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Una vecchia amica

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2005 19:13
01/06/2005 19:13
 
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Venerdì sera autunnale. un'amica mi invita ad una cena a milano, credo che mi annoierò ma non ho niente di meglio. Guido fino a casa sua, e davanti alla porta penso che sarebbe meglio andarmene. Poi suono.
Apre la porta :"ciaaao!" ciao, come stai, baci,baci e le solite cose "ti presento i miei colleghi, Anna, Roberto, Dario e Francesca"
Vedo una piccola figura girata di spalle, guarda fuori dalla finestra, sta fumando. si gira, ci guardiamo.
"FRA!" non ci credo, una compagnia del liceo che non vedevo da anni. Ci abbracciamo, e iniziamo subito a raccontarci di dove ci ha portate la vita, quando la padrona dice "a tavola adesso", e così ci sediamo vicine, e continuiamo a parlare tra noi due, quasi ignorando gli altri invitati.
Sento che c'è un feeling speciale, non posso credere che sia la stessa persona che frequentavo a quindici anni.
Soprattutto, non posso credere che siano sue quelle tette magnifiche, rotonde e abbronzate, che generosamente offre alla vista attraverso la profonda scollatura.
La cena finisce, ci spostiamo tutti sul divano dove gli altri continuano a parlare di tariffe assicurative, noi di uomini, viaggi, film.
A un certo punto mi dice "senti, che palle qui. li vedo tutta la settimana, e sono sempre noiosi. tu sei l'unico motivo per cui rimarrei, ma che ne dici se andassimo a casa mia?"
Fingiamo stanchezza e ce ne andiamo insieme. Prendo la mia macchina e la seguo, sperando di aver bene interpretato lo sguardo di invito che mi aveva Annunci Amatoriali
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Sotto casa sua, mentre cerca le chiavi con la giacca aperta, il freddo le indurisce i capezzoli e riesco chiaramente e vederlo attraverlo la seta della sua camicietta.
Saliamo. Sorrisi e sguardi teneri in ascensore.
In casa, musica soft, luci basse e vodka, non ci credo... tutto perfetto.
Dopo qualche bicchiere inizio veramente a sperare che possa succedere qualcosa tra di noi, lei è molto intrigante. Le faccio la domanda che mi tormentava dall'inizio della serata.
Rido "senti, fra..dimmi la verità, ma cosa hai fatto a quelle tette? "anche lei ride, evidentemente sbronza. mi dice "io...niente!niente!" "non ci credo. te le sei rifatte, eh? - continuando a ridere - pensa se ti vedessero adesso i nostri compagni!"
Mi guarda negli occhi "c'è un solo modo per saperlo. toccale...".
Mi fermo un secondo. un secondo di gioia e vittoria infinite.
Lei era seduta sul divano, io anche, ma dalla parte opposta. mi avvicino e mi metto a cavallo delle sue gambe, avvicino il viso al suo e inizio ad accarezzarle il seno. Ci baciamo. Labbra morbide, pelle liscia e profumata che inizio a scoprire con le mani e la bocca dopo averle tolto la camicia. lei mi lascia fare, i suoi
gemiti di piacere mi incoraggiano. Le slaccio il reggiseno e finalmente sono miei i suoi piccoli capezzoli rosa, li succhio e sono dolcissimi...
Lei comincia a spagliarmi, è una piccola furia, mi slaccia il reggiseno e senza preoccuparsi di toglierlo inizia a giocare con i miei capezzoli. Intanto mi sfila la gonna e accarezza la pelle morbida lasciata libera dalle autoreggenti. Toglie anche quelle, rimaniamo entrambe in perizoma, sono come in trance. La curiosità di scoprire l'ultimo segreto celato va di pari passo con l'irresistibile voglia di essere scoperta e accarezzata e baciata. Francesca torna a sedere accanto a me.
Insinuo una mano tra le sue cosce, mentre continuamo a baciarci. La sento umida. Scendo con la bocca sul suo corpo, la faccio stendere e le apro le gambe. Inizio a leccarle pianol'inguine ,senza toglierle gli slip. E' sudata, la sento fremere, infilo la mia lingua sotto il tessuto per assaggiarla.
La spoglio. La sua fichetta è bagnatissima e senza peli. Un invito irresistibile.
La lecco piano, accelero il ritmo quando sento che vuole di più. Le infilo un dito, sento il calore e la sua piacevole morbidezza. Mi piace farlo, e mipiace ancora di più sentirla godere.
Lei dice "aspetta. e tu?"
E'arrivato anche il mio momento. Mi toglie il perizoma e si stende sopra di me. Non riesco a leccarla per un po',quando sento la sua lingua sapiente sulle mie labbra, sul mio clitoride. Mi viene da urlare, sento che la mia carne tenera si sta sciogliendo con i suoi baci. continuiamo finchè entrambe non siamo soddisfatte. Io vengo quasi subito, lei appena dopo, sento le contrazioni dei suoi muscoli stringere le mie dita.
Torna con il viso accanto al mio. Le do un piccolo bacio, sento il mio sapore sulle sue labbra. Siamo entrambe stordite dalla violenza delle sensazioni appena provate.
Mi guarda dolcemente, continuiamo ad accarezzarci la pelle nuda. "pensa se ci vedessero adesso i nostri compagni!"
"adesso hai capito perchè saffo ci sembrava tanto brava quando la leggevamo al liceo? Non era solo merito suo, aveva un ottimo materiale su cui lavorare..."<


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