La solita "brutta" domanica
Ricostruzione di un infanticidio con dovizia di lacrime e dettagli macabri e truculenti. Tutto in diretta
ieri a «Buona domenica», su Canale 5, durante l'intervista di Paola Perego ad Anna Maria Franzoni.
Il fatto che fosse pieno pomeriggio, nella cosiddetta fascia protetta, ha scatenato le critiche delle
associazioni che si occupano di famiglie e minori. «Se può andare in onda una simile pagina
televisiva, allora è superfluo denunciare le bestemmie», commenta Antonio Marziale, presidente
dell'Osservatorio sui diritti dei minori. Che chiede anche «l'intervento del presidente della
Repubblica». Per l'Associazione Nazionale Sociologi «la contestualizzazione di una vicenda umana
così drammatica è quanto di più sconveniente si possa immaginare» e «la memoria di quel bambino
meriterebbe un rispetto diverso». Sul caso interviene anche il Moige (Movimento italiano genitori) che
chiede di fermare «Buona domenica » perché «il degrado del programma procede senza sosta».
Le critiche colgono di sorpresa Paola Perego. «Credo che il tema sia stato trattato con delicatezza,
senza fare ricorso a immagini, plastici o altre ricostruzioni. Era una chiacchierata da donna a donna
nella quale ho voluto fare quelle domande che tutta la gente si pone», dice la conduttrice al Corriere.
La Franzoni era ospite della trasmissione di Canale 5 per parlare di «La verità», il libro in cui racconta
la sua versione dei fatti sull'omicidio di suo figlio Samuele per cui è stata condannata a 30 anni in
primo grado.
Marziale fa anche notare che Canale 5 non ha fatto ricorso «all'escamotage del bollino rosso», visto
che l'argomento non era «consigliabile alla visione di un pubblico minorile».
Risponde la conduttrice: «E perché mai avremmo dovuto metterlo? In questi cinque anni si è parlato
di Cogne in tutte le fasce orarie. E poi i pezzi del libro erano tratti da un settimanale che tutti possono
comprare». La Perego rifarebbe l'intervista senza cambiare niente: «Non mi rimprovero
assolutamente nulla». Nemmeno il passaggio sulla reazione della Franzoni alla vista dei pezzi di
cervello del piccolo Samuele? «È un brano del suo libro. Non capisco come un minore possa venirne
turbato. Sia io che i miei autori abbiamo figli e facciamo valutazioni tenendo presenti le nostre
vicende personali. Credo che i minori siano sottovalutati e considerati come entità non pensanti».
Conclude la conduttrice: «Qualunque cosa facciamo è un pretesto per accusarci di volgarità».
Restando in tema, nello stesso show gli autori hanno azzerato il volume durante una rissa verbale fra
Marina Ripa di Meana, Silvia Rocca, Cristiano Malgioglio e altri ospiti. Per una manciata di secondi è
stato tolto l'audio mentre passava la scritta: «stavano esagerando». Appunto.