Ci sono poche persone che escono veramente dagli schemi, che riescono a stupirmi, che non hanno nulla in comune con tutte le altre che ho incontrato prima. Simba è una di queste.
Già i suoi colori sono unici; bionda con gli occhi verdi e di carnagione mulatta; una rasta curatissima e attenta all'alimentazione, all'ecologia, a temi che hanno a che fare sia col corpo che con lo spirito. E' giovane ma non ha un'età, perché tutto in lei è personale.
Era di fronte a noi al misex, e credevo che fosse una nuova attrice hard, invece era lì a presentare i suoi quadri, che tra l'altro mi piacevano già prima di capire chi fosse l'autore.
C'è stata da subito una simpatia reciproca, anche se non credo che sia molto interessata al feticismo, la vedo come una "creatura" più vicina alla natura intesa nel senso non noioso. Però la sua pedicure è la conferma della sua unicità: unghie tagliate in modo triangolare, con profili bianchi (tipo francese).
Simba è un'artista, che decora il mondo che la circonda e se stessa (la natura le ha offerto un'argilla pregiata!).
Un professore di fotografia voleva farle alcune foto, ed ho proposto di fare un servizio insieme. E' stato in sostanza il suo esordio con i piedi; la prima volta che qualcuno si metteva ai suoi piedi in quel modo, la prima volta che calpestava qualcuno, la prima volta che si rendeva conto che anche le sue estremità inferiori erano attraenti e interessanti per qualcuno.
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