Scritto da: GayAbruzzo 14/05/2007 21.02
è molto triste quello che scrivi. usare certe associazioni che dovrebbero avere un alto compito di aiuto per persone in difficoltà, per intascare soldi e parlare di target commerciali. che schifo
aspetta, non è che non avessero interesse per la causa, avevano proprio una differente visione del mondo. ricordo uno dei primi breefing con questa tipa (io avevo 20 anni, studentello squattrinato, lei 45 mega manager in cariera) lei propose che, con un piccolo sovrapprezzo la nostra tessera potesse offrire sconti di vario genere, io sostenevo di tenere il prezzo bassissimo e di non offrire altro che la nostra associazione, lei mi rispose che anche il messaggero (o repubblica non so) offrivano tessere e convenzioni, io risposi che quelle erano aziende commerciali che dovevano vendere qualcosa, noi no. loro pensavano che bisognasse imporre l'idea che il gay è prima di tutto un buon consumatore e che come tale va privilegiato a me questa idea faceva orrore. ma non è che si volessero arricchire alle spalle dei gay, volevano usare il proprio danaro e potere al contrario per condizionare la politica, come fanno le lobby ebraica o delle armi o di altro negli usa.