono le stelle la loro orbita
inalterabili ed incomprese.
Noi ci contorciamo in mille vincoli.
Tu procedi di splendore in splendore.

La tua vita è un'unica luce.
Io dalle mie oscurità devo tendere
le mie desiderose braccia verso di te.
Tu mi sorridi e non mi comprendi
littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:38
Se tu non parli
-Rabindranath Tagore

Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.

Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta
littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:40
Come posso ritrovare la mia pace
William Shakespeare

Come posso ritrovare la mia pace
se il ristoro del sonno mi è negato?
Se l'affanno del giorno non riposa nella notte
ma giorno da notte è oppresso e notte da giorno?
Ed entrambi, anche se l'un l'altro ostili,
d'accordo si dan mano solo per torturarmi
l'uno con la fatica, l'altra con l'angoscia
di esser da te lontano, sempre più lontano.
Per cattivarmi il giorno gli dico che sei luce
e lo abbellisci se nubi oscurano il suo cielo:
così pur blandisco la cupa notte dicendo
che tu inargenti la sera se non brillano stelle.
Ma il giorno ogni giorno prolunga le mie pene
e la notte ogni notte fa il mio dolor più greve
littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 18:42

Non ti angosciare per quello che hai commesso (Sonetto 35)
-William Shakespeare

Non ti angosciare più per quello che hai commesso
le rose hanno spine e fango le argentee fonti;
nuvole ed eclissi oscurano luna e sole
e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.
Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno
giustificando le tue offese con analogie
umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,
scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:
poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,
la tua parte avversa diventa tuo avvocato -
ed inizia contro me stesso un regolar processo:
tale è la lotta interna fra il mio amore e l'odio,
che fatalmente anch'io mi devo render complice
di quel caro ladro che inclemente mi deruba.


pink-ink
00mercoledì 19 novembre 2003 20:26
ATTRAVERSO LE RAPIDE
--------------------
Attraverso le rapide
della tristezza,
sfiorando
il nudo specchio delle piaghe inferte:
lì si fanno fluitare i quaranta
tronchi di vita
scorticati.
Unica tu, nuoti
controcorrente, tu
li conti, li tocchi
tutti.
(paul celan)



NEI FIUMI A NORD DEL FUTURO
----------------------------
Nei fiumi a nord del futuro
io lancio la rete che tu
esitante aggravi
con ombre scritte
da pietre.
(paul celan)


CON ALTERNA CHIAVE
--------------------
Con alterna chiave
tu schiudi la casa dove
la neve volteggia delle cose taciute.
A seconda del sangue che ti sprizza
da occhio, bocca ed orecchio
varia la tua chiave.
Varia la tua chiave, varia la parola
cui è concesso volteggiare coi fiocchi.
A seconda del vento che via ti spinge
s'aggruma attorno alla parola la neve.
(paul celan)

littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 21:10
Che sia l'amore tutto ciò che esiste
Emily Dickinson

Che sia l'amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell'amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.
littledrop
00mercoledì 19 novembre 2003 21:11
Alcuni dicono che
Emily Dickinson

Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere
orangebloom
00giovedì 20 novembre 2003 00:18
ma qualche commento? nessuna che dica se le piacciono le nostre poesie? ...
pink-ink
00giovedì 20 novembre 2003 14:26
Re:

Scritto da: littledrop 19/11/2003 21.11
Alcuni dicono che
Emily Dickinson

Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere

questa consideraziine è bella e terribile, la senti scavarti canali e labirinti nella pelle come acari imbizzarriti, e il tuo petto germoglia al suono della voce. la parola vive pronunciandola, soffiandola tra le labbra, strisciandola tra i denti, come un vento di risveglio dei sensi, come un tam tam della foresta che batte sul diaframma e rimbalza nel collo, come il faro che accendi sulla scogliera per dire "sono qui, mi vedi?" mentre tutto intorno è notte.
pink-ink
00giovedì 20 novembre 2003 14:27
Re: la poesia di una donna per una donna...Karin Boye

Scritto da: orangebloom 18/11/2003 22.09
Spiegazione
(di Karin Boye)

ciao orange, bellissima questa lirica. non conosco l'autrice, chi è? [SM=g27743]
Mia331
00giovedì 20 novembre 2003 17:17
great selection of poetry...yes. i have enjoyed reading all that has been contributed. thanks! mia[SM=g27743] [SM=g27743] [SM=g27743]
orangebloom
00giovedì 20 novembre 2003 21:24
karin boye
Karin Boye e' una scrittrice che si e' suicidata a 41 anni. Si e' sposata, ma poi lascio' il marito, e si innamoro' a 32 anni di una ragazza. Ha sempre vissuto con tormento questa storia d'amore, tanto da segnare anche la sua poesia. Ha sempre sentito molto forte il fatto che la societa' fosse contro gli omosessuali...insomma, ha vissuto un profondo dramma interiore questa poetessa svedese (nata nel 1900 e morta nel 1941)...

Tennie
00giovedì 20 novembre 2003 23:53
Volevo tutte le sbandate
essere viva fino allo scortico
essere tavolo pietra bestiale essere
bucare la vita coi morsi
infilare le mani in suo pulsare
di vita scavare la vita scrostarla
sfondarla spericolarla battermi con lei fino
ai suoi sigilli.
Per amore - per amore - tutto per amore.

E' di Mariangela Gualtieri, una poetessa di Cesena.

Orange, puoi scrivere qualche altro testo di Karin Boye? Non avevo mai letto niente di suo: mi piace. Grazie.
Ciao.
Roberta.
pink-ink
00venerdì 21 novembre 2003 09:39
Re: karin boye

Scritto da: orangebloom 20/11/2003 21.24
Karin Boye e' una scrittrice che si e' suicidata a 41 anni. Si e' sposata, ma poi lascio' il marito, e si innamoro' a 32 anni di una ragazza. Ha sempre vissuto con tormento questa storia d'amore, tanto da segnare anche la sua poesia. Ha sempre sentito molto forte il fatto che la societa' fosse contro gli omosessuali...insomma, ha vissuto un profondo dramma interiore questa poetessa svedese (nata nel 1900 e morta nel 1941)...


grazie molte [SM=g27743]


Come posso dire

Come posso dire se la tua voce è bella.
So soltanto che mi penetra
e mi fa tremare come una foglia
e mi lacera e mi dirompe.

Cosa so della tua pelle e delle tue membra.
Mi scuote soltanto che sono tue,
così che per me non c’è sonno né riposo,
finché non saranno mie.

Karin Boye

[Modificato da pink-ink 21/11/2003 10.29]

pink-ink
00venerdì 21 novembre 2003 10:38
Nome non ha
Nome non ha,
amore non voglio chiamarlo
questo che provo per te,
non voglio tu irrida al cuor mio
com’altri a’ miei canti,
ma, guarda,
se amore non è
pur vero è
che di tutto quanto al mondo vive
nulla m’importa come di te,
de’ tuoi occhi de’ tuoi occhi
donde sì rado mi sorridi,
della tua sorte che non m’affidi,
del bene che mi vuoi e non dici,
oh poco e povero, sia,
ma nulla al mondo più caro m’è,
e anch’esso,
e anch’esso quel tuo bene
nome non ha...

Sibilla Aleramo - 1929

Tennie
00venerdì 21 novembre 2003 20:57
Grazie, pink...è intensa, vibrante.
[SM=g27743] [SM=g27743] [SM=g27747]
Roberta.
Tennie
00venerdì 21 novembre 2003 21:08
pink, non te l'ho scritto nella mail precedente, ma mi riferivo al testo della Boye.
Domani andrò in libreria.
Notte...

orangebloom
00sabato 22 novembre 2003 13:53
come posso dire...
Sai Pink? hai proprio postato la poesia di Karin che piu' AMO, e' una delle mie poesie preferite, e per pudore non l'avevo voluta postare perche' e' qualcosa che e' molto legato a me, profondamente, e molto intimamente.
Grazie per averlo fatto tu...

La prima volta che l'ho letta sono rimasta assolutamente FULMINATA..e' qualcosa che descrive benissimo tutto cio' che si sente fisicamente, emotivamente, quando si e' davanti alla ragazza che si AMA!!! dio mio...e' splendida questa poesia! Mi fa tremare tutte le volte che la leggo!

[Modificato da orangebloom 22/11/2003 13.58]

pink-ink
00sabato 22 novembre 2003 14:24
Re: come posso dire...

Scritto da: orangebloom 22/11/2003 13.53
Sai Pink? hai proprio postato la poesia di Karin che piu' AMO, e' una delle mie poesie preferite,

ciao orange,
hai ragione, questa poesia è struggente, appassionata e profonda, di una sensibilità che non può lasciare indifferenti. quello che il cuore sente, passa dai sensi e traspira dalla pelle, si fa corpo.
poche e semplici parole per svelare un sentire radicale e complesso: l'autrce è riuscita a dire ciò che fin troppo spesso ci scuote senza darci il tempo di riuscire a spiegarlo in modo comprensibile.
anch'io ne sono rimasta colpita.
l'ho trovata per caso in rete e mi piaceva l'idea di aggiungerla qui.
ne conosci altre di boye? in rete c'è ben poco...

[Modificato da pink-ink 22/11/2003 14.25]

pink-ink
00sabato 22 novembre 2003 15:55
k. boye
L'amazzone
Ho sognato spade stanotte.
Ho sognato battaglia stanotte.
Ho sognato che lottavo al tuo fianco
armata e forte, stanotte.

Lampeggiava forte dalla tua mano,
e i Troll cadevano ai tuoi piedi.
La nostra schiera serrava le fila e cantava
nella minaccia di tenebre silenziose.

Ho sognato sangue stanotte.
Ho sognato morte stanotte.
Ho sognato che cadevo al tuo fianco
con ferite mortali, stanotte.

Tu non notavi affatto che io cadevo.
La tua bocca era seria.
Con la mano ferma tenevi lo scudo
e andavi dritta per la tua strada.

Ho sognato fuoco stanotte.
Ho sognato rose stanotte.
Ho sognato che la mia morte era bella, e buona.
Così ho sognato stanotte.

--

I focolari
Ogni tua parola è come un seme.
Scava profondamente la sua radice.
Io mi sveglio per un misterioso dolore
e non trovo rimedio.
Allora mi consuma come un'amara sete
ogni movimento che hai fatto.
Ogni accento e ogni sguardo
si avvicina, chiaro e grande.
Il giorno è grigio di ciò che in me e intorno a me
intorbida la mia figura.
Ma chiaro come specchio è il mondo della notte
dove tu sei tutto, tutto.

stella 77
00sabato 22 novembre 2003 17:41
E OGNI TANTO SCOMPARIRE

Quasi notte,
nebbia, grigio scuro, buio,
freddo che sale, sole che uccide:
bianca lattiginosa presenza che invade
ricopre e t'assale.
Motore, attenzione,
non c'è altro rumore
che suona in presenza dei fari
che illuminan sassi e rovine
di un mondo di latte
perfetto.
Città, oscurità, perdizione. Vorrei sparire
e scoprire un legame di tunnel
con altri confini
d'incanto, di notti, di fato.
Sparire. Vrrrr...
come luce di faro a picco sul lago
nel riverbero triste dell'onda che danza
al fragile e penoso chiamo
di una veglia durata una vita
a sognar di potere danzare
solo e per sempre
controcorrente
a filo del mare.

orangebloom
00domenica 23 novembre 2003 18:42
Re: Re: come posso dire...

Scritto da: pink-ink 22/11/2003 14.24
ne conosci altre di boye? in rete c'è ben poco...

[Modificato da pink-ink 22/11/2003 14.25]




purtroppo no. Sia in rete che in libreria c'e' pochissimo di questa favolosa scrittrice [SM=g27744] [SM=g27744] [SM=g27744]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com