zon@ venerdi
00martedì 28 giugno 2005 08:29
ROMA - A confronto con I Nomadi, uno dei grandi gruppi della storia della musica italiana e che della musica ha fatto uno strumento sempre attuale per parlare con schiettezza al suo pubblico: Danilo Sacco, voce solista del gruppo, che da alcuni anni è succeduto all’indimenticato Augusto Daolio, ci parla del panorama musicale italiano, delle difficoltà del mestiere di cantante e delle possibilità che quest’arte offre a chi sa farne un veicolo di valori. Come molti altri artisti, anche Danilo ci parla con piacere del suo personale ricordo di papa Giovanni Paolo II, del quale ha recentemente celebrato il ricordo in una serata d’omaggio a Roma.

Danilo, la musica de I Nomadi è sempre riuscita ad entrare in dialogo profondo con il suo pubblico, ed anche la vostra presenza in eventi culturali garantisce uno spessore umano dal quale la musica a volte sembra prescindere. Quali sono le linee guida del vostro fare musica?

“Credo che la musica debba essere sostanzialmente divertimento, ma se riesce a scuotere qualche cosa dentro di noi, a provocare un moto dentro delle anime che spesso sonnecchiano un po’ troppo, ecco che allora la musica diventa qualcosa di più e qualcosa di più importante. Ecco le nostre motivazioni, la passione che ci sostiene in questo lavoro”.

Ultimamente vi abbiamo visto partecipare al tributo a Giovanni Paolo II all’Olimpico: con quale spirito partecipate ad iniziative di questo genere?

"Noi siamo stati molto onorati di essere stati invitati, in quell’occasione come in altre simili. E’ sempre bello riuscire a coniugare, come è avvenuto allora, sport e musica. Poi, se si riesce a parlare di solidarietà, allora funziona tutto".

Pensi che la musica acquisti un valore aggiunto se in relazione alla solidarietà?

“Sì assolutamente, e aggiungerei anche, soprattutto, se è testimonianza. La musica è uno dei veicoli di testimonianza più forti che ci siano perché non è necessario essere musicisti per apprezzare la musica. La musica ha un linguaggio universale, e per questo non si può ignorare il suo potenziale come messaggio di testimonianza”.

Quali problemi avverti come più forti nel mondo della musica oggi, le più grandi difficoltà?

“Sai, io ho il sospetto che in Italia la musica non sia ancora vista come dovrebbe essere vista, quindi come un fenomeno culturale di elevato livello. A me piacerebbe che, per esempio, qualcuno pensasse ad aprire sempre più sale prove, che avessimo la possibilità di avere più scuole di musica come più scuole di sport: sono due facce della stessa medaglia, fanno bene sia al corpo che allo spirito".

Le vostre canzoni non di rado richiamano alla spiritualità, parlano in modo molto schietto di Dio. Come hai aderito all’identità del gruppo in questo senso?

“Sai, io ho questa visione di Dio un po’ particolare, nel senso che non lo vedo come un signore barbuto, ma lo vedo come una presenza che sta dentro tutti noi. Personalmente, credo che cercare di migliorare se stessi significa cercare Dio più facilmente. E credo che Lui voglia da noi più azione, delle volte. Come ho detto prima, spesso sonnecchiamo.: Non credo che interessi molto il nome con cui lo chiamiamo: credo che interessi molto di più che diventiamo uomini e donne di pace”.

Restando in tema di argomenti importanti: l’ultimo referendum ha provocato fortemente le coscienze degli italiani in merito a questioni morali fondamentali. Cosa pensi della questione?

“Io sono stato molto indeciso, onestamente, ma solo per la ricerca scientifica. Poi, il problema non è la ricerca scientifica, è l’uomo: il nucleare può servire per produrre energia pulita, ma può servire per costruire bombe atomiche. Non è mai la tecnologia il male: sono le persone che la usano, e purtroppo al mondo non siamo tanto preparati ad esser così illuminati, abbiamo ancora molto cammino da fare”.

Hai partecipato ad una serata in omaggio a Giovanni Paolo II. Che ricordo hai di papa Woityla?

“L’ho incontrato due volte, purtroppo non da vicino, però il mio ricordo di lui è che era stato accompagnato sul palco, sulla sua sedia, ed era un po’ vacillante sui passi. Quando è entrato, si è rivolto verso di noi, ci ha salutato e poi tranquillo, arzillo, ha ripreso a camminare. tranquillo, così: tutto andava bene! Lui era uno che amava molto il contatto con la gente, lo sentiva molto, anche a livello mentale".

Ed anche lui è stato un artista.

“Sì, è vero, un artista: si è sempre anche artisti quando si è grandi uomini.”


http://www.korazym.org/news1.asp?Id=13705
GayAbruzzo
00martedì 28 giugno 2005 08:53
grandi! sono andato 4 volte ai loro concerti. a sulmona c'è il nomadi fans club e un parco dedicato ad augusto. vengono spesso a trovarci [SM=x432758]
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00lunedì 5 dicembre 2005 02:34
I Nomadi in concerto
I Nomadi, saranno ad Alassio, al Palazzetto dello Sport “Lorenzo Ravizza” sabato 3 dicembre p.v. in un evento che il Comune di Alassio organizza in collaborazione con la Ge.S.Co.
Alle ore 21,00 il Palalassio vibrerà delle note delle più amate canzoni dei Nomadi, quelle storiche, che li hanno fatti grandi, quelle più nuove dell’ultimo cd, che li hanno consacrati grandi nell’universo della musica italiana, ma quella che ha saputo superare le frontiere del tempo e dello spazio.
“Corpo estraneo” il titolo dell’ultimo album, ma anche di questo speciale appuntamento per avere il quale, da tempo la Ge.S.Co. si è messa in lista di attesa.

Periodo: la manifestazione si terrà il 03 dicembre 2006 (date della nuova edizione ancora da verificare) Clicca qui per suggerire le nuove date

Il testo è stato gentilmente fornito da: Comune di Alassio

I Nomadi in concerto si svolge a dicembre, visualizza le altre manifestazioni della tipologia Concerti a dicembre e altre manifestazioni della tipologia Concerti: Concerti in Liguria e Concerti a Savona
zon@ venerdi
00giovedì 8 dicembre 2005 18:47
I Nomadi parteciperanno alla 56esima edizione del Festival di Sanremo
Tornano i Nomadi sul palco del Teatro Ariston. Sarà questa per la band di Beppe Carletti la seconda partecipazione al Festival della Canzone italiana, la prima volta erano apparsi nel 1971 con Non dimenticarti di me scritta da Mogol e Mario Lavezzi ed eseguita con Mal.

La notizia è stata resa nota ieri sera nel corso della registrazione di Porta a porta che sarà trasmessa domani sera alla quale saranno presenti anche il direttore artistico Giorgio Panariello (che "onorato" dal fatto che i Nomadi abbiano accettato l' invito al suo Festival) e quello artistico-musicale Giammarco Mazzi.

Il gruppo fondato nel 1963 dal cantante, oggi scomparso, Augusto Daolio e il tastierista Beppe Carletti fa il suo ingresso nel panorama discografico italiano, due anni dopo, con il brano Donna, la prima donna ma giungono ai vertici delle classifiche musicali solo nel 1972 con Io vagabondo riuscendo a imporsi anche oltre i confini nazionali.

La band emiliana ha avuto, negli ultimi anni, un ritorno al successo acquisendo tra i nuovi fan anche dei giovanissimi. Si è esibita di recente all'ultimo motorshow di Bologna e ha presentato, insieme a Leonardo Pieraccioni, il film Ti amo in tutte le linque del mondo, al cinema dal 16 dicembre
zon@ venerdi
00martedì 13 dicembre 2005 10:28
"AGLI “ANGELO ELLE” di LATINA IL VII PREMIO NAZIONALE
“Un giorno insieme - Augusto Daolio – Città di Sulmona”
Il 2° premio S.I.A.E. a TONY NEVOSO di Citta’ Sant’Angelo.
3° Nequizia di Bari. I vincitori premiati da Eugenio Finardi
Al reggae rock degli ANGELO ELLE, giovane band di Latina, il VII Premio nazionale “Un giorno insieme – Augusto Daolio – Città di Sulmona”.

La giuria, composta da Michele Muti (discografico, produttore di band come Timoria, Denovo, Adriano Celentano ecc.), e composta Giancarlo Passarella (giornalista musicale, storica voce di Radio Rai nonchè responsabile della U.D.U. Records e di MusicalNews.Com), Stefano Faggioni (musicista), Donato Angelosante (regista, doppiatore), Vittorio Sonsini (musicista), Alessandro Centofanti (musicista), Tommaso Paolini (docente dell’Universita’ di Sulmona) e Angelo Ottaviani (direttore artistico), dopo aver ascoltato i 50 gruppi e cantautori finalisti ha espresso il proprio verdetto.

L’ambito primo premio è stato conquistato dagli ANGELO ELLE di Latina. Il gruppo ha convinto per un reggae rock di alto livello, sia dal punto di vista artistico che sotto il profilo compositivo, con un brano molto spontaneo e diretto. Gli ANGELO ELLE, come da regolamento, si esibiranno di diritto al “Nomadincontro - Tributo ad Augusto”, in programma a febbraio a Novellara (Reggio Emilia), alla presenza dei Nomadi e di numerosi artisti della musica italiana.

Il secondo premio – assegnato dalla S.I.A.E. è stato vinto da TONY NEVOSO di Citta’ Sant’Angelo. Il riconoscimento e’ stato consegnato da Daniela D’Isa, capo ufficio stampa della S.I.A.E.

Il terzo premio è andato ai NEQUIZIA di Castellana Grotte (Bari).

La giuria ha quindi assegnato dei premi speciali:

La Targa F.I.M.I. per la migliore musica è stata assegnata ai FAVONIO di Foggia.
Il premio per il miglior testo è stato attribuito al gruppo LE CHIAVI DI VETRO di Velletri (Roma)
Il premio per la migliore voce a SIMONE ARDINI dei Round di Sulmona (L’Aquila).
Il premio per la miglior musica a TONY NEVOSO di Citta’ Sant’Angelo (Pescara).
Il premio per la migliore tecnica è stato vinto da DANIELE FARAOTTI di Bologna.
Il premio per il Miglior progetto comunicativo assegnato dalla redazione di Musicalnews www.musicalnews.com è andato al gruppo IL SOGNO DI GIADA di Centobuchi (Ascoli Piceno).
IL premio riservato al Miglior musicista è andato al chitarrista del gruppo DADDY PLEASURE di Reggio Emilia.

La giuria ha altresì assegnato due premi speciali a VITTORIO MERLO di Bissen (Lussemburgo) e a MAURIZIO TOFFANETTI di Castelvetro (Modena).

Il Premio della critica, assegnato dai giornalisti musicali accreditati al Premio nazionale “Un giorno insieme – Augusto Daolio – Città di Sulmona” è andato agli AUDIOINSONNO di Muggio’ (Milano).
Gli AUDIOINSONNO hanno vinto anche il Premio assegnato dagli studenti del Corso in economia e organizzazione dei servizi turistici dell’Universita’ degli studi di Roma “La Sapienza”.

I vincitori sono stati premiati nella serata di giovedì 8 dicembre,, alle ore 21, al teatro comunale “Maria Caniglia”, in occasione del concerto di Eugenio Finardi. L’artista, che si e’ esibito con il gruppo Custodie Cautelari, ha proposto tutti i suoi maggiori successi come “Musica Ribelle” e “La forza dell’amore”.

Il VII Premio nazionale “Un giorno insieme – Augusto Daolio – Città di Sulmona” è organizzato dall’Associazione culturale Nomadi fans club “Un giorno insieme” di Sulmona, dalla Segnali Caotici di Beppe Carletti e da Progetto Musica di Maurizio Dinelli, con il patrocinio del Ministero ai beni e alle attività culturali, della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune di Sulmona, della S.I.A.E. – Società Italiana Autori ed Editore, della F.I.M.I. – Federazione Industria Musicale Italiana e del Consorzio universitario di Sulmona."


Giuliano Biasin (notizia tratta da comunicato stampa di Ufficio Stampa Premio Augusto Daolio del 09/12/05
zon@ venerdi
00lunedì 27 febbraio 2006 09:58
Sanremo 2006: inaugurata la mostra dei Nomadi


Si è appena inaugurata al Palafiori di Sanremo la 'Mostra Nomadi'. Fino a sabato 4 marzo la struttura ospiterà una carrellata di fotografie, album, immagini di viaggi e rarità per ripercorrere i 40 anni di storia del gruppo musicale più longevo in Italia. Presenti i Nomadi, che si sono volentieri mischiati al pubblico rilasciando interviste ed autografi, rappresentanti dell'Amministrazione comunale, radio e televisioni.

La mostra si svolge in contemporanea con la seconda partecipazione della band al Festival e, durante il rinfresco, il tastierista Beppe Carletti (nella foto) ha spiegato i motivi che li hanno riportati, dopo 35 anni, nella città dei fiori: Sanremo sarà un'importante vetrina per l'imminente uscita della raccolta di loro inediti.
L'esposizione, visitabile dalle 11 alle 20, non è l'unico evento di 'Sanremo Off' che vede coinvolti i Nomadi. Si esibiranno, infatti, in concerto mercoledì primo marzo alle 21 in Piazza Colombo.
zon@ venerdi
00martedì 28 febbraio 2006 16:58
SE VINCONO I NOMADI...
LO STORICO GRUPPO ITALIANO COMPIE QUARANT'ANNI DI VITA E FESTEGGIA TORNANDO AL FESTIVAL, 35 ANNI DOPO

Era il 1971 e per loro fu un esperienza sfortunatissima. «Ma quest'anno è tutto cambiato», dice Beppe Carletti, l'unico rimasto sin dalle origini. Tanto che a Sanremo...

«Se vincono i Nomadi non perde nessuno...». Discografici, cantanti, addetti ai lavori: tutti a Sanremo hanno adottato questo slogan, che è anche un po’ un modo elegante di esorcizzare il "ciclone" Nomadi abbattutosi sul festival dopo l’unica, sfortunatissima esperienza del l971, quando... «Quando ci presentammo al festival con la canzone Non dimenticarti mai e fummo sbattuti fuori senza il piacere di assaporare la finale...».

È Beppe Carletti, leader storico del gruppo (Augusto Daolio è scomparso nel 1992, a 45 anni), a raccontarci quel momentaccio, che a distanza di tempo, tuttavia, diventa quasi una leggenda.

Che cosa ricordi di quel Sanremo?
«Che cantavamo la nostra canzone in coppia con Mal; che vinsero meritatamente Nicola Di Bari e Nada con Il cuore è uno zingaro; che Celentano si piazzò quinto e che i Mungo Gerry con In the summertime arrivarono ultimi. Fu un grande festival, con José Feliciano che cantava Che sarà e Lucio Dalla che sfondò con 4 marzo 1943. Comunque capimmo che noi e il festival eravamo decisamente incompatibili...».

Allora, scusa la franchezza, adesso siete diventati compatibili, visto che da quella vostra esperienza Sanremo è andato via via peggiorando?
«A te la verità la dico: la nostra canzone, Dove si va, è certamente un buon pezzo ed è uno dei 10 inediti che saranno pubblicati in questi giorni nell’album Con me o contro di me. Una combinazione fortunata, che valeva la pena di essere usata come rampa di lancio per la nostra nuova fatica».

Quarant’anni di carriera, visto che nacquero al Cantagiro del l966, quando fu istituito il girone dei gruppi e i Nomadi gareggiarono con i famosi Rokes, l’Équipe 84, i Camaleonti, i Giganti, i New Dada. Un debutto-provocazione, perché la loro canzone, Come potete giudicare, era un inno contro la discriminazione della musica "cuore-amore-melodia" nei confronti dei gruppi rock, i cosiddetti "capelloni", che sulla scia dei Beatles e dei Rolling Stones stavano imponendosi nel mondo giovanile. Da allora i Nomadi hanno inciso 36 album. Ma nonostante la quantità (quasi un disco l’anno), la qualità non è mai stata trascurata. Ed è anche questo il motivo del tormentone sanremese: se vincono loro non perde nessuno...


Beppe Carletti, unico rimasto dei fondatori dei Nomadi,
accanto al pullman del gruppo (foto Ansa/La Presse).

Ma torniamo a quella prima volta al festival...
«Ci arrivammo come a Disneyland», continua Beppe Carletti. «Alloggiavamo all’Hotel Londra, che allora era uno dei più prestigiosi alberghi della riviera. A quel tempo il festival si svolgeva ancora nel minuscolo teatrino del Casinò e il primo giorno, dopo le prove, passeggiammo per corso Matteotti, con le vetrine dei negozi dai prezzi impossibili, arrivammo in fondo, in piazza Colombo, e ci venne subito un’idea: lo spazio c’era, perché non offrire ai cittadini sanremesi un nostro concerto dal vivo in strada? Tra il dire e il fare c’era di mezzo la burocrazia, ma l’ostacolo non si rivelò insormontabile e suonammo per diverse ore, fu un successo e a quel punto pensammo che avremmo addirittura vinto il festival...».

E quest’anno?
«Tutto cambiato: abbiamo scelto un albergo arrampicato sulla collina, per arrivarci bisogna organizzare un’escursione, così ce ne stiamo tranquilli e lontani dal caos che in questi giorni è davvero incredibile. Però il mercoledì, quando il festival è sospeso per la partita di calcio, torniamo a offrire un concerto gratuito in piazza. Stavolta siamo un po’ più conosciuti e l’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo dalla gente. Dai, possiamo dire che ci siamo fatti anche noi la nostra "campagna elettorale"».

Prima di raggiungere Sanremo i Nomadi hanno mantenuto la promessa di celebrare, come ogni anno, a Novellara, l’omaggio al leader scomparso.

I loro viaggi della speranza

Come sempre gran folla e tutto il popolo dei Nomadi, così trasversale, così plurigenerazionale, con la nursery per figli e nipotini. Per poterlo descrivere non servono parole, bisogna almeno una volta andarci di persona e rendersi conto dell’affetto che nonni, genitori e figli profondono applaudendo, ma anche mandando sul palco piccoli foglietti di carta con scritte che poi vengono lette alla platea. A gennaio, seguendo un costante progetto di solidarietà che ormai fa parte del loro modo di leggere la vita, Beppe è volato a Meulabho, Sumatra, in Indonesia, per vedere se i lavori di costruzione del Centro medico progettato in collaborazione con Ecpat, Rock no war e la Croce Verde di Reggio Emilia fossero terminati.

I fondi sono stati raccolti con una serie di concerti e con parte degli incassi di Corpo estraneo, il loro ultimo album, vincitore di due dischi di platino. Il cammino della speranza di Beppe e compagni ha radici antiche: in Cambogia hanno realizzato e inaugurato la casa di Battamarg, che ospita ragazzi mutilati dalle mine, hanno iniziato da tempo una campagna di solidarietà insieme ad Afesip (Agir pour les femmes en situation précarie) ed Ecpat (End child prostitution, pornography and trafficking) per sostenere un centro per le bambine vittime dello sfruttamento sessuale in Vietnam.

Nomadi di nome e di fatto, girano il mondo portando un segno di partecipazione ai tanti drammi che lo sconvolgono. Dopo la pausa sanremese, una tournée e altri viaggi della speranza. «Se vincono loro non perde nessuno...». Se era per esorcizzare questa possibilità, è stato un errore di valutazione, perché i Nomadi il festival della vita l’hanno già vinto, solo con le armi della loro incredibile voglia di essere parte degli altri.
zon@ venerdi
00giovedì 2 marzo 2006 07:13
Nomadi "Dopo 40 anni ancora ribelli".


Sono dei Nomadi visibilmente soddisfatti i ‘ragazzi’ arrivati nel primo pomeriggio al Palafiori, struttura che fino al 4 marzo ospita anche la mostra della loro storia, lunga 40 anni. E rilassati, gratificati da “…attenzioni mai ricevute prima – ha dichiarato Beppe Carletti – e circondati dai familiari che ci hanno accompagnato a Sanremo, perché il lavoro è importante, ma altrettanto importate è avere qualcuno con cui condividere le emozioni”.

“Rispetto a 35 anni fa – ha proseguito lo storico tastierista – ho trovato maggiore partecipazione, dovuta alla tecnologia che permette di lavorare come non era possibile nel ’71. Nel concerto di stasera in Piazza Colombo, comunque, riproporremo anche vecchi successi. Lo spirito ribelle, invece, è sempre lo stesso, diverso è il modo di esprimerlo e il nostro testo, che parla di guerra e soprattutto di pace, ne è una dimostrazione. Ci sentiamo dei debuttanti a cui viene il mal di stomaco prima di salire sul palco, con la responsabilità di dover dimostrare qualcosa, forse perché abbiamo attraversato momenti musicalmente difficili”.

“Anche i Nomadi, come Ron, sostengono delle iniziative umanitarie – hanno ammesso esortati dai giornalisti -, ma preferiamo farlo in silenzio. In particolare vorremmo incoraggiare tutti a contribuire ai progetti di Gino Strada e di Emergency”.
zon@ venerdi
00sabato 4 marzo 2006 12:13
Quarantuno anni dopo dove si va con i Nomadi
I Nomadi affrontano il quarantunesimo anno di vita con un album, l'ennesimo (dovrebbero essere 35, gli album, ma non ci metterei la mano sul fuoco), e con una magnifica follia, il ritorno a Sanremo trentacinque anni dopo l'apparizione in coppia con Mal, quando cantarono «Non dimenticarti di me». Al Festival hanno portato «Dove si va», brano di assoluta ordinarietà nomade, eppure straordinario e quasi eversivo nel contesto esangue dell'Ariston. L'album si intitola «Con me o contro di me», e anch'esso è di assoluta ordinarietà nomade. Nel senso che gli astuti che acquistano un album dei Nomadi sono dei privilegiati (a condizione che amino i Nomadi: ovviamente, non ha senso se a uno non piace la musica dei Nomadi - che è musica molto caratterizzata, con cifre stilistiche e contenutistiche chiare, lineari, dichiarate senza infingimenti: giustappunto, o con me o contro di me), sono dei privilegiati, dicevo, perché si mettono in tasca, al prezzo corrente di un cd, qualcosa che ben di rado oggi puoi ottenere, acquistando un cd: ovvero, una raccolta di una decina di canzoni tutte buone, o quantomeno dignitose, e a volte qualche perla. Voglio dire che magari i Nomadi non azzeccano un hit ad ogni album (però spesso le loro canzoni diventano tormentoni radio, e anche in questo avrebbero molto da insegnare a certi bambocci di giornata), però non ti rifilano una fregatura manco a morire. Tu paghi per dieci canzoni, e loro ti danno dieci canzoni che - presumendoti fan dei Nomadi - sono canzoni dei Nomadi, e tu ci trovi dentro quello che cerchi, e non ti senti truffato.

Questa politica, oltre a rispecchiare l'onestà di fondo di gente che fa musica per passione e per mestiere, e rispetta se stessa e i propri clienti, si è rivelata pagante anche sul piano del business: quarant'anni sono tanti per qualsiasi azienda, un'enormità per un'azienda che produce intrattenimento, ed è quindi esposta più di qualsiasi altra ai capricci del mercato e del gusto. Eppure, i Nomadi oggi sono una delle rarissime certezze dell'industria discografica italiana: gente che parte da una base garantita di cento-centocinquantamila copie, qualunque cosa faccia.

Ma allora, domanderà l'ingenuo lettore ignaro della mentalità nomade, chi glielo ha fatto fare di andare a Sanremo? Beh, intanto perché se tu fai un buon prodotto hai il dovere - verso te stesso, e verso il prossimo - di farlo conoscere anche agli altri, a chi non sa. E poi perché la storia dei Nomadi è una storia bellissima: e le storie bellissime bisogna raccontarle. E il Festival è un buon posto, per raccontare storie a chi ha voglia di ascoltare.
zon@ venerdi
00giovedì 23 marzo 2006 17:35
Ancora Nomadi
È disponibile nei negozi "Con me o contro di me", il nuovo album dei Nomadi, contenente il brano « Dove si va » vincitore nella categoria gruppi a Sanremo 2006.


Semplicità, modestia, entusiasmo e carica sono sempre state le caratteristiche che hanno contraddistinto la formazione dei Nomadi, fin dal loro ingresso sulle scene musicali nel lontano 1965, anno di pubblicazione di Donna la prima donna. In una vastissima discografia che può contare su circa 200 brani di repertorio, il nuovo album dei Nomadi, intitolato Con me o contro di me è il numero 29 della vasta serie. La nuova opera, contenente dieci brani inediti, arricchisce sempre più la discografia del famoso gruppo nato fra Reggio Emilia e Modena 43 anni fa.

Uscito a breve distanza da Corpo Estraneo Con me o contro di me è nato nella primavera del 2005 e registrato nell’autunno dello stesso anno. A differenza dei lavori più recenti, questo ultimo album ci riporta ai Nomadi dei primi anni '90, dimostrando ancora una volta che la formazione emiliana non passa certo di moda. L’album si apre con Dove si va, il singolo con il quale i Nomadi hanno vinto Sanremo nella categoria gruppi. Il brano sanremese scritto a più mani, parla della guerra che si combatte ogni giorno, attraverso una lettera scritta al proprio figlio di un reporter di guerra.

Fra le altre tracce dell’album segnaliamo la titletrack Con me o contro di me un brano che pone l’accento sulla necessità dell’essere tolleranti oppure Ancora non so dove l’incertezza della vita spinge l’uomo a ricercare un senso nelle piccole cose, e ancora la presa di posizione nei confronti di chi determina mode giovanili negative nel brano Status Symbol e per finire, la solitudine di un uomo che si perde nel vuoto di se stesso dopo aver raggiunto importanti obiettivi in L'ultima salita.
zon@ venerdi
00lunedì 10 aprile 2006 02:14
Ancora Nomadi


Semplicità, modestia, entusiasmo e carica sono sempre state le caratteristiche che hanno contraddistinto la formazione dei Nomadi, fin dal loro ingresso sulle scene musicali nel lontano 1965, anno di pubblicazione di Donna la prima donna. In una vastissima discografia che può contare su circa 200 brani di repertorio, il nuovo album dei Nomadi, intitolato Con me o contro di me è il numero 29 della vasta serie. La nuova opera, contenente dieci brani inediti, arricchisce sempre più la discografia del famoso gruppo nato fra Reggio Emilia e Modena 43 anni fa.

Uscito a breve distanza da Corpo Estraneo Con me o contro di me è nato nella primavera del 2005 e registrato nell'autunno dello stesso anno. A differenza dei lavori più recenti, questo ultimo album ci riporta ai Nomadi dei primi anni '90, dimostrando ancora una volta che la formazione emiliana non passa certo di moda. L'album si apre con Dove si va, il singolo con il quale i Nomadi hanno vinto Sanremo nella categoria gruppi. Il brano sanremese scritto a più mani, parla della guerra che si combatte ogni giorno, attraverso una lettera scritta al proprio figlio di un reporter di guerra.

Fra le altre tracce dell'album segnaliamo la titletrack Con me o contro di me un brano che pone l'accento sulla necessità dell'essere tolleranti oppure Ancora non so dove l'incertezza della vita spinge l'uomo a ricercare un senso nelle piccole cose, e ancora la presa di posizione nei confronti di chi determina mode giovanili negative nel brano Status Symbol e per finire, la solitudine di un uomo che si perde nel vuoto di se stesso dopo aver raggiunto importanti obiettivi in L'ultima salita.
zon@ venerdi
00martedì 25 aprile 2006 13:49
Nomadi, 40 anni di storia a Ferrara
Dopo 35 anni di assenza, lo storico gruppo I Nomadi torna a partecipare al Festival di Sanremo nell’edizione 2006 con il brano “Dove si va”.


La partecipazione al Festival coincide con l’uscita di un nuovo singolo, e di un nuovo album di inediti, “Con me o contro di me”, a cui farà seguito un nuovo spettacolo e una nuova tournée nazionale, che toccherà le principali città italiane (Torino, Milano, Firenze, Roma, fra le altre).

Il Con Me o Contro di Me Tour 2006 de I Nomadi farà tappa anche a Ferrara: il 28 Aprile alle ore 21:00 il gruppo guidato da Beppe Carletti salirà sul palco del Palasport, per 3 ore di grande musica, durante le quali proporrà i nuovi brani, insieme agli indimenticabili successi di sempre.

La prevendita dei biglietti per il concerto dei Nomadi inizierà in esclusiva Domenica 26 Febbraio al botteghino del Palasport di Ferrara, in occasione della partita CARIFE FERRARA – SICC JESI. Il botteghino apre alle 17:30, i primi 30 acquirenti avranno diritto ad un invito omaggio al concerto.

Da Lunedì 27 Febbraio, giorno in cui i Nomadi partecipano alla prima serata del Festival, i biglietti saranno disponibili anche presso tutte le prevendite abituali, e presso il botteghino del Palasport, che sarà attivo per la prevendita dei biglietti per i concerti in occasione di tutte le partite in casa del campionato di Basket Legadue.
zon@ venerdi
00sabato 8 luglio 2006 04:45
Occhi aperti, il nuovo singolo dei Nomadi

“Occhi aperti” è il nuovo singolo dei Nomadi e sarà trasmesso in radio da venerdì 7 Luglio. Il tour prosegue per tutta l’estate.
“Occhi aperti” è il nuovo singolo estratto da “Con me o contro di me”, l’ultimo album dei Nomadi, pubblicato lo scorso marzo (disco di Platino) in concomitanza con la partecipazione al 56° Festival di Sanremo che li visti vincitori nella categoria gruppi con il brano “Dove si và”. Dopo il grande successo riscosso con ‘Dove si va’, da venerdì 7 luglio le radio trasmetteranno “Occhi Aperti”, il nuovo brano: “E’ attraverso i sensi che ci mettiamo in contatto con il mondo. I bisogni primari sono quelli che spingono la vita verso la vita. La semplicità e la fierezza di un albero nel suo stare al mondo suggerisce come si possa accettare di liberare i sogni e la vita al destino attraverso un gesto: aprire le mani.”

I Nomadi intanto proseguono con il loro tour in tutta Italia, queste le date di Luglio.


04 LUGLIO VERONA ore 21 Piazza S. Zeno
06 LUGLIO ABBIATEGRASSO (MI) ore 21 Campo SPortivo
07 LUGLIO RECOARO TERME ore 21Fonti Centrali Recoaro Terme
08 LUGLIO OSTRA (AN) ore 21 Piazza dei Martiri
10 LUGLIO PONTENURE (PC) ore 21Centro Sportivo-Festa della birra
11 LUGLIO S.ILARIO D’ENZA (RE) ore 21Festa Unità-Parco S. Rocco
12 LUGLIO FORLI’ ore 21 Festa Unità
13 LUGLIO MARCON (VE) ore 21 Prato dei Popoli
14 LUGLIO PALOSCO (BG) ore 21 Campo Sportivo
15 LUGLIO MIRANDOLA (MO) ore 21 Piazza
17 LUGLIO ISORELLA (BS) ore 21 Centro Sportivo
18 LUGLIO MADDALENE DI FOSSANO (CN) ore 21 Campo SPortivo
19 LUGLIO GAVORRANO (GR) ore 21 Teatro delle Rocce
22 LUGLIO MAMOIADA (NU) ore 21
23 LUGLIO BUGGERRU (CA) ore 21
28 LUGLIO CARLINO (UD) ore 21 Sagra
29 LUGLIO SAN FEDELE D’INTELVI (CO) ore 21 Campo Sportivo
30 LUGLIO MASONE (GE) ore 21 Piazza Castello
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