PALERMO.CRESCE IL NUMERO DI MALATI DI AIDS

GayAbruzzo
00sabato 9 aprile 2005 22:06
Aids, una malattia che in città continua a crescere. Sono undici i casi diagnosticati alla fine del 2004. Una percentuale altissima che classifica Siracusa, assieme a Enna, come la città siciliana con maggiore incidenza di casi conclamati. Il dato allarmante è stato diffuso dall'Anlaids, l'associazione nazionale per la lotta contro l'Aids, che nel 2004 ha registrato in città undici nuovi casi, che rapportati ai due del 2003, desta notevole preoccupazione. A confermare il crescere dell'epidemia sul territorio è il primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale "Umberto I", Giuseppe Di Stefano. L'unità operativa è, infatti, l'organo autorizzato a registrare e comunicare all'istituto superiore della sanità i nuovi casi di malattia conclamata. Un provvedimento che non riguarda i cosiddetti "sieropositivi". Per questi soggetti, infatti, i sanitari non sono autorizzati a segnalare l'avvenuto contatto con il virus anche se, questi individui, sono contagiosi allo stesso modo dei malati effettivi. "La fascia di età più colpita - ha spiegato Di Stefano - è quella dei quarantenni. Inoltre i soggetti a "rischio" non sono più i tossicodipendenti o gli omosessuali. Le campagne informative dell'ultimo decennio hanno contribuito a correggere i comportamenti eliminando l'abituale scambio di siringhe o i rapporti non protetti fra gay. Resta però alta l'attenzione sul resto della popolazione. Incontri occasionali e rapporti senza una adeguata protezione sono i veicoli di maggiore diffusione del virus. La libertà di costume che caratterizza il nostro tempo ha inciso in maniera determinante a diffondere la terribile malattia. In città i casi diagnosticati nel 2004 sono la conferma che è stata osservata poca attenzione. Per eliminare, o quantomeno ridurre l'epidemia occorre rivedere i comportamenti". Così anche se i casi di mortalità si sono notevolmente abbassati, l'Aids è fra le malattie infettive più diffuse ed ancora la più temuta. "Da circa due anni non si hanno casi di decesso - ha aggiunto Di Stefano - un traguardo raggiunto anche grazie all'efficacia delle terapie farmacologiche. Resta però ancora una incognita che non lascia ben sperare". Mariella Bianca.
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