CANTAR MAGGIO..... c'è tempo ma meglio essere previdenti.

criomat
00martedì 14 febbraio 2006 11:38
Cantar Maggio

Le origini del Cantar Maggio sono antichissime: i primi festeggiamenti risalgono alla Grecia classica, vengono ripresi dai Romani e sopravvivono all'avvento del Cristianesimo. È la festa della primavera: rappresenta l'esaltazione della vita che si rinnova al ritmo della natura. Il Calendimaggio è nello stesso tempo gioia di vivere ed esaltazione del mito della fecondità. Nonostante l'avversione della Chiesa, che si oppose sempre a questi riti tradizionali e profani, l'uso del Cantar Maggio si mantenne per lunghissimo tempo.
criomat
00martedì 14 febbraio 2006 11:41
CANTAR MAGGIO DI ORSIGNA (frazione di Pistoia nell'Alta Val del Reno)

Son tornato davanti a questa casa
sempre più anziano e con meno coraggio.
Il tempo passa cosa me ne importa,
son di nuovo qui per cantar maggio.
Ma prima di cantar chiedo licenza
che il permesso ci date di cantare
anche se non ci aprite e non ci date niente
si canta il nuovo maggio allegramente.
Siam venuti in questa sera
a cantare il nuovo maggio
che da aprile è un buon passaggio
nella vaga primavera,
siam venuti questa sera.
Siam venuti dalla Francia,
si è girata tutta quanta
dalle Ande agli Appennini
siamo in cento maggerini,
siamo in cento maggerini.
Anche l'usignol selvaggio
va cantando alla foresta
con quel canto di gran festa
par che dica evviva maggio,
anche l'usignol selvaggio.
Siamo qui venuti in tanti,
molti più di quell'altr'anno,
son venuti insieme a noi
quelli che cantar non sanno,
maper noi di vecchio stampo
questo non ci dà pensiero.
L'importante è averli accanto
perché imparino il sentiero.
La massaia già si sente
che l'è entrata nel pollaio
e dell' ova un centinaio
ce ne dà se non si pente,
la massaia già si sente.
Se dell'ova a noi ci date,
pregherem per le galline
che da volpi e da faine
siano tutte liberate,
se dell'ova a noi ci date.
Siam venuti a salutare
chi sta sotto a questo tetto,
siano al fuoco siano a letto
siano pur dove gli pare,
siam venuti a salutare.
Ragazzine che dormite,
dalle piume il capo alzate.
Vostro amor non è venuto
e per noi manli;ò un saluto,
ragazzine che dormite.
Quella vaga rondinella
che fa il nido sotto il tetto,
anche a voi ragazza bella
vi ci vuole un giovanetto,
quella vaga rondinella.
Ci fermiamo a questa casa,
dove c'è una donna sola,
con l'intento di portare
questo canto che consola,
ci fermiamo a questa casa.
Nella valle dell'Orsigna
questa sera c'è gran festa,
chi la vuoi godere tutta
lasci aperta la finestra,
nella valle dell'Orsigna. I
Chi il cantico di maggio
tutto intero vuoi sentire,
allafesta dell'Orsigna
voi dovete intervenire,
chi il cantico di maggio.
Per chi è nuovo della zona
una cosa ha da sapere:
siam venuti per cantare
e accettiamo anche da bere,
per chi è nuovo della zona.
Siam contenti di portare
un momento di allegria,
se qualcun ci può aiutare
lasci tutto e venga via,
siam contenti di portare.
Se ci date anche da bere
ci si mette anche a sedere,
se ci fate un complimento
ci sifa il pernottamento,
se ci date anche da bere.
Seci date una mezzana
vi si canta una settimana,
se ci date un buon prosciutto
vi si canta il maggio tutto,
se ci date una mezzana.
Ci scusiam per l'ora tarda,
prima non si può venire,
noi perdiamo tanto tempo
da chi non ci vuole aprire,
ci scusiam per l'ora tarda.
Ci fermiamo a questa porta
per portare l'allegria,
una breve serenata,
un salto e si va via,
ci fermiamo a questa porta.
Al padron di questa casa
se a noi niente vuoI dare,
tanti sassi c'è in quel muro
tanti frignoli nel culo,
al padron di questa casa.
Noi di qui si fa partenza,
in altre parti s'ha da andare
e con molta riverenza
vi si deve salutare,
in altre parti s'ha da andare.

(in R. BECHERUCCI CORRIERI, "Val d'Orsigna", CRT, Pistoia, 2000, pp. 29 - 32)
@michela2005@
00martedì 14 febbraio 2006 11:56
sai che non ne sapevo niente? 4_12_12
criomat
00martedì 14 febbraio 2006 12:00
Re:

Scritto da: @michela2005@ 14/02/2006 11.56
sai che non ne sapevo niente? 4_12_12


non lo fate il "cantar maggio" a ponedAIra?...
no... nel senso... non si fa più neanche qui ora, ma forse prima era usanza quasi ovunque.

è l'equivalente nostrano del "dolcetto scherzetto" di halloween, solo che ha radici un po' più remote! a36_1_1

il "gruppo" andava a cantar maggio sotto le finestre o alla porta della gente, che per garbo dava loro un po' di cacio o di vino o "dù ova".
... per quelli che NON davano la musica cambiava... sisisisi
dalla dolce melodia del cantar maggio all'invettiva ricca di offese e maledizioni!!!

... vedi, miché.... nun si finisce mai d'imparare! :ill:

piesse.
vòi che venga accantàr maggio sotto le tù finestre, mi'elina? d36_1_13

[Modificato da criomat 14/02/2006 12.02]

Flowerpower
00martedì 14 febbraio 2006 13:31
Non ho mai sentito di questa usanza, a Bologna non esiste nulla di simile! t36_11_1
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