zon@ venerdi
00sabato 6 agosto 2005 03:15
Dopo la partecipazione al reality canterino “Music Farm” il successo le arride di nuovo. Mietta si gode la popolarità e lancia un’iniziativa tutta da scoprire.
Da domani, venerdì 5, fino al 25 agosto, la cantante ha deciso di far ascoltare in anteprima su un famoso portale italiano un brano inedito, scritto da uno dei più accreditati autori statunitensi, Kafter. Testo e titolo provvisorio in inglese 'Wish you were not so beautiful'. Lo scopo è quello di trovare giovani autori in grado di proporre un testo e un titolo italiano degni dell’interpretazione della ‘trottolina amorosa’ del Bel Paese.

Mietta ha voluto adoperarsi in questo insolito casting, dopo aver letto un’intervista di Povia, in cui il cantante raccontava di come fosse stato difficile proporre il suo brano “I bambini fanno oh”, che nel 2003 aveva vinto il festival di Recanati. Se Bonolis non l’avesse scelto e portato a Sanremo, i media non l’avrebbero mai fatto ascoltare.
"Ci sono troppi Povia e troppi Mogol in giro, tra i giovani, che restano in totale silenzio - spega Mietta - I discografici, ma anche i miei colleghi stessi, dovrebbero fare di più perchè giovani poeti vengano valorizzati e fatti conoscere".
Dopo aver letto tutti i testi inviati, Mietta decreterà il fortunato paroliere vincitore. L’appuntamento è per la fine di agosto.



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zon@ venerdi
00sabato 6 agosto 2005 14:02
anche a lei uscirà un album a settembre, il fortunato paroliere provabilmente le scriverà canzoni per il prossimo.
zon@ venerdi
00domenica 16 aprile 2006 05:45
Torna Mietta con ‘74100’
Altro non è che il codice di avviamento postale di Taranto, sua città natale, il titolo del nuovo album di Mietta: il disco, in uscita per il prossimo maggio, sarà anticipato dal singolo “Il fiore”, accompagnato da un video-shock che vedrà la cantante crocefissa ed incoronata di fiori (“Nessun intento blasfemo”, precisa però l’artista: “Non voglio provocare: credo in Dio e prego”). Alla realizzazione dell’album hanno collaborato, in veste di autori, Neffa, Mario Venuti, Valeria Rossi, Mariella Nava e Jerico. (Fonte: Corriere della Sera)
zon@ venerdi
00lunedì 17 aprile 2006 09:56
Mietta crocifissa
Appesa a una croce e ricoperta di fiori. Così si presenta nel video de Il fiore, singolo in uscita del suo nuovo album, Mietta, cantante conosciuta per quella Vattene amore, interpretata nel 1991 insieme ad Amedeo Minghi, che faceva: “trottolino amoroso, du du da da da”.
Una scelta che per l’artista pugliese non ha “nulla di irriverente, di trasgressivo o di blasfemo.”
Non è dunque una provocazione come ci si potrebbe aspettare, piuttosto un richiamo al testo della canzone, in cui l’amore è inteso come “passione vera”.
“Per me, spiega Mietta, non esiste passione senza dolore. Allora questa è l’immagine più adatta. La croce è sempre stata simbolo di dolore, anche prima di Cristo.”
zon@ venerdi
00giovedì 27 aprile 2006 11:46
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:05
'74100', il nuovo album di Mietta: ecco la tracklist
E' stato "preso in prestito" dal codice di avviamento postale della "sua" Taranto il titolo di "74100", il nuovo album di Mietta (vedi News): il disco, che raggiungerà gli scaffali dei negozi oggi, 19 maggio, è stato realizzato con la partecipazione di, tra gli altri, Neffa, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Mariella Nava e Jerico. Di seguito la tracklist dell'album:
“Il fiore”
“Io ti ho perso”
“Resta qui”
“Senza di te”
“Inequivocabile”
“Bugiarda”
“Hai vent'anni”
“Così distanti”
“Dare e avere”
“Dopo di me”
“Vorrei vederti felice”
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:12
MUSICA: TORNA MIETTA, L'ALBUM '74100' IN USCITA DOMANI
Ben undici brani inediti e la partecipazione artistica di Neffa, Valeria Rossi e Mario Venuti. Cosi' Mietta torna a presentarsi sulla scena musicale, a distanza di tre anni dall'ultimo album. '74100', in uscita domani, e' un cd in cui le 11 canzoni attraversano il tema dell'amore con sonorita' a volte melodiche, a volte rap, ma anche piu' arrabbiate e rock conferendo al tema sfaccettature tra loro molto diverse.

Nel suo nuovo album, il cui titolo altro non e' che il codice di avviamento postale di Taranto, citta' natale dell'artista, Mietta si esibisce anche nell'insolita veste di autrice, firmando quattro degli 11 brani inseriti nell'album: dal melodico 'Vorrei vederti felice', contraddistinto da una sorta di saudade brasiliana, ai piu' rockeggianti 'Inequivocabile' e 'Io ti ho perso', fino a 'Bugiarda', occhieggiante invece al rap. Alla realizzazione di '74100' hanno contribuito anche Mariella Nava, Simone Cristicchi, Jerico e Valentina Ducro'.
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:17
74100, grandi firme per Mietta
Da Venuti a Neffa per il nuovo cd
A tre anni di distanza dall’ultimo cd, Mietta torna con "74100" (il codice d’avviamento postale della città di Taranto). Mietta firma quattro degli 11 brani inediti, scritti da Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò. Il risultato è un disco tra il melodico, il rap e il rock.

"Il Fiore" di Jerico, primo singolo già in rotazione nelle radio, descrive una donna forte, pronta ad affrontare ogni ostacolo. Nel videoclip la cantante appare in croce, "un simbolo - spiega -, nessuna intenzione blasfema. Non è un video politico n‚ tanto meno contro la Chiesa; anzi, provengo da una cultura cattolica e credo in Dio. Mi e' sembrata l'immagine più adatta per sottolineare che non esiste passione, amore vero senza dolore".

Ma l'amore è anche gioia e spensieratezza, come può esserlo a "Vent'anni", inno alla vita scritto da Valeria Rossi, o rincorsa dell'altro come in "Resta qui" di Neffa. Ma anche una riuscita sapienza nel coniugare parole e ritmo come in "Senza di te" di Simone Cristicchi; o sentimento avvolgente e completo come in "Così distanti" di Mariella Nava. O ancora passione calda, timore e desiderio del "Dare e avere" di Mario Venuti, e il sofferto "Dopo di me" di Valentina Ducrò. Mietta ha firmato il melodico "Vorrei vederti felice", i rockeggianti "Inequivocabile" e "Io ti ho perso", e "Bugiarda", occhieggiante al rap.

[Modificato da zon@ venerdi 22/05/2006 14.19]

zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:24
Mietta cantautrice con il suo «74100»
Dopo tre anni di assenza, Mietta torna alla discografia con l'album 74100, codice postale della sua città, Taranto, in uscita oggi. In questo disco sul tema dell'amore nelle sue varie interpretazioni, Mietta si presenta anche nell'insolita veste di autrice, firmando quattro degli undici brani inediti, dal melodico Vorrei vederti felice, ai rockeggianti Inequivocabile e Io ti ho perso a Bugiarda, che occhieggia al rap. Gli altri brani sono stati scritti da Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò.
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:27
ESCE 74100 Mietta, nuovo cd intitolato con il cap della sua Taranto
DOPO tre anni di assenza, Mietta torna alla discografia con un album, da oggi nei negozi, dal titolo "74100", dal codice d'avviamento postale della sua città, Taranto. Mietta firma quattro degli 11 brani inediti, firmati da Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò. Il risultato è un disco tra il melodico, il rap e il rock. "Il Fiore" di Jerico, primo singolo già in rotazione nelle radio, descrive una donna forte, pronta ad affrontare ogni ostacolo. Nel videoclip la cantante appare in croce, «un simbolo - spiega -, nessuna intenzione blasfema. Non è un video politico n‚ tanto meno contro la Chiesa; anzi, provengo da una cultura cattolica e credo in Dio. Mi è sembrata l'immagine più adatta per sottolineare che non esiste passione, amore vero senza dolore».
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:32
"74100", Mietta torna alle origini
Da venerdì 19 maggio nei negozi l'ultimo lavoro della cantante


Ha un carattare decisamente personale l'album di Mietta da oggi nei negozi, a cominciare dal titolo: "74100", infatti, è il codice di avviamento postale di Taranto città natale della cantante che negli undici brani, melodici, rap, ma anche più arrabbiati e rock, che compongono il cd è ritornata alle origini, esprimendo al meglio attraverso la musica la sua personalità.

Alla stesura dei testi dell'album, edito su etichetta Ambra Music/Distribuzione Sony BMG, hanno partecipato, oltre alla stessa Mietta, autrice di 4 testi, autori del calibro di Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò.

Ecco la tracklist di "74100":

1- il fiore (e.cecere)

2- io ti ho perso (m.briley – mietta/g.anastasi)

3- resta qui (neffa - valdemarin)

4- senza di te (s.cristicchi/d.pettirossi – s.cristicchi)

5- inequivocabile (mietta/m.briley -j.franzel -d.calitri)

6- bugiarda (d.kay – mietta/f.tourè/m.ciappelli)

7- hai vent'anni (l.ritteri – v.rossi)

8- così distanti (m.nava)

9- dare e avere (m.venuti/g.rinaldi - m.venuti/g.rinaldi)

10- dopo di me (v.ducros – l.capelli)

11- vorrei vederti felice (f.m.colasanti – mietta)
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:43
Mietta, uscito l’album “74100”
Il titolo è il codice di avviamento postale di Taranto, città natale dell’artista


Ben undici brani inediti e la partecipazione artistica di Neffa, Valeria Rossi e Mario Venuti. Così Mietta torna a presentarsi sulla scena musicale, a distanza di tre anni dall’ultimo album. 74100, uscito ieri, è un cd in cui le 11 canzoni attraversano il tema dell’amore con sonorità a volte melodiche, a volte rap, ma anche più arrabbiate e rock conferendo al tema sfaccettature tra loro molto diverse.

Nel suo nuovo album - il cui titolo altro non è che il codice di avviamento postale di Taranto, città natale dell’artista - Mietta si esibisce anche nell’insolita veste di autrice, firmando quattro degli 11 brani inseriti nell’album: dal melodico Vorrei vederti felice, contraddistinto da una sorta di saudade brasiliana, ai più rockeggianti Inequivocabile e Io ti ho perso, fino a Bugiarda, occhieggiante invece al rap.

Alla realizzazione di 74100 hanno contribuito anche Mariella Nava, Simone Cristicchi, Jerico e Valentina Ducrò.
zon@ venerdi
00lunedì 22 maggio 2006 14:47
E' uscito 74100 il nuovo album di Mietta

"74100: il codice di avviamento postale di Taranto, la mia città. Tutto è partito da qui... i miei sogni, la mia vita... la mia musica. ... inoltre... ci sarebbe molto da dire, ma si continua ad andare di fretta e si dimentica a casa il cuore, si dimenticano le persone, le vere cose che ci fanno star bene... a volte sono poche... ma indispensabili e bisognerebbe ricordarle. Dedico questo disco a chi sa stare accanto, a chi non giudica ma ama... a questo mondo spaventato, a chi ha paura di sperare ma ha ancora voglia di credere alle favole."
Così Mietta presenta il suo ultimo CD che esce a distanza di 3 anno dal precedente:
Il titolo - codice d’avviamento postale della città di Taranto, appunto, - rimanda immediatamente alle origini dell’artista e da subito intende sottolineare il desiderio di trasmettere attraverso la musica la sua più vera personalità.
Mietta in questo lavoro diventa anche autrice, firmando 4 degli 11 inediti dell’album. Ma anche un album per il quale Mietta ha chiesto ad alcuni dei più interessanti autori italiani di comporre inediti appositamente per lei: Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò.
Il risultato è un album in cui 11 canzoni, a volte melodiche, a volte rap, a volte rock, pur ruotando tutte attorno al tema dell’amore riescono a trasmettere coloriture tra loro molto diverse.
zon@ venerdi
00martedì 23 maggio 2006 12:46
5 cifre per 6 lettere: 74100, Mietta
Affidarsi ad un grande fotografo come Gianmarco Chieregato (che ha realizzato splendidi scatti per Pausini, Zero e Gaber, tra gli altri...) è stata una trovata davvero geniale.
Scegliere pezzi di autori più o meno affermati ed apprezzati, nonchè dotati di grande bravura compositiva quali Neffa (Resta qui), Simone Cristicchi (Senza di te), Mariella Nava (Così distanti) e Mario Venuti (Dare e avere), è stata una decisione assolutamente azzeccata.
Nasce così l'album 74100 di Mietta, forse uno dei suoi migliori. Un sound completamente nuovo rispetto all'album precedente del 2003 (che era stato un vero e proprio flop) accompagna la sua voce calda e sensuale come non mai. Un album maturo, forse troppo carico di pezzi d'amore, ma semplice e sofisticato allo stesso tempo. Strano che sia stata scelta Il fiore come canzone di lancio, orecchiabile sì ma non certo il miglior pezzo dell'album, primato che spetta a Dare e avere col suo ritornello in francese che incanta. Io ti ho perso ed Inequivocabile, che portano entrambi la firma di Mietta, non sono meno belli dei brani d'autore. Sorprende la canzone Dopo di me scritta da Valentina Ducros, storica corista di Daniela, e lascia un'amara delusione Hai vent'anni firmata da Valeria Rossi, inascoltabile. Forse il pezzo più estivo risulta Senza di te, solare e dal ritmo allegro, simile ad alcuni tormentoni stagionali di Syria.
E' forse una delle migliori produzioni che abbia ascoltato durante questa prima parte del 2006. E non lo dico perchè sono un fan di Mietta ma perchè quando hai un lavoro fatto bene davanti non puoi certo non metterlo in luce.
Credetemi.
zon@ venerdi
00martedì 23 maggio 2006 17:25
Mietta: il nuovo album

A tre anni di distanza dall’ultimo CD pubblicato, Mietta torna alla discografia con un album veramente nuovo, in uscita ...

A tre anni di distanza dall’ultimo CD pubblicato, Mietta torna alla discografia con un album veramente nuovo, in uscita il 19 maggio, che già dal titolo - “74100” - si annuncia particolare e ricco di sorprese.

Il titolo - codice d’avviamento postale della città di Taranto - rimanda immediatamente alle origini dell’artista e da subito intende sottolineare il desiderio di trasmettere attraverso la musica la sua più vera personalità.

Ne è nato un album nel quale Mietta ha messo in gioco tutte le sue doti di artista, innanzitutto come interprete - riconfermandosi come una delle voci più interessanti, calde e versatili del panorama italiano - ma anche e soprattutto come autrice, firmando 4 degli 11 inediti dell’album. Ma anche un album per il quale Mietta ha chiesto ad alcuni dei più interessanti autori italiani di comporre inediti appositamente per lei: Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Valeria Rossi, Neffa, Jerico e Valentina Ducrò.

Il risultato è un CD in cui 11 canzoni, a volte melodiche, a volte rap, ma anche più arrabbiate e rock, pur ruotando tutte attorno al tema dell’amore riescono a trasmettere, grazie ai diversi contributi autorali, coloriture tra loro molto diverse.
zon@ venerdi
00martedì 23 maggio 2006 17:34
riecco Mietta

Mietta torna con l'album '74100', dopo 3 anni di assenza. L'ultimo lavoro della cantante contiene 11 brani, di cui 4 firmati da lei. Il titolo non e' altro che il codice d'avviamento postale della sua citta': Taranto. Nel videoclip la cantante appare in croce, 'un simbolo -spiega- nessuna intenzione blasfema. Non e' un video politico ne' tanto meno contro la Chiesa. Anzi, credo in Dio. Mi e' sembrata l'immagine piu' adatta per sottolineare che non esiste amore vero senza dolore'
zon@ venerdi
00martedì 13 giugno 2006 17:33
Mietta: «Un cd dedicato a chi ama senza giudicare»
DANIELA Miglietta, cioè Mietta, lei è tornata con un nuovo album. Dove era andata? «Sono stati tre anni di assenza. Il mio nuovo album "74100" contiene undici brani, quattro firmati da me. Il titolo, non è altro che il codice di avviamento postale della mia città, Taranto». Che cosa la lega alla sua città, Taranto? «Tutto è partito da li. I miei sogni, la mia musica, la mia mia vita. Il mio cuore è in quella città, le persone a me più care, le cose alle quali sono affezionate. Taranto mi è indispensabile e ho sempre voglia di ricordarla». A chi dedica questo suo ultimo album? «Dedico queste canzoni e questa musica a chi sa stare accanto a chi non giudica ma sa soltanto amare. A tutto questo mondo spaventato, a chi ha paura di sperare ma ha ancora tanta voglia di credere e di credere alle favole». Nel video clip «Il fiore» lei appare in croce, una provocazione? «Per niente. Un simbolo senza alcuna intenzione blasfema. Non è ne un video politico ne contro la chiesa. Credo tantissimo in Dio. La croce è l’immagine più adatta per sottolineare che non esiste vero amore senza dolore». Innamorata in questa stagione della sua vita? «Ho un compagno da sei anni, Alessandro, un bassista di Reggio Emilia. E io ormai vivo con lui in Emilia Romagna. È stato un colpo di fulmine. Tre mesi e abbiamo deciso di vivere insieme. Una convivenza tra due persone che non si conoscevano. È proprio un buon vivere. Abbiamo entrambi un carattere irrequieto e forte. Ci lega una profonda passione fisica ed intellettiva». Le piace anche fare l’attrice? «Sì. Il cinema è una mia passione. Ho girato più di una fiction. "Donne di mafia" e anche "La piovra 8". Recitare è un altro modo di esprimere il mio modo di essere. La canzone comunque è la mia prima scelta professionale». Figlia di genitori separati. È un’esperienza difficile. «Quando due genitori si separano i figli subiscono sempre qualche conseguenza. Io avevo dodici anni. Ma sono riuscita a fortificarmi ancora di più. Ero una bambina un po’ zingarella, ma ho trascorso una adolescenza tranquilla. Una giovane ragazza indipendente che non amava essere schiava di alcunché». Da Taranto a Milano, un viaggio lungo e difficile? «Certo. Qualche difficoltà l’ho dovuta affrontare trasferendomi per coltivare i miei interessi a Milano. All’inizio era tutto divertente ma poi ho sofferto molto la mancanza della mia famiglia». Il suo primo successo? «Certo Sanremo è stata una tappa fondamentale per la mia carriera. "Vattene amore", una canzone in coppia con Amedeo Minghi ottenne il terzo posto al festival della canzone. Da allora tutto è stato più facile».
zon@ venerdi
00martedì 13 giugno 2006 17:36
MIETTA CI REGALA "IL FIORE" PER LA PRIMAVERA
"74100" ed è subito musica!

Lei appare come sempre di una bellezza straordinaria e la sua comunicativa voglia di esserci nel difficile e complesso panorama musicale italiano non può che premiarla attraverso l’affetto e il calore di tutti i fans che dal trottolino amoroso non hanno più smesso di seguirla e di applaudire ai suoi cambiamenti, a tutte quelle sperimentazioni musicali che fanno crescere un artista e ne comprovano la sua bravura. Daniela Miglietta, nota al grande pubblico con il nome di Mietta è fra le interpreti di maggior talento che la nostra nazione può vantare con orgoglio, in particolare la Puglia, la terra che tanto adora e che l’ha vista crescere, poi c’è il mare di Taranto, che ama rivedere appena può e che le manca così tanto quando si trova a passeggiare sulle ancora innevate colline reggiane, dove da un po’ risiede. “Il nuovo lavoro uscirà ufficialmente nel mese di maggio” ci racconta la cantante, il nome del nuovo cd trae spunto proprio dalle sue origini pugliesi, le stesse origini che le hanno regalato una straordinaria bellezza mediterranea che ha incantato qualche anno fà anche il noto produttore americano Albert Broccoli, storico produttore dei films di James Bond, che la invitò più volte a Los Angeles per darle una parte in un episodio della serie. La paura di volare fu più forte e la nostra Mietta lasciò perdere. Daniela cerca di affrontare i suoi limiti e con il trascorrere degli anni ha sviluppato una consapevolezza di sé maggiore che le regala una sicurezza ed una maturità assai difficili da trovare in un mondo, quello dello spettacolo, dove avere sempre consensi è cosa ardua.
zon@ venerdi
00mercoledì 16 agosto 2006 09:10
LA RAGAZZA DI TARANTO


Il numero è il codice di avviamento postale della sua città, alla quale è ancora legatissima: «Mi manca tanto il mare, me lo sogno di notte».

«Tutto è partito da qui: 74100, il codice postale di Taranto, la mia città. Si va di fretta e si dimentica a casa il cuore, si scordano le persone, le cose che ci fanno star bene. A volte sono poche ma indispensabili, e bisognerebbe ricordarle. Dedico questo disco a chi sa stare accanto, a chi non giudica ma ama, a questo mondo spaventato, a chi ha paura di sperare ma ha ancora voglia di credere alle favole».

Così Mietta introduce il suo nuovo album, 74100, che arriva dopo un lungo silenzio. Quando ci incontriamo mi dice subito: «Per favore, chiamami Daniela, come a Sanremo nel 1989. Tutto cominciò allora: vinsi nella categoria "Giovani" con un pezzo di Minghi che si intitolava Canzoni. Il mondo mi sembrava in discesa, ma 12 mesi dopo, quando avrei dovuto partecipare di diritto nella categoria "Big", cominciarono i problemi. Il regolamento cambiò e io fui esclusa. Fu Minghi a costringere gli organizzatori a farmi salire sul palco, facendomi cantare con lui Vattene amore...».

Un successo, ma anche una persecuzione, con quel tormentone, "trottolino amoroso du du da da da"...
«È ancora una persecuzione, però piacevole: arrivammo terzi ma tutti scrissero che eravamo i vincitori morali, e vendemmo in poco tempo 700.000 copie... Che dire di più? Avevo vent’anni!».

Daniela Maglietta, tarantina, 36 anni, divenne cantante per una serie di circostanze curiose: da ragazza, in Puglia, si esibisce nei week-end, sinché uno zio, che ha un ristorante a Roma, le chiede di raggiungerlo e la iscrive a un concorso organizzato dalla Cetra Fonit e dal Radiocorriere. Chi vince, cantando, diventerà la protagonista di una radionovella di 240 puntate.

«Era la storia di un’aspirante cantante che alla fine riuscirà ad andare al Festival, nella fiction come nella realtà: 500 concorrenti, vinco, e nel 1988 vado davvero al Festival, canto Sogno, ma sono esclusa dalla finale».

Durante il nostro incontro ci tocca prendere l’ascensore. Mi è impossibile non domandarle se soffra di claustrofobia, e allora viene fuori la verità che spiega gli anni di silenzio, le decisioni precipitose, gli errori, le decisioni affrettate, qualche amore sbagliato.

«Sì», confessa, «soffro di attacchi di panico, momenti terribili. Ho provato con i medicinali, ma non sono serviti a niente, così mi sono tenuta le mie paure, compresa quella dell’aereo».
zon@ venerdi
00mercoledì 16 agosto 2006 09:11
Intervista a Mietta


Daniela abita a Reggio Emilia con il suo compagno, un musicista che però non ha mai incrociato la sua carriera, sta progettando la nascita di un bimbo, e intanto si gode il già concreto successo del suo album, che si avvale della collaborazione di musicisti di talento come Mariella Nava, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Neffa e Valeria Rossi, ma qualche canzone la firma lei stessa.

L’amore la fa da padrone nelle 11 canzoni della nuova Mietta: amore gioioso in Vent’anni, amore che non si rassegna all’abbandono in Resta qui, amore-passione nel raffinato Dare e avere, amore romantico in Dopo di me, sino all’amore-nostalgia di Vorrei vederti felice.

Per qualche disco meno riuscito, per qualche Sanremo senza seguito, non mancano momenti sì: Mietta viene scelta e poi premiata come miglior interprete nel mondo dalla Buena Vista per il suo doppiaggio di Esmeralda nel cartone animato Il gobbo di Notre Dame, interpreta per la Rai La piovra 8 e per Canale 5 L’ispettore Giusti, con Enrico Montesano, poi ancora per la Rai partecipa alla fiction Donne di mafia.

Musica a parte, non ti puoi lamentare, il lavoro non ti è mai mancato...
«Anzi, se pensi che, per paura dell’aereo, ho rifiutato l’offerta di Albert Broccoli, il produttore di 007, che mi voleva in un film di James Bond... E per lo stesso motivo ho anche rifiutato di essere Esmeralda quando Cocciante mi offrì il ruolo da protagonista in Notre Dame. Ma di errori non ne voglio commettere più, e a costo di imbottirmi di tavor voglio vincere almeno il terrore di volare, anche perché, Alessandro, il mio compagno, ha voglia di viaggiare».

Come vive una ragazza del Sud a Reggio Emilia?
«Mi manca il mare, a volte me lo sogno e mi viene voglia di tornare. Là c’è mia madre (durante la chiacchierata tra me e Mietta, mamma Rosa ha telefonato almeno un paio di volte, ndr.), devo ammettere che il nostro cordone ombelicale non s’è mai reciso e così spesso sono io la figlia, ma altrettanto spesso io la madre di mia mamma».

L’attaccamento alla signora Rosa si è consolidato soprattutto da quando i genitori di Mietta si sono separati. «Avevo 12 anni, per me è stato un vero choc», confessa, «e sono certa che i miei attacchi di panico hanno origine da quella famiglia andata in pezzi».

Come vivi i tuoi momenti no?
«Non ho più paura della mia fragilità, quei momenti mi aiutano a vedere le persone che mi stanno attorno con altri occhi, il problema è farsi capire, perché questo è un male oscuro, difficilmente comprensibile per gli altri. L’unica terapia che funziona è quella di trovare, quando hai un attimo di lucidità, la forza di non compiangerti, di non compatirti, di non raccontarti balle. Quando ci riesco, mi sento immortale».

Un’ultima domanda, inevitabile: sei mai stata un "trottolino amoroso"?
«Sì, lo sono stata, ma è un atteggiamento perdente, che nella vita ho sempre pagato. Del resto vivere con me è complicato, sono gelosissima, allegra e musona, una frana di donna».

E adesso sei serena?
«Sì, faccio una vita normale, vado in pizzeria, ogni tanto a ballare, mi sento finalmente a posto. Che Dio mi aiuti a restare così. Con l’unica nostalgia, quella del mio mare...».
zon@ venerdi
00venerdì 25 agosto 2006 18:45
Neffa fa l’autore solo per Mietta
Da oggi è possibile sentire in radio Resta Qui, il nuovo singolo di Mietta. Il brano è stato scritto da Neffa che per la prima volta ha fatto solo l'autore. Mietta è entusiasta di questo pezzo e ne parla con soddisfazione: «È un brano magico, dalla struttura meravigliosamente originale. Ma la genialità di Neffa si supera quando in fondo ti lascia immaginare nitidamente un coro gospel, sebbene il brano sia pensato (e realizzato) per una sola voce».

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