Parodi:E' un momento di grande vitalità
Rewind. Lunedì 19 settembre alle 20.00 tornerà a sedersi dietro quella scrivania che giusto tredici anni fa la vide tenere a battesimo l'edizione delle tredici. "Provo un'emozione particolare nel tornare a condurre il Tg5, scorre adrenalina" racconta Cristina Parodi a Tgcom. "E' un momento di grande vitalità quello che sto vivendo" spiega la giornalista che tornerà ad essere uno dei volti di punta del telegiornale diretto da Carlo Rossella.
13 gennaio 92, la sua prima diretta: la conduzione del Tg5. Se ci pensi che ricordo affiora?
C'era un'emozione generale, anche perché l'agitazione era legata alla nascita vera e propria del telegiornale. Io conducevo la prima edizione in assoluto, quella delle 13. Lo studio era pieno di giornalisti e di fotografi. Ricordo Mentana con le sue battute fulminee, insomma è stata quella che si definisce una giornata campale.
Cosa la elettrizza di più di questo ritorno alle origini?
Provo un'emozione particolare nel ritornare a condurre il Tg5, sicuramente c'è più adrenalina perché è un po' un osservatorio su tutto il mondo con notizie che arrivano all'ultimo momento. Dopo nove anni di Verissimo e di soft news, sono felice di poter tornare nella squadra del telegiornale.
Allora c’era Enrico Mentana a tenere a battesimo la sua conduzione. Ora trova Carlo Rossella.
Diversi nel loro genere, ma due numeri uno. Mi ritengo molto fortunata di essere cresciuta alla scuola di Mentana, impareggiabile, e di ritrovare un direttore come Rossella con il quale ho lavorato a Verissimo. E' una persona molto piacevole.
Si è scritto di una "svolta Parodi": più determinata, più grintosa. Ci si rispecchia?
E' un momento di grande vitalità quello che sto vivendo, una svolta importante per la mia carriera. Sto bene, e quindi mi sento anche più forte. Capita a tutti di attraversare dei momenti meno esaltanti e altri in cui le cose prendono il corso giusto.
Sarà uno dei volti di punta. In redazione invece di cosa si occuperà?
Mi sto organizzando. Mi piacerebbe realizzare delle interviste per tirare fuori delle storie interessanti, particolari. Magari la storia di una principessa, ma anche quella di una persona comune. Il filone dei reali? Quello credo si sia un po' esaurito da quando è scomparsa Lady D. Lei catalizzava l'attenzione dei media.
Cambierà il suo look rispetto a quello di Verissimo?
Il mio stile rimane quello. Entrando nelle case degli italiani alle 20 di sera il look deve essere decoroso, sobrio e comunque sempre in secondo piano rispetto ai fatti, alle notizie che si raccontano.
Lei è stata la prima ospite della prima puntata del nuovo Verissmo condotto da Corbi e Brindisi. Che effetto le ha fatto?
Sì, ho passato il testimone ai due nuovi conduttori. Mi ha fatto uno strano effetto trovarmi dall'altra parte, da intervistatrice a intervistata. Lo studio è tutto cambiato, la scenografia diversa, ma ho avuto un grande piacere nel ritrovare gli assistenti di studio e tutto il gruppo di lavoro che per me è stata un po' una famiglia.