Freccia nera

gieffina
00giovedì 12 ottobre 2006 10:09


Freccia nera,Martina:io donna guerriero
"E' una figura rivoluzionaria e moderna. Una donna che diventa un guerriero: questo mi ha portato a cercare il mio senso della battaglia". Martina Stella è la protagonista femminile de La freccia nera, la serie in sei puntate in onda dal 12 ottobre su Canale5. Con lei Riccardo Scamarcio che la farà prigioniera ignorando la sua identità. "E' stato faticoso e gratificante. Mi sono ammalato quattro volte, ho girato con la febbre in castelli veri".

L'aggressività maschile e la fragilità femminile convivono in questa ragazza vestita da scudiero, che si finge soldato tagliando i suoi lunghi capelli biondi per scendere in battaglia. "Sono contenta di aver avuto la possibilità - spiega la Stella - di fare un personaggio così bello, pieno di sfumature, che mi ha fatto capire molte cose di me. E' una figura rivoluzionaria e moderna. Una donna che decide di diventare un guerriero, che in una situazione drammatica tira fuori tutta la sua forza".



"Questo mi ha portato a cercare la mia energia e il mio senso della battaglia - dice ancora l'attrice - e non pensavo di averne così tanto, mi sono stupita perché credevo di avere molte insicurezze e fragilità". Nella fiction recitano anche Ennio Fantastichini (Raniero di Rottenburg), Valeria Cavalli (la moglie Isabella), Jane Alexander (Magdalia), Miquel Herz-Kestranek (Cusano, il principe vescovo di Bressanone) e Francesco Venditti.

Dopo la storia con Lapo Elkann che l'ha vista l'anno scorso al centro del carosello mediatico, Martina Stella riflette: "quello che chiedo al futuro è serenità" e lancia un messaggio a tutte le ragazze: "questa fiction mi ha costretto a rendermi conto che i momenti brutti ci fanno capire molte più cose". Anche Scamarcio racconta: "li ricorderò questi sei mesi. E' stato molto faticoso e molto gratificante. Mi sono ammalato quattro volte, ho girato con la febbre in castelli veri, senza riscaldamento. Recitando in costume ho cercato la naturalezza nella rappresentazione delle emozioni" e ironizza: "speriamo di superare il 24% di share e che piaccia alle persone".



Storia d'amore e d'avventura in costume, sullo sfondo dell'Italia del XV secolo e dello scontro tra Papato e Impero, liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson (che torna ora in libreria per Salani), La freccia nera, con la regia di Fabrizio Costa, prodotta da Angelo Rizzoli, torna sul piccolo schermo a quasi quarant'anni dalla prima versione tv con Loretta Goggi e Aldo Reggiani, andata in onda con successo nel 1968 e tutt'ora tra i dvd più venduti nel catalogo Made in Rai di Rai Trade.

Ma, ci tengono a sottolineare Mediaset, produzione e attori (Scamarcio non lo ha proprio visto e la Stella lo ha visto per "curiosità, mi è piaciuto ma il nostro è diverso"): "non si tratta di un remake. Non è nata - spiega Francesco Pincelli, responsabile Fiction Mediaset - con questa volontà. Stavamo cercando una storia d'avventura, d'amore, di costume che entrasse nel solco del successo di Elisa di Rivombrosa con qualche ingrediente in più. Lo sceneggiato Rai è un segno nella memoria , mitico ma non paragonabile, del fantasma del quale ci siamo liberati in fretta".

Anche Rizzoli spiega: "lo sceneggiato Rai era tutto ambientato in interni. Il nostro è un kolossal all'italiana con un cast stellare e un impegno produttivo in termini di scenografie, costumi, armi che non ha eguali. E' costato complessivamente circa 13 milioni di euro (nove Mediaset, quattro Rizzoli) ed è stato girato per la maggior parte in Piemonte (Castello di Montalto Dora, val Chiusella) e sul lago di Bracciano".



"La realtà è così pietosa - sottolinea Fantastichini - che è interessante fare una cavalcata in altri tempi". Al centro della storia due ragazzi - il giovane Marco (Scamarcio), figlio del nobile Riccardo defunto e la bella e coraggiosa Giovanna (Stella), che ha perso misteriosamente i genitori quando era piccola - in lotta per la pace e la giustizia, uniti da una storia di crescita e di formazione che non esclude lo scontro generazionale.

"I due ragazzi - spiega Costa - hanno un background psicologico che dovranno superare per riuscire a unirsi. Questa è la vera modernità del racconto. Il motore è il superamento delle generazioni precedenti, non a caso lo sceneggiato ebbe successo nel '68-'69, negli anni della contestazione".

Battagliero Scamarcio:"Mi sento in pieno '68. Tutte le mattine mi sveglio incazzato nero per l'accettazione delle ingiustizie che vedo ogni giorno. Se tutti cercassimo di cambiare le cose questo paese sarebbe migliore" e poi rivela che gli piacerebbe interpretare Renato Vallanzasca e Federico II di Svevia.

Martina Stella sta finendo di girare la miniserie Rai Le ragazze di San Frediano ("è una gioia - dice - poter recitare in toscano. Sono molto legata al romanzo di Pratolini. Questo gruppo di ragazze che si unisce mi piace. Se ci fosse più solidarietà femminile cambierebbero tante cose") e sarà da fine ottobre Patty Pravo nella fiction Mediaset sul Piper, in una puntata unica per la regia dei Fratelli Vanzina, in cui canterà, ballerà, reciterà ("sono emozionata") e sarà anche protagonista di un film per le sale con regista e cast europeo.




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