07/01/2005 10:00 |
|
| | | OFFLINE | Post: 952 | Età: 40 | Sesso: Maschile | UTENTE | |
|
Basta un quarto d'ora
Abbuffate da capogiro e magari qualche sbronza di troppo. Ma è Natale e tutto, o quasi, è permesso durante le feste. Se però gli effetti di questi "sgarri" a tavola lasciano il cosiddetto amaro in bocca ripercuotendosi sull'alito pesante del giorno dopo e a nulla vale lavare con cura i denti ne' utilizzare generose dosi di colluttori e mentine, non resta che il laser.
E' questa la prospettiva offerta dalla tecnica messa a punto nel centro di ricerca biomedica israeliano Sapir, a Kfar Saba, per combattere l'alitosi. L'applicazione richiede un quarto d'ora ed è stata messa a punto dal gruppo coordinato da Yehuda Finkelstein e sperimentata su 53 pazienti, tutti affetti da una seria alitosi. Il laser, scrive il settimanale britannico New Scientist, permette di trattare una rara quanto pesante forma di alitosi che ha origine dalle tonsille. Generalmente i colpevoli dell'alito cattivo sono i batteri che si annidano tra i denti e le gengive e che rilasciano gas dall'odore poco gradevole.
Se in questo caso una buona igiene della bocca è sufficiente per risolvere il problema, la situazione è più complessa quando i batteri si annidano nelle pieghe delle tonsille, un ambiente ideale dove vivono e si moltiplicano indisturbati. Il laser riesce però a scovarli e, colpendo le pieghe del tessuto in cui si nascondono i batteri, crea delle cicatrici che non potranno più essere colonizzate da altri, fastidiosi, microrganismi. Per oltre la metà delle persone trattate è stato sufficiente un unico trattamento da 15 minuti, per altri è stata necessaria un po' più di pazienza, ma hanno comunque potuto debellare il problema con due o tre applicazioni del laser.
|
|
07/01/2005 15:42 |
|
| | | OFFLINE | Post: 28.691 | Città: SULMONA | Età: 48 | Sesso: Maschile | ADMIN | |
|
mi è capitato di avere un ragazzo con questo problema, devo dire che in certe situazioni era davvero imbarazzante. alla fine gliel'ho detto... |
|