filmacchia
00mercoledì 10 novembre 2004 10:13


La gonorrea è un' infezione batterica dovuta al Gonococco, il quale si trasmette per via sessuale, e può insediarsi a livello genitale, come anche a livello anale, nella bocca e nella gola. Oltre che per via sessuale, il contagio può talora verificarsi anche in maniera indiretta, ad esempio attraverso la biancheria infetta.

Nell' uomo il gonococco si localizza abitualmente a livello dell' uretra, causando la cosiddetta uretrite gonococcica. Questa si manifesta con i seguenti sintomi: prurito, bruciore, arrossamento del meato urinario e secrezioni prima sierose, poi mucopurulente. Se non adeguatamente curata, la gonorrea può portare alla sterilità per danneggiamento dell' apparato riproduttivo.

Nella donna spesso la gonorrea può non comportare sintomi evidenti.Talora possono manifestarsi perdite vaginali, dolore e bruciore nell' urinare, oppure possono essere presenti sintomi a livello anale o del cavo orale. L' infezione può risalire dal collo dell' utero fino alle tube, causando così una salpingite, talora con peritonite (malattia infiammatoria pelvica o PID: pelvic inflammatory disease). Tale patologia può portare a sterilità femminile.

filmacchia
00mercoledì 10 novembre 2004 10:18
Gonorrea o blenorragia
(« torna indietro)

E’ una malattia infettiva causata dal gonococco Neisseria gonorrhoeae. E' a carico dell’apparato genitale maschile e femminile, si trasmette per contagio venereo. La gonorrea può causare anche processi morbosi extra-genitali (sepsi, artrite, congiuntivite).

Epidemiologia: si trasmette per contagio sessuale diretto, ma anche per mezzo di indumenti infetti, termometri, specilli, cateteri (contatto accidentale) oppure durante il parto (congiuntivite neonatale).

Patogenesi: la prima localizzazione avviene nella mucosa genitale o rettale o congiuntivale, provocando, dopo 4 - 5 gg , una flogosi acuta purulenta. Raramente il microrganismo diffonde per via ematogena, determinando una sepsi gonococcica, con localizzazioni elettive a carico dell’endocardio, delle articolazioni, delle guaine sinoviali, della cute, dell’occhio.

Forme cliniche:

acuta a carico dell'apparato urogenitale maschile

la prima infezione avviene nell’uretra anteriore (uretrite anteriore) con una flogosi acuta purulenta, che si manifesta dopo 4 - 5 gg dal rapporto sessuale, con fuoriuscita dal meato uretrale di una secrezione mucopurulenta giallo-verdastra, abbondante al mattino. Si avvertono anche bruciore e dolore alla minzione. A tale forma si associano anche:

uretrite anteriore

balanopostite(prepuzio)

uretrite posteriore o totale

prostatite

vescicolite

epididimite acuta

cronica dell’apparato urogenitale maschile

presenta le stesse localizzazioni dell’acuta, soprattutto a carico delle ghiandole periuretrali, della prostata e delle vescicole seminali. Si può avere una sclerosi dell’uretra, raccolte ascessuali con fistolizzazioni della prostata. Si possono avere reliquati, quali il restringimento uretrale.

acuta dell’apparato genitale femminile

la prima infezione gonococcica ha sede nelle ghiandole mucipare del canale cervicale (cervicite acuta) che diffonde poi, per contiguità, all’endometrio (endometrite), quindi alle salpingi (annessite), infine all’ovaio. Si accusa una secrezione abbondante giallo-verdastra, bruciore e dolore alla minzione, dolori addominali. Talora decorre completamente asintomatica.

cronica dell’apparato genitale femminile:

spesso clinicamente muta con possibilità di riacutizzazione e di contagio per l’uomo.

Si può avere:

cervicite cronica

uretrite cronica

bartolinite cronica

endometrite

salpingoovarite cronica

Quando il processo interessa la salpinge l'infezione può portare alla sterilità.

localizzazioni extra-genitali

sepsi gonococcica a carico dell’endocardio valvolare aortica (endocardite ulcerosa), dei muscoli (miosite interstiziale diffusa), dell’occhio, della cute, delle meningi, delle articolazioni (monoarticolazioni: ginocchio, caviglia, polso, coxo-femorale).

Terapia d’elezione: antibiotici, penicilline, cefalosporine, tetracicline e macrolidi per 4-5 gg.

Profilassi: evitare i rapporti occasionali o sospetti. Uso del profilattico. Abbondante detersione locale dopo l’atto sessuale
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