I giovani d'oggi

will!newton
00sabato 27 settembre 2008 18:14
Ero a girovagare, mezzo influenzato, tra le yahoo answers nella sezione "Adolescenza"

Sono incappato in un messaggio in codice.
Poi ho capito che non si trattava di arabo.

« mah...sl xk lo hanno ftt gli altri nn voldì ke lo dv fà anke te se nn te la senti!!!
OK???
stai tranquilla, ke 6 ankora in tempo »

Mi dite come mai oggi si scrive così e ci si preoccupa davvero poco della punteggiatura, dell'ortografia, delle h e degli accenti?
C'è chi mi risponde che su internet è spensierato e non pensa alla grammatica. Ma cazzo, non ci si deve mica pensare su per dare un senso alle frasi che scrivi!
Dark_Argetlam
00sabato 27 settembre 2008 18:53
odio il linguaggio abbreviato...
certa gente va soppressa fin da subito.
Aaron.Bloom
00sabato 27 settembre 2008 18:55
Sono i bimbiminkia che ascoltano i Tokyo Hotel e girano pettinati da squillo della Salaria...
Gurvaldt
00sabato 27 settembre 2008 23:13
Non mi fate sentire vecchio, ma non ho mai nemmeno provato la tentazione, meno che meno la necessità, di abbreviare un mio scritto o di trascurare la punteggiatura (che di solito mi diventa ampollosa).

Il problema vuole essere tecnico, data la limitatezza delle stringhe dei primi SMS cellulari... Ma se dieci anni fa era contingente, ora come ora e in contesti diversi, tipo un post come questo, può essere solo moda. Un modo di sentirsi in grado di usare un codice estetico identificativo.

Comunque va osteggiato, secondo me.
iakopo
00domenica 28 settembre 2008 01:38
io li trovo divertenti
Il problema è che poi viene così naturale che è più facile scrivere(-pensare) abbreviato che non in esteso

liberamente83
00domenica 28 settembre 2008 03:33
concordo con iakopo. piace pure a me scrivere abbreviato ogni tanto. mi pare proprio una polemica futile quella di will... come al solito :P
Gurvaldt
00domenica 28 settembre 2008 09:53
De gustibus, allora.
Io continuo a trovarlo scomodo, mi sento molto archeologo davanti ai geroglifici...
ciacchi
00domenica 28 settembre 2008 11:47
quoto lib e iacopo
liberamente83
00domenica 28 settembre 2008 15:40
Re:
Gurvaldt, 28/09/2008 9.53:

De gustibus, allora.
Io continuo a trovarlo scomodo, mi sento molto archeologo davanti ai geroglifici...




ma sai, ogni contesto ha il suo linguaggio. su cellulare alle volte è utile. anke qui se ci scappa 1 cmq o una "k" nn mi pare ke ci si debba x forza scandalizzare [SM=x432727]
Mi pare che il senso della mia frase si capisca facilmente.
Ci sono contesti che richiedono una scrittura più per esteso, per esempio le email. Ma qualche volta un cmq, ad essere onesti, ho scoperto che mi scappa perfino nel parlato, perché è davvero comodo.
Gurvaldt
00domenica 28 settembre 2008 15:49
Non volevo sembrare categorico.
Per forza non si fa nemmeno l'aceto, figurati scandalizzarci.
Mi è successo, un paio di volte, di rispondere ad un SMS troppo stringato con "Si prega di tradurre in italiano e reinoltrare al destinatario".
Mi rendo conto che vuole essere un po' spocchia...
GayAbruzzo
00domenica 28 settembre 2008 16:27
mi da molto fastidio vedere l'italiano trasformato in questo modo. non mi piace nemmeno leggere K al posto di C, figuriamoci se posso sopportare sl, nn, e robe simili.
cedo solo alla tentazione del cmq, perchè la parola comunque è troppo lunga hihi
liberamente83
00lunedì 29 settembre 2008 22:50
Re:
Gurvaldt, 28/09/2008 15.49:

Non volevo sembrare categorico.
Per forza non si fa nemmeno l'aceto, figurati scandalizzarci.
Mi è successo, un paio di volte, di rispondere ad un SMS troppo stringato con "Si prega di tradurre in italiano e reinoltrare al destinatario".
Mi rendo conto che vuole essere un po' spocchia...




e invece era carina :) secondo me presa sul ridere (come va presa anche l'abbreviazione, volendo) è bella.
viceversa, una volta ho letto su un forum che avevano cancellato un messaggio o avevano minacciato di bandire il mittente perché aveva usato in un post troppe abbreviazioni.
anche a me non piacciono la k inutili. ma è un mio gusto.
GayAbruzzo
00martedì 30 settembre 2008 00:07
ma dovremmo essere più rispettosi verso una lingua che spesso conosciamo troppo poco e che ha una gloriosa storia alle spalle.
liberamente83
00mercoledì 1 ottobre 2008 14:29
non penso di essere un vero cultore dell'italiano, ma ritengo di conoscerlo meglio della media italiana. non mi pare di mancare di rispetto alla mia lingua o alla mia nazione se a volte privilegio la comunicazione del senso rispetto alle rigide forme. forse uno dei motivi per i quali gli acronimi inglesi e i barbarismi in genere si diffondono sempre di più, è che l'italiano a volte risulta una lingua troppo spocchiosa e poco flessibile.
GayAbruzzo
00mercoledì 1 ottobre 2008 14:39
Re:
liberamente83, 01/10/2008 14.29:

non penso di essere un vero cultore dell'italiano, ma ritengo di conoscerlo meglio della media italiana. non mi pare di mancare di rispetto alla mia lingua o alla mia nazione se a volte privilegio la comunicazione del senso rispetto alle rigide forme. forse uno dei motivi per i quali gli acronimi inglesi e i barbarismi in genere si diffondono sempre di più, è che l'italiano a volte risulta una lingua troppo spocchiosa e poco flessibile.




un'altra lingua davvero poco flessibile è il tedesco che non a caso adoro. l'inglese, o meglio l'americano, invece è totalmente privo di norme grammaticali. giustamente tu parli di barbarismo!
mke69
00mercoledì 1 ottobre 2008 19:41
In realtà stiamo pari come flessibilità: noi abbiamo tutte le coniugazioni dei verbi, le consecutio temporum confusionali mentre gli inglesi e i tedeschi le assurdità nei congiuntivi, perifrastiche e ancora i casi come il dativo, il genitivo ecc. (sono più latinorum di noi)
Secondo me si mettono in mezzo i termini stranieri perché il primo fesso che ne introduce uno non sa l'esatto equivalente in italiano, poi come pappagallini channel avviene il resto.

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