Vengono riadattati per la tv
Anche i costumi preferiscono la tv. Nel secolo delle soap, dei serial e dei film tv, anche le grandi sartorie cinematografiche, come la Tirelli, si adattano ai tempi e riadattano i costumi del cinema alla fiction. Così, dai pastrani del Gattopardo, si passa alle vesti dei Vicere di Roberto Faenza, destinazione Rai Uno, di Guerra e pace, kollssals Lux, Caravaggio e Nativity, nuova serie Usa che arriverà in Italia a Natale.
"Non mi dispiace affatto lavorare per la ficiton", racconta Dino Trappetti della sartoria Tirelli, "dobbiamo adeguarci ai tempi, e questo è il tempo della tv." Il motivo è presto detto: diminuiscono le produzioni cinematografice, specie quelle liriche, quindi si riadattano i grandi costumi del passato. Le major puntano su Marocco e Tunisia, approntando sartorie con manodopera del luogo e rinunciando a nomi classici come Tosi, Pescucci e Pizzi.
Lunga la lista delle fiction in arrivo con costumi presi a prestito dal grande cinema. Per Nativity, fiction made in Usa che vedremo a Natale, il costumista Maurizio Millenotti ha saccheggiato i costumi di The Passion, sempre creati da lui. Stesso discorso per i costumi di Caravaggio e del nuovo progetto Artemisia, riadattati da Tirelli direttamente da quelli esposti al Metropolitan di New York.