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Napolitano firma la grazia per Bompressi

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2006 17:38
31/05/2006 17:38
 
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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto per la grazia ad Ovidio Bompressi. Lo ha comunicato il Quirinale facendo seguito alla richiesta inviata stamane dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella.

Il decreto riguarda Ovidio Bompressi, l'ex esponente di Lotta Continua condannato in via definitiva, il 24 gennaio del 97, a 19 anni, nove mesi e otto giorni di carcere per l'omicidio materiale del commissario Calabresi. Bompressi si trova attualmente ai domiciliari nella sua abitazione di Massa su decisione del tribunale di sorveglianza di Genova che, il 30 marzo del 2005, ha stabilito essere la pena incompatibile con lo stato di salute dell'ex Lotta Continua.

Il Guardasigilli aveva firmato stamane la lettera di accompagnamento del fascicolo riguardante Bompressi, disponendo così la trasmissione al Colle del decreto di grazia. In poche ore il Presidente Napolitano ha detto sì all'atto di clemenza e il decreto ora può tornare nuovamente in Via Arenula per la necessaria controfirma del guardasigilli.
La decisione del guardasigilli Mastella di inviare la richiesta al Quirinale era stata preannunciata ieri, e motivata alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta, il 3 maggio scorso, aveva infatti annullato il veto posto dall'ex guardasigilli, Roberto Castelli, alla decisione dell'allora Capo dello Stato, Ciampi, di concedere la grazia a Bompressi.

In sostanza - argomentano i tecnici di Via Arenula - il ministro Mastella non ha fatto altro che rispondere ad una richiesta del Quirinale di 2 anni fa, inviando quel decreto di grazia che il suo predecessore aveva negato, fino al punto da indurre il Quirinale a sollevare un conflitto tra poteri dello Stato dinanzi alla Consulta.

La Corte Costituzionale ha fatto chiarezza in proposito, affermando che il potere di grazia spetta al Presidente della Repubblica e che il guardasigilli non può ostacolare la procedura. Da qui la decisione di Mastella di sottoporre la richiesta nuovamente all'attenzione del Capo dello Stato.


della serie: quando le cose si vogliono fare, si fanno. volere è potere [SM=x432766]



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