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Dubbio atroce

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2007 08:02
01/10/2007 22:49
 
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Ciao!!!!
Sono tornata,scusate il ritardo ma io non riesco ad accendere il pc tutti i giorni.
Grazie infinite a tutti quelli che mi hanno dedicato il loro tempo!!! [SM=x432748]

Immaginavo che le risposte alle mie domande fossero positive,ne ero piu che sicura;ma volevo comunque una risposta da qualcuno che l'omosessualità la vive ed ha passato le difficoltà che ne derivano.

Arrivati a questo punto vorrei sapere se voi credete ad una "piegazione sull'omosessualità"?
Mi spiego meglio:ho spesso sentito dire che questo "comportamento" (lo scrivo tra virgolette perchè io non penso che sia un termine adeguato) nasce da uno storico famigliare particolare;es:padre padrone o madre troppo presente ecc...
Voi che ne dite?

E poi vorrei chiedere a quelli di voi che credono in questa "spiegazione" se la perdita di una madre all'età di 12 anni e l'essere cresciuti con un padre dal carattere GLACIALE che non si è mai risposato e si è ben guardato dal mettere il figlio a conoscenza dell'unica relazione avuta possa aver influito in tal senso?


Avrei ancora un sacco di domande da porvi ma credo sia meglio andare per gradi e tere a freno la mia voglia di sapere e di capire.
Vi prego di continuare ad avere la pazienza di rispondermi pur non sapendo di cosa vi stò parlando.
Posso dirvi che la mia non è curiosità morbosa e non stò documentandomi per scrivere un libro sul mondo gay;stò solo cercando di far luce sulla mia vita.

Ancora grazie per la vostra attenzione,Ary

01/10/2007 22:54
 
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P.S.
Ho dimenticato di aggiungere alla "spiegazione storica" che la persona a cui mi riferisco necessitava di una circoincisione consigliata ai genitori fin dalla tenera età;mai avvenuta fino all'età di 24 anni.
Questo ha ovviamente comportato una costretta "sospensione" dei rapporti sessuali dall'età di 20 anni fino all'operazione che,tra l'altro è stata eseguita male ed eè stata quindi molto più traumatica del necessario;lasciando un'edema di pelle alle base del glande.
02/10/2007 06:50
 
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Re:
aryalex1974, 01/10/2007 22.49:

Ciao!!!!
Sono tornata,scusate il ritardo ma io non riesco ad accendere il pc tutti i giorni.
Grazie infinite a tutti quelli che mi hanno dedicato il loro tempo!!! [SM=x432748]

Immaginavo che le risposte alle mie domande fossero positive,ne ero piu che sicura;ma volevo comunque una risposta da qualcuno che l'omosessualità la vive ed ha passato le difficoltà che ne derivano.

Arrivati a questo punto vorrei sapere se voi credete ad una "piegazione sull'omosessualità"?
Mi spiego meglio:ho spesso sentito dire che questo "comportamento" (lo scrivo tra virgolette perchè io non penso che sia un termine adeguato) nasce da uno storico famigliare particolare;es:padre padrone o madre troppo presente ecc...
Voi che ne dite?

E poi vorrei chiedere a quelli di voi che credono in questa "spiegazione" se la perdita di una madre all'età di 12 anni e l'essere cresciuti con un padre dal carattere GLACIALE che non si è mai risposato e si è ben guardato dal mettere il figlio a conoscenza dell'unica relazione avuta possa aver influito in tal senso?


Avrei ancora un sacco di domande da porvi ma credo sia meglio andare per gradi e tere a freno la mia voglia di sapere e di capire.
Vi prego di continuare ad avere la pazienza di rispondermi pur non sapendo di cosa vi stò parlando.
Posso dirvi che la mia non è curiosità morbosa e non stò documentandomi per scrivere un libro sul mondo gay;stò solo cercando di far luce sulla mia vita.

Ancora grazie per la vostra attenzione,Ary





x vasta esperienza personale posso dirti che "di solito" è la mancanza del padre e non della madre un forte indizio x capire se uno è omosessuale....l indizio è valido nel caso il papà sia morto, o divorziato e il figlio vive con mamma, o padre presente in casa ma di quelli con carattere poco deciso e completamente sovrastrati dalla moglie....
allo stesso tempo, come dicevo, una madre caratterialmente molto forte e iperpotettiva è un altro indizio importante....




Perchè La Sanremo è La Sanremo!
02/10/2007 08:45
 
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no no, mi pare che per freud anche il cosiddetto "padre castrante" favorisse "l'inversione" (omosessualità).

la mia domanda è... ma di che stiamo parlando??!!?!? le teorie (psicologiste soprattutto) si rincorrono dalla notte dei tempi e nessuno è riuscito ad addurre uno straccio di prova. Per me sono tutte cazzate, con tutto il rispetto per freud. E lo dico anche se da grande farò lo psicoanalista: non ha senso sparare teorie senza standardizzare i criteri e con quei criteri fare un confronto statistico serio.

ary, se vuoi che ti aiutiamo a capire se questo ragazzo "potrebbe" essere omosessuale, devi fornire elementi sulla sua di vita, sulla sua di storia, e sulle risposte che LUI dava alle difficoltà; secondo me il contesto sociale e famigliare (elencati senza parlare della stessa persona) contribuisce decisamente poco (ma prefererei dire "per nulla")... Già perché spesso ci si costringe a pensare che sia la famiglia ad essere "omosessualizzante", senza conoscere la persona, che probabilmente "omosessuale" già lo è. Lo ripeto, io preferirei parlare di lui, non della sua famiglia.
02/10/2007 11:00
 
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Re:
liberamente83, 02/10/2007 8.45:

no no, mi pare che per freud anche il cosiddetto "padre castrante" favorisse "l'inversione" (omosessualità).

la mia domanda è... ma di che stiamo parlando??!!?!? le teorie (psicologiste soprattutto) si rincorrono dalla notte dei tempi e nessuno è riuscito ad addurre uno straccio di prova. Per me sono tutte cazzate, con tutto il rispetto per freud. E lo dico anche se da grande farò lo psicoanalista: non ha senso sparare teorie senza standardizzare i criteri e con quei criteri fare un confronto statistico serio.

ary, se vuoi che ti aiutiamo a capire se questo ragazzo "potrebbe" essere omosessuale, devi fornire elementi sulla sua di vita, sulla sua di storia, e sulle risposte che LUI dava alle difficoltà; secondo me il contesto sociale e famigliare (elencati senza parlare della stessa persona) contribuisce decisamente poco (ma prefererei dire "per nulla")... Già perché spesso ci si costringe a pensare che sia la famiglia ad essere "omosessualizzante", senza conoscere la persona, che probabilmente "omosessuale" già lo è. Lo ripeto, io preferirei parlare di lui, non della sua famiglia.




02/10/2007 11:01
 
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Re:
liberamente83, 02/10/2007 8.45:

no no, mi pare che per freud anche il cosiddetto "padre castrante" favorisse "l'inversione" (omosessualità).

la mia domanda è... ma di che stiamo parlando??!!?!? le teorie (psicologiste soprattutto) si rincorrono dalla notte dei tempi e nessuno è riuscito ad addurre uno straccio di prova. Per me sono tutte cazzate, con tutto il rispetto per freud. E lo dico anche se da grande farò lo psicoanalista: non ha senso sparare teorie senza standardizzare i criteri e con quei criteri fare un confronto statistico serio.

ary, se vuoi che ti aiutiamo a capire se questo ragazzo "potrebbe" essere omosessuale, devi fornire elementi sulla sua di vita, sulla sua di storia, e sulle risposte che LUI dava alle difficoltà; secondo me il contesto sociale e famigliare (elencati senza parlare della stessa persona) contribuisce decisamente poco (ma prefererei dire "per nulla")... Già perché spesso ci si costringe a pensare che sia la famiglia ad essere "omosessualizzante", senza conoscere la persona, che probabilmente "omosessuale" già lo è. Lo ripeto, io preferirei parlare di lui, non della sua famiglia.




Ok giusto!!!
Allora parliamo di questo ragazzo,che poi altri non è se non mio marito.

Io credo fermamente che sia gay anche se latente e che,come già ho detto non ne abbia consapevolezza;secondo me si nega questo suo aspetto perchè è troppo difficile per lui da accettare.

Quel che io vorrei è capire se mi sbaglio e,nel caso così non fosse,aiutarlo a scoprirsi ed accettarsi per il bene di entrambi.


Non capisco bene cosa tu intenda quando mi scrivi:"..devi fornire elementi sulla sua di vita, sulla sua di storia, e sulle risposte che LUI dava alle difficoltà...
Ponimi,anzi ponetemi delle domande più dirette.
Io non remore ne pudori che m'impediscano di rispondervi sinceramente;non avrei chiesto il vostro aiuto se così non fosse.

Credo che il primo quesito che mi porrete sia perchè penso che sia gay e quindi abbrevio i tempi rispondendovi fin d'ora.

Noi stiamo insieme da 14 anni,quindi credo di poter dire che ci conosciamo a fondo.
Partiamo inoltre dal presupposto che io credo fortemente nella psicologia;perciò la prima risposta a questa domanda e proprio lo storico che vi ho descritto.
In più ho notato da molto tempo in lui dei sottili cambiamenti sia comportamentali che sessuali che secondo indicano che stà inconsapevolmente venendo fuori il suo lato gay.

Prima di tutto c'è da dire che ovviamente non pensa di esserlo (gliel'ho chiesto apertamente)ma che al contrario condanna quanti lo sono.
Lui ha un concetto della sessualità molto pudico e strettamente canonico.

a questi due primi fattori si và a sommare la sua assoluta mancanza di voglia di far sesso.
(ora per favore non pensate che siamo solo una coppia stanca e annoiata e per questo a lui non và)
Il punto è che a lui proprio il sesso in se non interessa più;gli ha sempre interessato poco ma ormai siamo arrivati a livelli assurdi.
Tipo che non lo facciamo per mesi e lui non ne sente il bisogno,ne tanto meno si masturba o guarda film porno,o altro che possa comunque in quanlche modo soddisfarlo.
Non necessita di soddisfazione perchè non ne sente la necessità!!!

Oltre a questo aggiungerei che quelle poche volte in cui abbiamo rapporti,se riesco a coinvolgerlo abbastanza da lasciarsi andare lui predilige raggiungere l'orgasmo facendosi masturbare.
(questo dipende anche da un'insensibilità insorta in conseguenza dell'intervento di circoincisione)
gli piace mettersi di spalle a me ed io dietro di lui lo masturbo e nel contempo lo stimolo analmente (cosa che non mi dispiace affatto).
Fin qui tutto ok,ma la cosa che notato che via via si và accentuando e che quando lo stimolo analmante la sua erezione aumenta vorticosamente e raggiunge l'orgasmo in un batter d'occhio (in barba all'insensibilità)scia andare accetando la stimolazione.

Cavol o devo scappare,stà arrivando e se mi becca....

A presto e grazie come sempre



02/10/2007 13:12
 
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Re:
liberamente83, 02/10/2007 8.45:

no no, mi pare che per freud anche il cosiddetto "padre castrante" favorisse "l'inversione" (omosessualità).

non ha senso sparare teorie senza standardizzare i criteri e con quei criteri fare un confronto statistico serio.

.




io sparo teorie in base alla statistica della mia vita....
ho avuto compagnie etero e compagnie gay (molto grosse, gli etero piu di 15 i gay piu di 25) e la mancanza del padre nei 3 casi che ho elencato si presentava abbondantissima solo in quella gay....
magari è un caso....
ma magari no.....







Perchè La Sanremo è La Sanremo!
02/10/2007 13:19
 
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Re: Re:
aryalex1974, 02/10/2007 11.01:




Ok giusto!!!
Allora parliamo di questo ragazzo,che poi altri non è se non mio marito.

Io credo fermamente che sia gay anche se latente e che,come già ho detto non ne abbia consapevolezza;secondo me si nega questo suo aspetto perchè è troppo difficile per lui da accettare.

Quel che io vorrei è capire se mi sbaglio e,nel caso così non fosse,aiutarlo a scoprirsi ed accettarsi per il bene di entrambi.


Non capisco bene cosa tu intenda quando mi scrivi:"..devi fornire elementi sulla sua di vita, sulla sua di storia, e sulle risposte che LUI dava alle difficoltà...
Ponimi,anzi ponetemi delle domande più dirette.
Io non remore ne pudori che m'impediscano di rispondervi sinceramente;non avrei chiesto il vostro aiuto se così non fosse.

Credo che il primo quesito che mi porrete sia perchè penso che sia gay e quindi abbrevio i tempi rispondendovi fin d'ora.

Noi stiamo insieme da 14 anni,quindi credo di poter dire che ci conosciamo a fondo.
Partiamo inoltre dal presupposto che io credo fortemente nella psicologia;perciò la prima risposta a questa domanda e proprio lo storico che vi ho descritto.
In più ho notato da molto tempo in lui dei sottili cambiamenti sia comportamentali che sessuali che secondo indicano che stà inconsapevolmente venendo fuori il suo lato gay.

Prima di tutto c'è da dire che ovviamente non pensa di esserlo (gliel'ho chiesto apertamente)ma che al contrario condanna quanti lo sono.
Lui ha un concetto della sessualità molto pudico e strettamente canonico.

a questi due primi fattori si và a sommare la sua assoluta mancanza di voglia di far sesso.
(ora per favore non pensate che siamo solo una coppia stanca e annoiata e per questo a lui non và)
Il punto è che a lui proprio il sesso in se non interessa più;gli ha sempre interessato poco ma ormai siamo arrivati a livelli assurdi.
Tipo che non lo facciamo per mesi e lui non ne sente il bisogno,ne tanto meno si masturba o guarda film porno,o altro che possa comunque in quanlche modo soddisfarlo.
Non necessita di soddisfazione perchè non ne sente la necessità!!!

Oltre a questo aggiungerei che quelle poche volte in cui abbiamo rapporti,se riesco a coinvolgerlo abbastanza da lasciarsi andare lui predilige raggiungere l'orgasmo facendosi masturbare.
(questo dipende anche da un'insensibilità insorta in conseguenza dell'intervento di circoincisione)
gli piace mettersi di spalle a me ed io dietro di lui lo masturbo e nel contempo lo stimolo analmente (cosa che non mi dispiace affatto).
Fin qui tutto ok,ma la cosa che notato che via via si và accentuando e che quando lo stimolo analmante la sua erezione aumenta vorticosamente e raggiunge l'orgasmo in un batter d'occhio (in barba all'insensibilità)scia andare accetando la stimolazione.

Cavol o devo scappare,stà arrivando e se mi becca....

A presto e grazie come sempre








intanto mi faccio i cmplimenti da solo x averci azzeccato.... [SM=x432727]

ma a parte le battute x sdrammatizzare una cosi brutta situazione....
non so davvero piu che dirti....
effettivamente dovresti parlarci piu di lui
xchè tante piccole cose possono essere piccoli indizi....
ora ti faccio una lista di cose molto banali, ma che spesso ricalcano lo stereotipo gay.....
Ama i cani di piccola taglia?
Ama canticchiare canzoni revival anni 70-80?
è molto vanitoso e cura molto se stesso con palestra e cremine?
gesticola molto con le mani quando parla animatamente??




Perchè La Sanremo è La Sanremo!
02/10/2007 14:37
 
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Per favore non dar retta a quello che ha appena scritto Funtus! Mamma mia, come sei all'antica!

Tornando a noi Ary, fai bene a dimostrargli tanto affetto e vuoi aiutarlo a comprendere se stesso. Questo mostra che sei un tipo molto altruista e qualora lui non stesse bene con te, saresti anche disposta a rinunciare alla sua compagnia, pur di vederlo sereno.

Ci sono milioni di circoncisi al mondo e la maggior parte sono eterosessuali. Non esiste che non gli piace fare sesso perché è iposensibile.
La stimolazione anale è piacevole per qualunque uomo al mondo, in quanto la stimolazione della ghiandola prostatica è di per sè gradevole.
Molti eterosessuali catalogano questo tipo di stimolazione come prettamente omosessuale e per non essere additati la ripudiano.
Io volevo rispondere inizialmente alle tue domande: è possibile che una mancanza della madre e un padre poco presente abbiano condotto tuo marito a questo comportamento, ma non credo molto nei casi "standard" per il semplice fatto che esistono tanti eterosessuali in quella condizione. Più che lavorare su cosa ha fatto scatenare la sua omosessualità, ammettendo che ci sia e sia solo latente, io cercherei di farla venire fuori nel caso sia poco accettata. So che vorresti essergli vicino in questo cammino e mi rendo conto che vorresti essere tu ad aiutarlo.

Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un bravo psicologo. Puoi rivolgerti tu, spiegando il problema. Sarà lui (o lei) a dirti se far venire lui da subito, solo dopo un lavoro con te, oppure iniziare una terapia di coppia insieme.





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02/10/2007 18:45
 
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Re:
will!newton, 02/10/2007 14.37:

Per favore non dar retta a quello che ha appena scritto Funtus! Mamma mia, come sei all'antica!

Tornando a noi Ary, fai bene a dimostrargli tanto affetto e vuoi aiutarlo a comprendere se stesso. Questo mostra che sei un tipo molto altruista e qualora lui non stesse bene con te, saresti anche disposta a rinunciare alla sua compagnia, pur di vederlo sereno.

Ci sono milioni di circoncisi al mondo e la maggior parte sono eterosessuali. Non esiste che non gli piace fare sesso perché è iposensibile.
La stimolazione anale è piacevole per qualunque uomo al mondo, in quanto la stimolazione della ghiandola prostatica è di per sè gradevole.
Molti eterosessuali catalogano questo tipo di stimolazione come prettamente omosessuale e per non essere additati la ripudiano.
Io volevo rispondere inizialmente alle tue domande: è possibile che una mancanza della madre e un padre poco presente abbiano condotto tuo marito a questo comportamento, ma non credo molto nei casi "standard" per il semplice fatto che esistono tanti eterosessuali in quella condizione. Più che lavorare su cosa ha fatto scatenare la sua omosessualità, ammettendo che ci sia e sia solo latente, io cercherei di farla venire fuori nel caso sia poco accettata. So che vorresti essergli vicino in questo cammino e mi rendo conto che vorresti essere tu ad aiutarlo.

Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un bravo psicologo. Puoi rivolgerti tu, spiegando il problema. Sarà lui (o lei) a dirti se far venire lui da subito, solo dopo un lavoro con te, oppure iniziare una terapia di coppia insieme.


Abbiamo intrapreso due volte negli anni passati un percorso di terapia di coppia;allora questo suo rifiuto per il sesso non era cosi marcato.

Oggi come oggi gli ho proposto di rifarlo più volte ma la sua risposta è sempre la stessa:"per me non è un problema,io non sento il bisogno di far sesso punto e basta"
Io questo umanamente lo posso anche capire;ma il suo "non problema crea a me un GROSSO problema:l'astensione forzata!!!
Voglio dire ho solo 33 anni c'è ancora tempo per essere sessualmente inattiva (se mai lo diventerò;dio mio speriamo di no!!!)

Io faccio terapia da diversi anni e ovviamente durante mie sedute capita spesso di parlare di lui e di questa situazione;la mia attuale psi dice che secondo lei lui non è gay (lo storico non conferma) ma non mi ha mai dato una spiegazione alternativa.
Le ho detto che forse mi sono inventata questa scusante perchè una spiegazione me la devo pur dare;e lei condivide.

Voi avete mai sentito di un uomo giovane e forte che dice di essere troppo stanco per far sesso?
Che dice che in settimana non fà? Ma poi il weekend non se ne parla lo stesso?

Adduce sempre scusanti diverse ed io lo affronto smontandogliele puntualmente;lui tace e tutto resta immutato.Dice che devo aver pazienza ed aspettare;cosa non si sà!!!

Ha un carattere freddo e non è mai affettuso con me;ne un bacio ne una carezza;però dice di volermi molto bene.

E' molto riservato con tutti persino con me;ha amici ma non parla con loro di questa situazione e quando gli racconto che ne ho parlato con un'amica si arrabbia.

Non sò davvero cos'altro raccontarvi

Un abbraccio a tutti


02/10/2007 22:30
 
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ary il problema secondo me non è necessariamente l'omosessualità...
il problema è che tu non ti senti apprezzata e coccolata da lui. Con la psicoterapeuta cerca di capire in che misura ciò sia vero e in che misura sei solo tu a percepirla così. Se riesci a capirlo, poi, potrai pensare una strategia. Non buttarti giù, anche se si capisce che soffri molto. E se anche delle volte ti viene da pensare che tuo marito è uno stronzo, affronta il pensiero con te stessa e magari con lui, senza cercare di giustificarti/lo attribuendogli un orientamento omosessuale. Purtroppo lo spazio di un forum è molto limitato, dal mezzo tastiera e dal tempo che uno può dedicargli... dio sa quanto avrei voglia di conoscerti dal vivo per farmi raccontare questa cosa e se possibile supportarti! Però penso che tu due importanti passi li hai fatti: 1) ne hai parlato con una psicoterapeuta e 2) ne hai parlato con una amica. Queste due persone, se, come credo, le stimi al punto di confidargli i particolari intimi della tua vita, saranno per te un punto d'appoggio fondamentale per quando sei giù, per non farti sentire sola. La risposta ai tuoi problemi la darai solo con il tempo. La cosa importante che hai fatto bene a fare presto, però, è porre le domande: a te, alla psicoterapeuta, alla tua amica, a noi, e a chiunque altro sentirai che valga la pena di coinvolgere.
Al diavolo se tuo marito si arrabbia! se non ti ascolta lui e se lui non parla con te, tu hai comunque bisogno di qualcuno che ti ascolti. Cerca di essere delicata, ma fa' la strada che devi, senza farti deviare da lui. La tua felicità non è secondaria a quella di nessuno.
02/10/2007 23:00
 
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Mah, io credo che la psicologa, come noi non può dare alcuna risposta riguardo la sua eterosessualità/omosessualità.
Il fatto è che bisogna vedere con lui. Se lui evita non si arriva da nessuna parte. È normale che lui voglia evitare ma per comodità. Fagli presente che tu non stai bene e, se la tua psicologa lo ritiene opportuno, ricominciate a fare terapia di coppia. Il sesso è importante in una coppia. Se viene a mancare, non è detto che il marito sia omosessuale, ma è sintomo di un problema che VA risolto se si vuole continuare a stare insieme.
Considera che esistono alcune persone che sono asessuali, ovvero non provano stimoli sessuali e questo è molto peggio di qualunque orientamento. Ti consiglio di insistere, non tanto con gli altri, quanto con lui.





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21/10/2007 16:37
 
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Salve di nuovo ragazzi,scusatemi sò di essere imperdonabile con i miei ritardi.
Ho un bimbo di 5 mesi e mezzo che assorbe in pratica tutto il mio tempo,qiundi il pc non è più una priorità anche se l'argomento mi stà a cuore.
Vi scrivo sebbene lui sia di là a guardre la tv....speriamo bene...

Ci sono stati importanti sviluppi da quando non vi ho più scritto.
La scorsa domenica si è improvvisamente reso conto di "avere un problema",al chè l'ho esortato a venirne a parlare con la mia psi.
Lei ha accettato di vederci entrambi ben conoscendo il problema e lo ha indirizzato da un collega presso il quale io ho seguito un percorso terapeutico individuale e insieme uno di coppia qualche anno fà.
Lei non si è resa disponibile a seguielo individualmente perchè dice che non riuscirebbe ad essere sufficentemente obbiettiva seguendo anche me;ne ha voluto modificare il mio spazio in una terapia di coppia perchè io stò affrontando con lei problematiche assai delicate scaturite dalla nascita di nostro figlio e quindi per me quello spazio è vitale.

Ora domani sentirò questo terapeuta che sono sicurà acceterà d'incontrare mio marito,andremo incontro alle solite finte problematiche (quali il tempo la stanchezza e gli orari)ma io non mollerò e continuerò ad esortare mio marito affinchè proceda in questo percorso.
Sò che ci vorrà molto tempo e spero che lui non molli troppo in fretta,sembra avere finalmente una buona dose di motivazione nel voler risolvere questo che finalmente ha definito come "un problema",dice di volerlo fare perchè si è reso conto che io non stò bene (ho ripetutamente esternate il mio malessere) e perchè "non è normale" quello che gli stà accadendo.Vuole,in pratica, capirci qualcosa in più.
Dio solo sà dove tutto questo ci porterà.....
Comunque l'importante è che lui riesca a guardarsi dentro e a chiarirsi con se stesso.

Grazie a tutti,a presto
21/10/2007 16:45
 
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21/10/2007 16:48
 
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Re:
liberamente83, 02/10/2007 22.30:

ary il problema secondo me non è necessariamente l'omosessualità...
il problema è che tu non ti senti apprezzata e coccolata da lui. Con la psicoterapeuta cerca di capire in che misura ciò sia vero e in che misura sei solo tu a percepirla così.



E' inequivocabile che sia realmente così e che non sia solo la mia percezione dei fatti;non ricevo da molto tempo alcun tipo di attenzione ne nessuna esternazione d'affetto.



Se riesci a capirlo, poi, potrai pensare una strategia. Non buttarti giù, anche se si capisce che soffri molto. E se anche delle volte ti viene da pensare che tuo marito è uno stronzo, affronta il pensiero con te stessa e magari con lui, senza cercare di giustificarti/lo attribuendogli un orientamento omosessuale.



Non è mio interesse giusticare o giustificarlo vorrei solo arrivare a sviscerare la natura di questo problema;o meglio vorrei che lui arrivasse a farlo,io la mia spiegazione già ce l'ho e non solo la teoria dell'omosessualità ma risiede in grosse problematiche che lui si porta dentro e che noi abbiamo avuto come coppia in passato.



Purtroppo lo spazio di un forum è molto limitato, dal mezzo tastiera e dal tempo che uno può dedicargli... dio sa quanto avrei voglia di conoscerti dal vivo per farmi raccontare questa cosa e se possibile supportarti! Però penso che tu due importanti passi li hai fatti: 1) ne hai parlato con una psicoterapeuta e 2) ne hai parlato con una amica. Queste due persone, se, come credo, le stimi al punto di confidargli i particolari intimi della tua vita, saranno per te un punto d'appoggio fondamentale per quando sei giù, per non farti sentire sola. La risposta ai tuoi problemi la darai solo con il tempo. La cosa importante che hai fatto bene a fare presto, però, è porre le domande: a te, alla psicoterapeuta, alla tua amica, a noi, e a chiunque altro sentirai che valga la pena di coinvolgere.



Io ne parlo liberamente con chiunque,non ho remore nel farlo.Tutte le persone che considero amiche,anche di recente conoscenza,sanno della situazione che vivo.Penso sempre che il pare di ognuno di queste persone possa essere per me spunto di nuove riflessioni che mi hanno col tempo portato ad avere una visione totalitaria del problema ed anche delle possibili soluzioni.



Al diavolo se tuo marito si arrabbia!



Non me ne preoccupo più da molto tempo ormai;sono molto diversa da lui e non amo nascondermi dietro falsi moralismi.



se non ti ascolta lui e se lui non parla con te, tu hai comunque bisogno di qualcuno che ti ascolti.



Appunto.



Cerca di essere delicata, ma fa' la strada che devi, senza farti deviare da lui. La tua felicità non è secondaria a quella di nessuno.


Appunto.

Ti ringrazio molto dell'interessamento,un abbraccio affettuoso


21/10/2007 17:03
 
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Re:
will!newton, 02/10/2007 23.00:

Mah, io credo che la psicologa, come noi non può dare alcuna risposta riguardo la sua eterosessualità/omosessualità.
Il fatto è che bisogna vedere con lui. Se lui evita non si arriva da nessuna parte. È normale che lui voglia evitare ma per comodità. Fagli presente che tu non stai bene e, se la tua psicologa lo ritiene opportuno, ricominciate a fare terapia di coppia. Il sesso è importante in una coppia. Se viene a mancare, non è detto che il marito sia omosessuale, ma è sintomo di un problema che VA risolto se si vuole continuare a stare insieme.
Considera che esistono alcune persone che sono asessuali, ovvero non provano stimoli sessuali e questo è molto peggio di qualunque orientamento. Ti consiglio di insistere, non tanto con gli altri, quanto con lui.




Gli ho più volte esternato la mia sofferenza ed anche le mancanze che ritengo abbia nei miei confronti,finora non era successo niente;fino alla scorsa domenica appunto.
Come ho scritto non mollerò mai!!!
Non fà parte del mio caparbio carattere e non amo far finta che un problema non ci sia,preferisco di gran lunga affrontarlo e magari anche soffrire nel farlo,ma arrivare comunque a risolverlo.
Che il destino ci riservi di stare insieme o meno l'importante sarà essere conspevoli nell'affrontare le scelte;il resto verrà da se.
22/10/2007 03:02
 
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ma dici che non potrbbe essere una fase depressiva? [SM=x432728]

mi chiedo se il bimbo arrivato da poco non abbia influenzato il suo carattere/umore
- se è il primo figlio potrebbe essere una tappa di qualche cambiamento;
- se non è il primo comunque ha della responsabilità in più.
Insomma potrebbe essere pieno di pensieri ..e in tal caso non è che gli stai troppo addosso?
così anche quella frase che dicevi sull'"aspettare" ha un qualche senso..

Ma naturalmente ti avverto che le mie sono considerazioni alla cieca, non è possibile sviscerare la psiche di una persona con 2 post (a volte non bastano anni di analisi.. [SM=x432724] )
23/10/2007 08:02
 
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Re:
non ho elementi per capire cos'abbia tuo marito. l'unica cosa certa è che ha bisogno di un esperto che lo aiuti a capire cosa c'è che non va e il fatto che l'abbia ammesso a te e a se stesso è già tanto!



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