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I creativi ai confini di uomo e donna

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2005 14:48
28/10/2005 09:37
 
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BOLOGNA. I CREATIVI AI CONFINI DI UOMO E DONNA
Da lunedì, alla Manifattura delle Arti, settimana di "Gender Bender" che propone pure retrospettive, party e convegni

Oltre le regole e gli stereotipi del maschile e del femminile, attraversando le diverse discipline artistiche, dal cinema al teatro, dalla letteratura alle arti visive e performative. Si apre lunedì prossimo, nei diversi spazi della Manifattura delle Arti e poi alla Gam e ai Teatri di Vita, il terzo festival internazionale "Gender Bender", progetto realizzato da 'Il Cassero, Gay Lesbian Center', che nei suoi sette giorni di programmazione, come spiega il suo curatore, Daniele Del Pozzo, intende offrire una panoramica di "espressioni dell'arte contemporanea legata alle nuove forme di rappresentazione dell'identità (maschile femminile e nelle sue altre declinazioni) con particolare riferimento agli orientamenti sessuali, là dove il sesso diventa chiave di lettura e dato culturale". Ad inaugurare "Gender Bender" (letteralmente 'piegatore di generi' e più colloquialmente 'confusione di generi'), lunedì alle 20.30 al Lumière, l'evento speciale del festival, ossia la proiezione del ciclo filmico "Creamaster Cycle", realizzato dall'artista statunitense Matthew Barney nel corso di otto anni, dal '94 al 2002: cinque pellicole, dal sapore surreale e ricche di riferimenti cinematografiche e letterarie, nelle quali viene esplorato il processo embrionico di differenziazione sessuale. Protagonista assoluto della sezione letteraria sarà il poliedrico Jean Cocteau, scrittore omosessuale, poeta, drammaturgo e regista francese, personalità di punta del secolo scorso. La sua figura sarà ripercorsa in un convegno, sabato 5 novembre in Sala Cervi alle 10. In programma al Lumière, cinque sue pellicole realizzate fra il '30 e il '59, e un video di Francesco Vezzoli a lui dedicato, "The End of the Human Voice" con Bianca Jagger protagonista, ovvero la trasposizione del dramma in un solo atto firmato da Cocteau (dove la protagonista cerca di riconquistare al telefono l'amante perduto), ripreso da Rossellini con l'impareggiabile Anna Magnani in "Una voce umana", episodio del film "L'Amore" (martedì alle 16.30 al Lumière). Vezzoli propone una visione più hollywoodiana, utilizzando due schermi. Spostandosi alla Gam, ecco i video più significativi della produzione artistica del danese Jesper Just, riuniti sotto il titolo di "No man is an Island": indagine trasversale sull'identità maschile. Inaugurazione martedì alle 19 e proiezione nei cinque giorni seguenti, alle 10 e alle 18. Altra chicca, nella sezione Arti Visive, domenica alle 18.30 al Lumière, i cortometraggi del fotografo 'cult' Robert Mapplethorpe, con la sua ex compagna Patti Smith in primo piano e un documentario su di lui prodotto da BBC nel 1988. "Gender Bender", presenta poi un singolare omaggio, nella sezione Tv, al regista e autore Rai Enzo Trapani, che negli anni '70 portò sul piccolo schermo e nelle case degli italiani figure all'epoca assai conturbanti (donna-uomo - donna?) come Amanda Lear, Grace Jones: il tutto raccontato nel video "The Best of Stryx" del 1978 (mercoledì 2, alle 22.30, Lumière). Ancora tv con "Erotika - Fetish Ball", docu - viaggio nel bondage e sadomaso del regista Alberto D'Onofrio. Assai ricca la sezione Cinema, attraversata da più generi e con alcune anteprime nazionali, come "Kinky Boots" di Julian Jarrold, con una drag queen star dei cabaret di Soho. Singolare il film "Fucking different" con sette registe lesbiche che cercano di immaginarsi com'è il sesso fra gay. Poi, teatro e danza: al Dms performance "Map Me" della coreografa belga Vanden Eynde (il corpo come strumento e oggetto da esplorare); "Cinema Cielo" di Manfredini e "Psicosi delle 4: 48" (ora in cui la tentazione del suicidio tocca il culmine) della compagnia Cane ai Teatri di Vita. Domenica la chiusura con proiezione a sorpresa al Lumière e party alla Salara. Sconti biglietti 50% con tessera GB (gratuita). Info: www. genderbender. it.

(Repubblica, La del 27/10/2005)
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