6.300 euro per cinque giorni in ambulatorio a medico italiano

LONDRA - Quattromila e 700 euro per fare il medico di famiglia cinque giorni in Scozia. Più il biglietto aereo, l'alloggio in un bed&breakfast e il noleggio di un fuoristrada. E' davvero invidiabile il contratto firmato dal padovano Annibale Bertollo con le autorità sanitarie inglesi. Non c'era in tutta la Scozia un medico disponibile a trascorrere il Natale negli ambulatori delle remote zone della Highlands. Per cui la scelta è ricaduta sul dottore di Cittadella in provincia di Padova.

Trentadue anni, sposato, padre di due figli, ha già lavorato in Libia per conto dell'Agip e in Nigeria. E' stato anche con la Croce Rossa a Nassiriya. Due anni fa è rimasto senza lavoro in Italia e si è iscritto al General medical council, l'Ordine dei medici britannico. "I medici di base in Gran Bretagna - spiega Annibale Bertollo - sono quasi tutti stranieri, principalmente sudafricani e indiani. I colleghi inglesi vogliono tutti diventare specialisti o non sono disposti a lavorare durante le feste. Io ero disoccupato e quando mi è stata offerta l'opportunità di lavorare, ho accettato. Non c'è niente di male".

"A prima vista - dice David Murray, un medico scozzese - sembra strano portare un medico dall'Italia. Ma la cosa ha a che vedere con i nuovi contratti per i medici di famiglia, che danno la possibilità di rifiutare la reperibilità fuori dagli orari di lavoro".

Il 'caso Bertollo' ha suscitato l'indignazione del Times che ha sottolineato come il servizio sanitario britannico abbia speso 6.300 euro per pagare al medico padovano lo stipendio di 3.200 sterline (4.700 euro), più gli optional in cambio di cinque giorni di servizio. "Stupisce forse lo stipendio - rileva Bertollo - ma la tassazione è alta, e poi ho rotto lo specchietto del fuoristrada che avevo in dotazione e dovrò rifondere il danno.