L´idea è di don Luigi Ciotti che vorrebbe intitolarlo a Ferruccio Castellano, un ragazzo di Torre Pellice morto suicida negli anni Settanta, schiacciato dalla contraddizione di essere insieme gay e credente. Del progetto il sacerdote ha riferito in occasione del convegno nazionale dei gay e delle lesbiche credenti che si è svolto nei locali del Gruppo Abele. In occasione del Gay Pride dello scorso giugno i gay credenti di Torino hanno avviato una serie di contatti con la diocesi subalpina. Due sacerdoti sono stati incaricati dall´arcivescovo di Torino Severino Poletto di partecipare e guidare gli incontri: don Ermis Segatti, referente per la cultura, e don Valter Danna, responsabile dell´ufficio pastorale per la famiglia.