Call Center: assunti 6.500 precari
E' accordo tra i sindacati e Almaviva
Aria di assunzione a tempo indeterminato per gli operatori dei call center. Dopo due giorni di confronti, è stato raggiunto l'accordo tra sindacati e Almaviva, il gruppo leader in Italia nei servizi di Information Technology che controlla anche Atesia, per la stabilizzazione dei lavoratori precari nei call center. L'intesa prevede l'assunzione a tempo indeterminato a part time di 4 ore al terzo livello del contratto delle Tlc di 4.000 lavoratori inbound e di 2.500 lavoratori in attività mista e l'assunzione dei rimanenti circa 1000 lavoratori in outbound con contratto di apprendistato professionalizzato.
A firmare l'accordo Uil -Uilcom, Cgil- Slc, Cisl- Fistel e Atesia, Cos, Cosmed, Aticos ed In-action.
Soddisfatti i sindacati. "L'accordo rappresenta una svolta significativa nel mondo dei call center, dove la precarietà negli ultimi anni si è affermata come unica condizione di lavoro. La firma tra le parti supera le differenze tra lavoratori inbound e outbound e rappresenta un oggettivo miglioramento alla circolare del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e conferma il positivo ruolo negoziale del sindacato nelle complesse questioni del mondo del lavoro".
Si tratta di un accordo che "non ha precedenti nella storia italiana negli ultimi dieci anni", sottolinea il gruppo Almaviva, spiegando che l'intesa prevede l'assunzione entro il 2007 di tutti gli attuali lavoratori a progetto in forza presso le Società Atesia, Cos, Alicos ed InAction.
L'accordo riguarda collaboratori a progetto nelle modalita' sia inbound che outbound, di cui la maggioranza impiegati nella Regione Sicilia.
In tal modo il Gruppo AlmavivA, occuperà nel solo settore dei call center circa 11.000 dipendenti (di cui oltre il 97% a tempo indeterminato), evitando il ricorso alla tipologia contrattuale del lavoro a progetto.
Con l'intesa di oggi - si legge in una nota - il Gruppo AlmavivA intende applicare quanto previsto dalla circolare ministeriale dello scorso 14 giugno, nonché dall'avviso comune sottoscritto da Cgli, Cisl e Uil nello spirito più autentico di progressiva normalizzazione e stabilizzazione del mercato del lavoro. Questa decisione - sostiene il gruppo Almaviva - avrà effetti positivi verso i clienti in termini di qualità dei servizi offerti, e consentirà di operare in un quadro normativo chiaro e di piena tutela.
"Auspichiamo che questo percorso virtuoso di stabilizzazione, di cui il Gruppo AlmavivA è stato precursore - conclude la nota - possa avviare in concreto un processo di normalizzazione all'interno dell'intero settore dei Call Center in outsourcing, e porti a un sostanziale cambiamento del mercato di riferimento basato sempre meno su logiche di massimo ribasso e sempre piu' su logiche di massima qualità".
panta rei