Pippo Baudo

Incontro a Spoleto per avviare la pratica legale



No comment. Pippo Baudo e Katia Ricciarelli non hanno rilasciato dichiarazioni dopo la prima udienza per la separazione. All'uscita dal tribunale di Spoleto i due hanno salutato e sorriso davanti alle telecamere, quello che si sono detti rimane, forse giustamente, un mistero.



Le uniche parole dette ai cronisti le rivelano i legali della coppia più polare del grande schermo, entrambi fanno capire che questo è stato solo un antipasto e che la pratica legale andrà avanti ancora per lungo tempo.
Sembra dunque accantonata l'ipotesi di una riconciliazione fra i due, sposati da 19 anni. E dal tribunale di Spoleto, città dove la ex coppia ha vissuto per anni, arriva la convocazione per il prossimo gennaio.

mi spiace, mi stanno simpatici tutti e due

si anceh a me

forza katia

Dopo le polemiche su Sanremo 2003
E' pace fatta tra l' ex presidente della repubblica Francesco Cossiga e Pippo Baudo dopo le polemiche, ed il reciproco ricorso alla magistratura civile, che scandirono l'edizione 2003 del Festival di Sanremo. Con la mediazione dell'avvocato Giorgio Assumma, amico di entrambi, i due hanno sottoscritto un documento di riconciliazione che sarà presentato a giorni al giudice del tribunale civile di Roma al fine di chiudere la causa sorta tra i due.

Il presentatore aveva citato il senatore a vita per le dichiarazioni del 24 febbraio dello scorso anno in cui veniva definito come un uomo "di scarsa cultura" ed un "monopolizzatore". Il risarcimento in via equitativa fu la richiesta formulata da Baudo alla magistratura.

La replica di Cossiga fu la richiesta di condanna del presentatore per aver dichiarato: "l'idea che un ex Capo dello Stato intervenga in smoking bianco dalla villa di Cap Ferrat per commentare il Festival mi sembra molto forte per una manifestazione ludica come il Festival. E lo dico proprio perchè ho grande rispetto per le istituzioni".

Adesso finalmente la riconciliazione tra le parti ed anche un colloquio telefonico nel corso del quale sono stati chiariti gli equivoci.

Dopo il licenziamento dei mesi scorsi
Dopo le polemiche dei mesi scorsi che avevano portato al suo licenziamento, Pippo Baudo torna a sparare a zero contro la Rai e soprattutto passa alle vie di fatto facendo causa all'azienda e al direttore generale Flavio Cattaneo. Il conduttore infatti chiederà al Tribunale di Roma sia di affermare il diritto all'esecuzione del contratto firmato l'anno scorso con la tv di Stato e sia al risarcimento dei danni.

Nello scorso settembre, la direzione generale della Rai, "mi ha fatto sapere, attraverso il suo ufficio legale, di essere disponibile a raggiungere un accordo per il mio rientro in azienda. Ho dato", dice Baudo, "il mio assenso ad una trattativa, ma dopo un incontro nel quale sono stati delineati i contenuti di un nuovo contratto, e successivi colloqui telefonici, devo ad oggi constatare la mancanza di un'effettiva volontà aziendale di dar concretamente seguito alle intenzioni manifestate".

Pippo Baudo, amareggiato, di umor nero, affida ad un comunicato scritto e firmato, inviato dallo studio legale d'Amati, il suo addio. "Si è arrivati al punto di pretendere da me pubbliche scuse come condizione per il riconoscimento dei miei diritti. Se c'è qualcuno che deve scusarsi non sono certamente io", aggiunge. "Ho dato perciò incarico ai miei legali di agire giudiziariamente sia contro il dott. Flavio Cattaneo, per le sue personali responsabilità nella vicenda che ha portato alla ingiusta rottura del mio contratto sia nei confronti della Rai, per le sue inadempienze".

Baudo aggiunge di aver chiesto al Tribunale di Roma "di affermare il mio diritto all'esecuzione del contratto firmato l'anno scorso con la Rai e al risarcimento di tutti i gravi danni da me subiti". Intanto, come primo passo, i legali di Baudo, gli avvocati Giorgio Assumma, Domenico e Nicoletta D'Amati, hanno chiesto all'Ufficio del lavoro di Roma di convocare il dott. Flavio Cattaneo e la Rai nel tentativo di conciliazione "che la legge prevede come formalità preliminare indispensabile per poter poi dare inizio al processo".

Da parte sua anche la Rai risponderà con un'azione legale nei confronti di Baudo, secondo quanto si è appreso negli ambienti di Viale Mazzini. In Rai si ricorda anche che Baudo aveva rivolto accuse pesanti alla dirigenza dell'azienda, usando tra l'altro termini come "predoni" scritto sul sito internet dell' ssociazione Art. 21 e che proprio per questo era stato chiesto al conduttore di fare in maniera altrettanto pubblica le scuse.

Dopo gli scazzi dei mesi scorsi con Cattaneo e la rai (ammontabili a una richiesta di risarcimento di 3 milioni di euro ), pace fatta tra il Pippo nazionale e Mamma Rai. Un incontro chiarificatore, una stretta di mano ed è stato stipulato un contratto per due anni! Annuncio in diretta, sabato prossimo durante l'ultima puntata del fortunato show della Carlucci, Ballando con le stelle! Pippo sarà l'ultimo presidente di giuria? Staremo a vedere...

Lo vuole Raffaele Lombardo, potente impacchettatori di voti siculi. Lo ha sostenuto il carissimo amico Sergio D’Antoni. Che ne ha parlato con Tinto Prodi. Pesata la fragilità e la sicura sconfitta dell’aspirante candidato Claudio Fava, Romano l’ha chiamato e Pippo Baudo, fresco reduce della vittoria su Bonolis, sta pensando seriamente a candidarsi contro il forzista Totò Cuffaro. Una vittoria sicura per Baudo da Militello. E quasi sicuramente la prossima puntata di “Domenica In” sarà l’ultima perché lunedì scioglierà le riserve.

con che partito va?

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Scritto da: gieffina 06/10/2005 19.47
con che partito va?

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si presenterebbe con la margherita

bene,mi fa piacere che sia di sinistra

"Grande onore, ma non sono adatto".
Il conduttore rinuncia: niente candidatura per l'Unione
"Amo il mio mestiere e non ho le competenze necessarie".
'Non accettero' la candidatura a
governatore della Sicilia anche se la considero un grande e inatteso onore. Non sono adatto a un compito così importante, difficile e complesso che richiede competenze specifiche che non credo di possedere". Così Pippo Baudo spiega a caldo la sua decisione di non accettare la proposta dell'Unione.

"Sono comunque sinceramente grato a chi ha pensato alla mia persona", continua il conduttore, sinceramente emozionato. "Amo il mio lavoro e le sfide professionali che quotidianamente presenta. Desidero continuare a svolgerlo col massimo impegno, manifestando costantemente quell'equilibrio che il pubblico televisivo ha sempre conosciuto".

Pippo sei un grande!!!

Le motivazioni sono giuste. Anche se non mi piace il tipo di televisione che fa, devo dire che è da apprezzare.

Il vecchio Pippo si scaglia contro fenomeni come "La pupa e il secchione" e le ragazze (Varone e Gragoraci) reclutate per "Buona domenica"


“Torniamo al passato, sarà un progresso. Dobbiamo smetterla con l'ordinary people… perché la fidanzata dell'ex marito della Ferilli (Sara Varone, che con Elisabetta Gregoraci sta per debuttare nella nuova Buona domenica di Paola Perego, Ndr) deve fare un programma? Che competenze ha? Che ha fatto, prima?… Mi preoccupo quando vedo una che scambia Dante per Garibaldi e Garibaldi per Prodi, e quando risponde alle domande le inquadrano il sedere… (il referimento è alle ragazze de La pupa e il secchione, ndr) stiamo smarrendo la funzione della tv: presentare professionisti che meraviglino, stupiscano, sennò diventa tutti i giorni la Corrida, ma la Corrida va bene una volta…

Questa mania del format, pensare che se una cosa è andata in onda all'estero, andrà bene per forza. I format vanno adattati alle diverse sensibilità del pubblico. Si lanciano programmi che in America hanno fatto 8 milioni di spettatori. Ma capite che è come se, in Italia, io ne facessi 800 mila?… Lo spettacolo consiste in una platea che assiste a cose che non sa fare, e per questo applaude. E' l'archetipo dello spettacolo. E la tv lo sta negando. Se il palcoscenico diventa la platea il pubblico si disorienta”.

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Scritto da: GayAbruzzo 24/10/2004 12.20
mi spiace, mi stanno simpatici tutti e due

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a me invece no