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La Biennale di Venezia si apre ai gay

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2006 03:08
19/08/2006 21:33
 
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Dal 2007 la Mostra del Cinema ospiterà un premio al miglior film a tematica omosessuale
Contrari esponenti del Carroccio e di Fi. Grillini: "Valorizzazione della nostra presenza"
La Biennale di Venezia si apre ai gay
la polemica diventa bipartisan
Sgarbi: "Vogliono creare un ghetto". La Lega propone un festival
etero-hard. E l'ex parroco del Lido: "Idea contronatura"


VENEZIA - Tempi duri per i festival di cinema. Se Venezia teme, Massimo Cacciari in testa, la nuova rassegna romana, a Torino non digeriscono l'ultima novità del Lido. E la polemica infuria. Dopo qualche anno di semi clandestinità, di proiezioni cittadine in parallelo e conferenze stampa in sale collaterali, le giornate di cinema omosessuale entreranno a fare parte ufficialmente della Biennale. A partire dall'anno prossimo, con tanto di premio e cerimonia per la migliore opera a tematica gay.

L'intesa è arrivata dopo una riunione tra Marco Muller, Daniel Casagrande, presidente di CinemArte - l'associazione che organizza le giornate di cinema omosessuale - e Franco Grillini, deputato e presidente onorario dell'Arcigay. Per Muller non si tratta altro che di una legittimazione della storica "apertura" della Mostra verso le tematiche gay. Il premio del prossimo anno servirà a "sensibilizzare" ancora di più i selezionatori dei titoli sui temi relativi alle differenze sessuali.

E il problema sta proprio lì. "Da Sodoma a Hollywood", rassegna di cinema gay di Torino che quest'anno ha celebrato il suo ventennale, mostra preoccupazione proprio in termini di selezioni, registi e produttori. Un brutto colpo arrivato nell'anno in cui il festival ha ottenuto la prestigiosa partnership del Museo Nazionale di Cinema.

Ma se dal capoluogo piemontese arriva solo un educato risentimento, ben diverse sono le reazioni di Forza Italia, Lega Nord e dell'ex parroco del lido. La senatrice Maria Burani Procaccini, responsabile nazionale Famiglia e Minori di Forza Italia, attacca: "Una forma di sensazionalismo sessista e razzista che divide il cinema secondo categorie di appartenenza sessuale", "l'ennesima brutta figura per la Mostra di Venezia, che vuole strumentalizzare la sessualità in chiave politica".

Lucio Sambo, leghista, propone un controfestival "di cinema hard-eterosessuale". Dopo i commenti divertiti di Grillini che definiva le sue "idee da Hezbollah" che manifestano "tutta la qualità e lo spessore della Lega e dei 'Bingo bongo' della politica italiana", arrivava pronta la minaccia di querela da parte dell'esponente del Carroccio.

Durissimo anche don Massari, ex parroco del Lido, che ha bollato la rassegna secondo una logica ferrea: "L'omosessualità è diseducativa in quanto va contro natura e quindi va anche contro la persona umana". I gay rei di crimini contro l'umanità? Sulla sponda opposta Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del comune di Milano. "Istituire un premio per la cinematografia gay rappresenta una limitazione della libertà, anzi proprio la fine della libertà gay, considerata tipo ghetto". Niente di peggio che istituire "categorie che delimitano lo spirito attraverso confini sessuali - ha continuato Sgarbi - sarebbe difficile immaginare un premio Saffo per la poesia, un Proust per il romanzo o un Leonardo per la pittura. Pasolini non sarebbe stato felice di essere premiato come cineasta gay e non perchè cineasta eccellente, e così, credo, Visconti". Grillini replica anche a lui: "Non di "ghettizzazione" si tratta, ma di valorizzazione della presenza gay in Italia", definendo "una sequela di insulti mediocremente argomentati quelli della senatrice Burani".

I gay dal canto loro lamentano solo l'aumento della concorrenza: sono almeno sei le rassegne in Italia, molte di più quelle nei cinque continenti.




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20/08/2006 02:18
 
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Bene. Tra l'altro mi piace il festival di Venezia. Lo seguo ogni anno per il mio blog ...
20/08/2006 03:00
 
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bah non sono molto convinto di questa rassegna. di film gay a venezia ne possono partecipare, come quelli di tutti i generi (escluso l'hard ahah).
perchè creare una manifestazione a parte? quando finiremo di sentirci a parte rispetto al resto del mondo?



20/08/2006 03:08
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 20/08/2006 3.00
bah non sono molto convinto di questa rassegna. di film gay a venezia ne possono partecipare, come quelli di tutti i generi (escluso l'hard ahah).
perchè creare una manifestazione a parte? quando finiremo di sentirci a parte rispetto al resto del mondo?



Berlino lo fa da anni ...
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