Scritto da: GayAbruzzo 31/05/2006 5.55
sono molto dispiaciuto per la borsellino! era la volta buona per cambiare davvero le cose in sicilia..
cuffaro, quello che 15 anni fa in una trasmissione di santoro, da giovane democristiano, inveiva contro falcone e borsellino che secondo lui erano "la rovina della sicilia", è per la seconda volta presidente di regione.
poveri noi, anzi poveri loro (i siciliani)
Rita Borsellino, resta il sorriso. E ci sono buoni motivi
Già alle 17, quando il 67% dei seggi aveva concluso lo spoglio, Cuffaro si dichiarava "contento e soddisfatto, pronto ad aprire una nuova pagina per la Sicilia." Circa mezz'ora dopo, la terza proiezione Nexus conferma: il Presidente uscente rientra dalla porta principale, con il 52,9% dei voti. Solo il 42,3% va a Rita Borsellino, mentre un prevedibile 4,8% sceglie Nello Musumeci. La "sfida", come è stata definita e vissuta questa tornata elettorale non solo dai diretti interessati, è, a quanto pare vinta, ancora una volta per pochi punti, dal "listone" Cuffaro.
Forse non da quel 10% di siciliani che, rispetto al 2001, aveva deciso di credere in un programma diverso.
Un 10% che basta, tuttavia, a non far perdere il sorriso a Rita Borsellino: "Sono contenta –dichiara la candidata dell'Unione-. Naturalmente avrei preferito vincere, ma sono contenta proprio dei numeri che emergono da queste elezioni.
Noi saliamo e loro continuano a scendere. È questo l'importante."
"In effetti –commenta Agata Pappalardo, presidente di seggio a Catania- non si è trattato di una vittoria schiacciante. Lo scarto a favore di Cuffaro, almeno nella mia sezione, è stato minimo (circa 15 voti in più) e sensibilmente minore rispetto alle politiche. Molti sono stati poi coloro che hanno optato per il voto disgiunto, appoggiando la Borsellino, pur avendo scelto un candidato del centro-destra."
Ma se calano le preferenze verso il centro destra, cala anche l'affluenza alle urne.
Solo il 59% dei votanti, suddiviso in un deludente 40% per i catanesi (forse troppo distratti dall'ascesa, calcistica, in serie A), contro il 45% circa di Palermo, il 30% di Caltanissetta e Agrigento, il 26% di Messina il 39% di Trapani.
Solo Ragusa, Siracusa ed Enna hanno superato il 60% di votanti. Una defezione che, ancora una volta, contribuisce a confermare la Sicilia fortezza del centro-destra. E dell'indifferenza.